Suolo e Salute

Anno: 2013

Germania: il mercato della cosmesi naturale in forte crescita

Come riportato da Elfriede Dambacher, titolare della Naturkosmetik Verlag  (casa editrice specializzata nella cosmesi naturale e biocosmesi, che pubblica tra l’altro Naturkosmetik Jahrbuch 2013, l’annuario della cosmesi naturale tedesca) e dal Dott. Wolfgang Adlwarth, dalla Gesellschaft für Konsumforschung (GfK, importante società di ricerca con circa 13.000 esperti che analizza in tutto il mondo  più di 100 mercati e settori merceologici) nel corso della Conferenza sulla Cosmesi Naturale di Berlino, il mercato tedesco cosmetici naturali ha toccato quota 950 milioni di euro nel primo semestre di quest’anno e potrebbe superare questa soglia entro la fine dell’anno. Dopo la buona crescita del fatturato occorsa nel 2012, quando le vendite erano cresciute di un buon 5,5%, il 10,2% di quest’anno è davvero un segnale entusiasmante per il settore. Particolarmente significativo il fatto che questo dato sia il risultato di un leggero calo dei prezzi e di un aumento delle vendite di quasi l’11%, dati questi che, combinati, hanno portato al tasso di crescita discusso a Berlino. Nuovi clienti hanno scelto cosmetici naturali e biocosmetici certificati, portando la quota di clienti orientati verso questi prodotti dal 19% del totale registrato nel 2012 al 21% dell’agosto 2013. Nel corso dell’incontro, l’organizzatrice della Conferenza, Elfriede Dambacher, ha fornito una dettagliata panoramica dello sviluppo e delle tendenze del mercato, mentre il dottor Adlwarth di GfK ha fornito dati di dettaglio relativamente alle categorie e ai gruppi target del mercato della cosmesi naturale.

Fonte: www.naturkosmetik-branchenkongress.de

USA: un nuovo studio sui comportamenti d’acquisto bio e verdi

E’ stata condotta negli Stati Uniti nel mese di luglio un’indagine su oltre 5.000 consumatori che ha indagato stile di vita, atteggiamenti e comportamenti d’acquisto relative ai prodotti bio ed ecologici da parte dei cittadini americani. Lo scopo della ricerca, condotta da New Hope Natural Media, è stato quello di fornire alle aziende del settore del biologico una migliore informazione su come affrontare al meglio le richieste di un mercato sotto questo profilo molto dinamico e in continua evoluzione. I dati hanno consentito di tracciare cinque “profili-tipo”, relativamente ad altrettanti tipi di consumatore.

Il primo gruppo – identificato nella ricerca come Young4ever (“giovani per sempre”, letteralmente) – è composto da un pubblico prevalentemente maschile (il 56%, contro il 44% di donne) e attivamente impegnato a prendersi cura della propria salute. Rientra in questa segmentazione del mercato circa un quarto (il 24%) della popolazione statunitense. Si tratta di persone poco sensibili al prezzo e alla marca del prodotto, facilmente disposte a cambiare prodotto nel caso di nuove proposte ritenute migliori. Il 50% circa è composto da single, mentre il 38% ha figli di età inferiore ai 18 anni. Oltre un terzo di questo campione (il 37%) ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Il secondo gruppo – il 21% della popolazione – si rivela invece particolarmente sulla salute e sul benessere  e risulta costituito in prevalenza da donne ( 58 %) . La metà dei consumatori appartenenti a questo gruppo sono sposati e un buon terzo ( 36 % ) ha figli. I consumatori di questa categoria richiedono un’accurata informazione sul prodotto e le sue caratteristiche. Anche qui è molto rilevante la percentuale di persone con età compresa tra i 18 e i 34 anni (il  42 %). Si tratta di individui disposti a pagare di più per prodotti biologici , a patto che sia comprovato il loro valore aggiunto per l’ambiente e per la salute.

