Riforma PAC: per 15 Stati Membri serve un aumento degli aiuti accoppiati
Prime reazioni e prese di posizione da parte degli stati Membri all’indomani dell’accordo del Consiglio Agricolo europeo sulla rforma della PAC. In particolare Francia, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Italia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spegan ed Ungheria hanno trasmesso al Segretariato generale del Consiglio dichiarando che l’aumento delle percentuali di aiuti accoppiati (dal 5 al 7 per cento e dal 10 al 12 per cento a seconda dei casi) costituisce solo “una prima tappa del processo negoziale”. Questo quanto si legge in un comunicato stampa del ministero dell’agricoltura francese, che prosegue dichiarando che “questi stati membri, a cui si sono unite Slovenia e Slovacchia, hanno riaffermato la volontà di avere una soluzione più ambiziosa e reso noto il loro sostegno agli emendamenti del parlamento europeo che prevedono la possibilità di raggiungere il 15 per cento di pagamenti accoppiati per tutti gli stati membri e di un sostegno supplementare del 3 per cento per le colture proteaginose”. Il ministro dell’agricoltura francese Stephane Le Foll, si legge ancora nel comunicato, definisce quanto acquisito fino ad ora una “svolta storica, di rottura rispetto alla logica del disaccoppiamento degli aiuti che prevale dal 1992”, auspicando “che la presidenza irlandese difenda questa posizione e, su questo tema, si allinei a quella del parlamento” nel corso dei triloghi che avanno inizio dall’11 aprile prossimo venturo.
Fonte: Agrapress