Suolo e Salute

Anno: 2013

Crisi, agricoltura in controtendenza

Agricoltura in controtendenza rispetto alla crisi che continua ad affliggere gli altri settori produttivi. Questo ciò che emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Istat e relativi al primo trimestre 2013: malgrado la crisi, il maltempo che ha a lungo flagellato la penisola ed una situazione di sostanziale recessione, il comparto agricolo sembra costituire un’eccezione: “L’unica nota positiva, in un quadro recessivo sia per l’industria che per servizi e costruzioni, arriva dall’agricoltura- conferma il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori), Giuseppe Politi-  il valore aggiunto del settore primario, infatti, cresce sia a livello congiunturale (+4,7 per cento) che tendenziale (+0,1 per cento). Questo vuol dire che, nonostante tutti i problemi che condizionano il comparto, dai costi produttivi record ai danni del maltempo sulle campagne, l’agricoltura riesce a svolgere una funzione “anticiclica” e a garantire, in assoluta controtendenza rispetto all’andamento generale, produttività e occupazione”.

Nel trimestre gennaio-marzo l’export è aumentato del 6,6% in valore (dato scaturito dal +6,9% dei prodotti agroalimentari e del +5,4 dei prodotti agricoli.), mentre salgono seppur di poco anche le assunzioni (+0,7%, con un notevole +12% al Centro e un + 2% al Nord Italia).

Giovani e donne riescono a trovare sbocchi altrove preclusi proprio nel comparto agricolo se, come rivelano i dati e conferma Politi, “oggi sono 44.128 le aziende agricole con a capo una donna di età compresa tra i 18 e i 40 anni, pari al 15,4 per cento, e percentuali più alte della media si riscontrano proprio al Sud (17 per cento), dove si trova quasi la metà delle imprese (20.369) condotte da donne ‘under 40’. Anche a livello di manodopera femminile, su un totale di 406 mila occupate nel settore, il 70 per cento è rappresentato proprio dalle lavoratrici della terra in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata».

Stanti questi “chiediamo alla politica di investire sul serio sull’agricoltura, dopo averla lasciata nell’angolo per anni, perché può rappresentare davvero un volano per la ripresa dell’economia. E un segnale importante di fiducia che il governo può darci riguarda l’Imu, annunciando, dopo la sospensione della rata di giugno, la sua cancellazione per terreni agricoli e fabbricati rurali. Perché non si possono tassare strumenti e luoghi di lavoro come fossero patrimoni improduttivi, tanto più in un momento in cui l’agricoltura è l’unico settore che riesce a produrre lavoro e ricchezza”.

Fonte: Greenreport

De Girolamo commenta la firma della Carta d’intenti Mipaaf – Miur

“Quella firmata oggi con il Ministro Carrozza non è una semplice carta d’intenti, ma è l’inizio di un importante percorso che vogliamo fare insieme. È fondamentale infatti educare i nostri ragazzi al rispetto della natura, a contrastare gli sprechi alimentari e soprattutto a coltivare il valore della legalità. Dobbiamo far capire che la legalità è un dovere, ma prima di tutto un diritto”. Questo il commento a caldo del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, riguardo la firma della Carta d’intenti tra Mipaaf e Miur, avvenuta il 7 giugno. “La nostra – ha proseguito il Ministro – è un’iniziativa che nasce dalla Giornata della legalità di Palermo, perché è indispensabile partire dall’insegnamento ai bambini e ai ragazzi per avere un Paese migliore. L’agricoltura può essere uno strumento efficace, perché attraverso il contatto con la natura i giovani possono imparare il valore del rispetto”. Un pensiero anche al difficile momento che sta attraversando il Paese nelle parole di De Girolamo, secondo cui bisogna “affrontare questo momento di crisi e superarlo attraverso l’impegno e le decisioni condivise”.

Fonte: AIOL

De Girolamo: l’agricoltura deve essere al centro della ripresa italiana

Intervenendo alla presentazione dell’Atlante Qualivita Food&Wine 2013, tenutasi il 7 giugno scorso presso il Dicastero, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo ha ribadito l’importanza delle produzioni di qualità per il settore agroalimentare:  “I prodotti che sono in questo atlante sono la dimostrazione di come l’Italia sappia distinguersi per le sue eccellenze. E la qualità dell’agroalimentare è un’eccellenza che va tutelata e promossa. Qualità significa anche valori, trasparenza, tracciabilità, sicurezza alimentare e legalità”.Secondo il Ministro, la ripresa italiana passa anche dalla valorizzazione delle eccellenze, che necessitano di uno sforzo adeguato e di una programmazione accorta: “Questo settore aiuterà l’Italia a ripartire. Siamo di fronte a due grandi sfide: rilanciare il mercato interno e rilanciare le nostre esportazioni. La nostra presenza nei mercati internazionali è già importante e solo grazie a questo il nostro settore è riuscito finora ad attraversare questo periodo di crisi, ma ci sono ancora grandi fette di mercato che aspettano i nostri prodotti”.

Importante, secondo il Ministro, anche il dialogo ed il confronto con l’Europa (su questo si è recentemente confrontata con il Presidente Comagri De Castro) ed il ruolo del proprio ministero, che è quello di “riportare al centro del dibattito l’agroalimentare nella sua totalità usando la politica per interagire con la Cultura, l’Istruzione, il Turismo e con la Giustizia e gli Interni. Dobbiamo facilitare il lavoro del imprenditori agricoli, che troppo spesso, invece di impegnarsi per cercare di fare innovazione e coniugare la qualità del lavoro con la sfida per la competitività, combattono con troppe carte. In questo senso, abbiamo il dovere di semplificare e ridurre il carico burocratico”.