 Le persone di questo gruppo amano condividere le loro conoscenze con gli amici e familiari, ed il passaparola si rivela pertanto fondamentale nel loro orientamento all’acquisto.

La terza ripartizione riguarda persone che, soprattutto per il prezzo più alto rispetto ai prodotti convenzionali, acquistano pochi prodotti biologici ed “ecofriendly”, preferendo seguire la tradizione e affidarsi ai consigli del proprio medico. Una porzione pari a circa un quinto della società americana (il 22%), in prevalenza donne (57%), in cui il 52 % ha più di 55 anni, il 66% è sposato e solo il 23 % ha figli al di sotto dei 18 anni di età .

Il quarto gruppo è composto invece da consumatori che lo studio definisce ironicamente “con la coscienza sporca”: oberati dal lavoro e stressati, spesso con prole numerosa, costretti ad acquisti veloci e con poco tempo (e voglia) di preoccuparsi attivamente della propria salute. Le donne sono anche qui la maggioranza (circa il 60%), ed oltre il 40% (42%, per l’esattezza) ha età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Il quinto e ultimo segmento (18 % del totale) sono i consumatori che sanno (e possono) godersi  la vita. Le persone di questo gruppo rilassato e relativamente sano ama cucinare in casa, nella maggior parte dei casi è sposata (59%) e il 39% di loro ha figli di età inferiore ai 18 anni. Si tratta di un pubblico ben informato sui problemi legati ad una corretta alimentazione e alla salute, spesso legati ai marchi tradizionali ma che per motivi prettamente legati al gusto, spesso scartano i prodotti biologici o con alimenti naturali perché da loro considerati meno appetitosi.

Fonte : Oneco, Newhope360.com

Stile Bio: incontro su produzioni bio di eccellenza

Nell’ambito di Stile Bio, prima fiera dedicata all ‘agroalimentare biologico e biodinamico a Km zero delle Marche e delle regioni vicine tenutasi a Pesaro il 29 e 30 settembre scorsi, si è svolta la Tavola Rotonda “Quali prospettive per la produzione biologica d ‘eccellenza? “. Si è parlato di produzioni biologiche e valorizzazione del territorio, argomento molto caro a Suolo e Salute visto che da anni certifica il comprensorio della Val di Vara in provincia di La Spezia e proprio su questi argomenti sta sviluppando BioTerr un progetto dedicato al tema. Tra i numerosi interventi è da segnalare quello del Direttore Marketing di Suolo e Salute Alessandro D’Elia che ha parlato di comunicazione del biologico e dell’esperienza della Val di Vara, la valle del biologico.
Fonte: Suolo e Salute

Al via Patata in Bo 2013, Suolo e Salute tra gli sponsor

Nell ambito della quinta edizione di Patata in Bo, Settimana Nazionale della Patata, in corso a Bologna dal 30 settembre fino al 6 ottobre prossimo, si è svolto presso la Sala Anziani di Palazzo d ‘Accursio il convengo Potato: Underground Treasure . L ‘incontro, promosso da Confcommercio-Ascom Bologna, Bayer Crop Science Italia e da Suolo e Salute, è stato condotto da Giancarlo Roversi, direttore editoriale della rivista Degusta. Dopo i saluti dell’ Assessore alle Attività Produttive del Comune di Bologna, Nadia Monti, sono intervenuti tra gli altri il Presidente del Consorzio della patata di Bologna DOP Assopa e Selenella, Alberto Zambon, il presidente CIA Bolgona Marco Bergami e Giulio Romagnoli della F.lli Romagnoli S.P.A. Suolo e Salute è stata rappresentata da Alessandro D Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Rapporti Istituzionali della società, che ha parlato dell’importanza della certificazione di prodotto come strumento per la valorizzazione della patata nazionale. Il programma completo dell’ edizione 2013 di Patata in Bo è disponibile sul sito web della manifestazione all indirizzo http://www.patatainbo.it
Fonte: Suolo e Salute, Ufficio Stampa Patata in Bo

