Ruolo strategico per l’occupazione e la creazione d’impresa
Il settore più dinamico dell’agricoltura è senza dubbio quello biologico con una crescita del 18,7% delle superfici dedicate.
Il bio nella Ue cresce di 400mila ettari annui e oggi sono 11,9 milioni gli ettari certificati bio o in via conversione (il 6,7% della Sau), gestiti da 295.600 produttori biologici registrati che operano in un solido mercato comunitario dal valore di 27 miliardi di euro. Si tratta del 125% in più rispetto a 10 anni fa.
L’Italia sembra essere uno dei paesi più ricettivi al cambiamento, si posiziona tra i primi paesi per estensione delle superfici coltivate a biologico. Una crescita che trova la sua giustificazione nei risultati del mercato in tutta Europa: nel 2016 le vendite dei prodotti biologici hanno toccato quota 3 miliardi di euro, registrando dal 2015 un +14% sul mercato interno e un +15% sul mercato esterno, con un aumento dell’export per circa 2 miliardi di euro.
Inoltre l’Unione Europea attua programmi di sviluppo riconoscendo il valore dell’agricoltura biologica come alternativa per un modello agricolo comunitario più sostenibile e competitivo.
Si esprime a riguardo Paolo Carnemolla, presidente di FederBio:
«A questi dati eclatanti della crescita delle superfici coltivate a biologico in UE va aggiunto il fatto che il biologico è l’unico settore che sta contrastando la perdita di occupazione e imprese nell’agricoltura europea, dunque è necessario che la discussione in corso sulla riforma della politica agricola comune (PAC) tenga conto del ruolo strategico della conversione al biologico per l’agricoltura e i territori rurali di tutta Europa».
fonte: https://terraevita.edagricole.it/biologico/biologico-nella-ue-avanza-400mila-ettari-allanno/