Il premio Farmer’s Friend 2013 all’inglese precursore dei GAS nostrani

E’ stato assegnato sabato scorso 28 settembre il premio Farmers’ Friend 2013. Ad aggiudicarselo quest’anno l’inglese Guy Watson, fondatore del progetto Riverford Organic Vegetables, ideatore del sistema di consegna porta a porta dei prodotti biologici stagionali sviluppato del sud-ovest dell’Inghilterra e ripreso negli anni successivi in molti paesi, tra cui l’Italia, anche grazie alla costituzione dei “GAS”, i Gruppi di Acquisto Solidali. La premiazione si è tenuta all’interno della suggestiva cornice del monastero di Montebello a Isola del Piano, sede della Cooperativa Agricola Gino Girolomoni, ideatrice e sostenitrice di questo premio nato nel 2007. Tra le motivazioni del premio a Guy Watson la particolare attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. L’idea di Watson era sostanzialmente semplice ma si è rivelata innovativa e vincente: consegnare in una vasta area dell’Inghilterra i prodotti agricoli confezionati nella “Riverford box” (dal nome dell’azienda di Watson, la Riverford Organic Vegetables), una semplice scatola di cartone riempita di prodotti di stagione. L’iniziativa era nata come progetto-pilota coinvolgendo una trentina tra amici e conoscenti, ma nel giro di poco tempo ha portato al coinvolgimento di oltre 70 aziende in franchising che oggi riforniscono di prodotti biologici fresschi gli abitanti di tutta la regione. Un intelligente incrocio tra la piccola produzione e la grande distribuzione, resa possibile in particolare dal sito internet (http://www.riverford.co.uk/) dove il cliente può modificare il proprio ordine fino a 48 ore prima della consegna. Oggi la Riverford coltiva oltre un centinaio di ortaggi ed è divenuta una florida e consolidata realtà del mondo agricolo anglosassone. Il Premio è stato consegnato a Watson da Giovanni Battista Girolomoni,  uno dei figli di Gino Girolomoni,  tra i “padri fondatore” del biologico italiano. In precedenza avevano ricevuto il premio nomi illustri del mondo agricolo, ambientalista e  solidale, tra cui Vandana Shiva nel 2011 e l’economista Luciano Vasapollo nel 2012.

Fonte: Sinab

La Comagri approva al riforma PAC: entro novembre il voto a Strasburgo

Approvati nei giorni scordi dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo i quattro regolamenti relativi alla riforma della PAC: quello sui pagamenti diretti, sull’Ocm unica, sullo sviluppo rurale e, da ultimo, quello relativo al regolamento orizzontale. Ora l’iter di riforma “procede spedito”, ha dichiarato il presidente Comagri Paolo De Castro. In una dichiarazione ad Agra press De Castro ha detto che il voto di Bruxelles è “un’ulteriore testimonianza dell’impegno del parlamento a sostegno dell’agricoltura europea”. A questo punto la palla passa a Strasburgo, dove la luce verde è attesa “al massimo entro novembre, ma potrebbe essere già nella seconda settimana di ottobre”, come ha dichiarato ad Agra press il presidente Comagri. In questo modo la nuova PAC “fornira’ per i prossimi sette anni sostegno e nuove opportunità competitive agli agricoltori europei”. In questa fase, questo il parere di De Castro, saranno decisivi “l’impegno e la determinazione degli stati membri affinché la riforma rispetti gli obiettivi stabiliti dalle istituzioni europee”. Esprimendo la propria soddisfazione per l’approvazione dei regolamenti forte di un’ampia maggioranza, De Castro ha dichiarato che quello ottenuto è “”un risultato negoziale straordinario, che per la prima volta nella storia della PAC ha visto il parlamento europeo, istituzione democraticamente eletta dai cittadini dell’unione, migliorare significativamente le proposte di regolamento”.

Fonte: Agrapress