Ispirazione per De Girolamo su tutti l’esempio degli imprenditori agricoli emiliano-romagnoli, “che si sono rialzati con grande dignità e hanno ricominciato a produrre nell’interesse del Paese e delle loro aziende. Questo settore è una grande opportunità per l’Italia e vi garantisco che in Europa farò sentire la mia voce e, se serve, anche in Italia, indipendentemente dai colori politici e dalle arroganze perché l’agricoltura italiana deve diventare protagonista della nostra politica economica”.

A margine della presentazione il Ministro De Girolamo ha consegnato le targhe di Anteprima DOP alle associazioni che hanno promosso la registrazione degli otto nuovi prodotti italiani certificati negli ultimi sette mesi: Ciliegia di Vignola IGP, Sale Marino di Trapani IGP, Salame Felino IGP, Mela Rossa Cuneo IGP, Ficodindia di San Cono DOP, Panforte di Siena IGP, Salmerino del Trentino IGP, Agnello del Centro Italia IGP.

 

Fonte: AIOL

Presentata a Roma a guida agli Oli Dop

E’ stata presentata lunedì 10 giugno presso la Camera di Commercio di Roma la giuda “Dop, gli oli a denominazione di origine protetta”, a cura di Federdop olio. Durante la giornata, si è tenuta una tavola rotonda cui hanno partecipato tra gli altri il Direttore Generale Promozione Qualita’ Agroalimentare del Mipaaf Stefano Vaccari, il Presidente di Federdop Olio Silvano Ferri, il Direttore Responsabile de “L’Informatore Agrario” Antonio Boschetti ed il presidente dell’Unaprol Massimo Gargano.

La guida raccoglie i contributi di molti esperti di settore e riporta informazioni precise e dettagliate circa la legislazione, descrivendo approfonditamente le caratteristiche dei territori di 23 oli Dop e di un olio Igp associati a Federdop Olio.

Secondo le parole del Presidente FederDop, che ha ringraziato Mipaaf e Unaprol per il contributo alla realizzazione dell’opera, la guida “rappresenta un primo passo verso la valorizzazione di un prodotto che in italia, essendo espressione di territori ben definiti, lo e’ anche della loro storia, cultura e tradizione. Uno strumento pratico da usare, facilmente fruibile e da portare sempre con sé”.

Un’attenzione particolare è stata dedicata al tema dei prezzi degli oli a denominazione: nelle regioni del Nord Italia “il prodotto si colloca su livelli più remunerativi, sia in considerazione delle quantità più esigue, sia per una maggiore disponibilità da parte dei consumatori a riconoscere ed ‘apprezzare’ tali produzioni”. Una situazione che dimostra la “necessità di strutturare politiche di prezzo che risultino maggiormente premianti per un prodotto di qualità quale l’olio a denominazione, in modo da poter remunerare adeguatamente gli operatori e riuscire a valorizzare al meglio tali oli”. Parlando del settore olivicolo, Il direttore de “L’Informatore Agrario” Boschetti ha denunciato l’eccessiva frammentazione del comparto e le grandi opportunità che un’azione promozionale coordinata potrebbe avere in diversi paesi europei. In ogni caso, la guida rappresenta “un ulteriore strumento di facile lettura per agevolare i consumatori in un mercato dell’olio in cui operano troppi operatori che commerciano un prodotto non corrispondente a quanto dichiarato in etichetta”, come si può facilmente evincere dai prezzi a volte troppo bassi e ulteriormente agevolati, a volte, da un prezzo “di GDO”: politiche che, secondo il presidente Unaprol Gargano, “minano la trasparenza, il valore e la spinta economica che l’olivicoltura potrebbe dare a questo paese”.

Appuntamento per tutti gli amanti degli oli a denominazione il prossimo 20 giugno in Abruzzo, nel corso della quale verrà presentata la guida e verranno proposte le tre Dop regionali riportate nel volume.

Fonte: Agrapress

Ad Istanbul l’anno prossimo il 18° Convegno Mondiale sul Biologico

Sarà Istanbul, ideale “ponte” tra Oriente ed Occidente, ad ospitare l’anno prossimo il diciottesimo Convegno Mondiale sul Biologico (Organic World Congress (OWC)) organizzato dall’IFOAM e previsto dal 13 al 15 ottobre 2014. Un appuntamento triennale che si pone l’obiettivo di mettere a confronto i principali attori del comparto biologico riguardo le strategie prossime venture e l’ideale “road map” del bio per il triennio successivo. E forse non è un caso che proprio il meeting 2014 abbia il significativo claim di “Costruire ponti biologici”: su questo argomento oltre 2.500 delegati si confronteranno su tre filoni tematici principali con oltre 250 interventi. Il tema principale riguarda lo sviluppo del settore bio e del suo futuro prossimo, mentre l’ambito scientifico vedrà al centro del dibattito i sistemi più moderni riguardo produzione vegetale, zootecnia, socio-economia, trasformazione, il commercio, ricerca e  nutrizione umana. In particolare verrà approfondito il problema della distanza, ancora molto grande, tra le aree ricche e povere del mondo, tra conoscenza e pratica scientifica, tra nuove e vecchie tecnologie. Il terzo grande filone tematico dell’OCW 2014 riguarderà invece il confronto e lo scambio di esperienze pratiche riguardo gli aspetti strategici, pratici e socio-culturali del nuologico, grazie a tre sottotemi principali: la costruzione di “ponti biologici” tra sistemi tradizionali e innovazione, tra le diverse parti interessate e tra differenti strategie di approccio all’”Organic Farming”. A completare il programma una serie di workshop ed eventi collaterali, tra cui visite ai mercati biologici e fattorie locali, escursioni a Istanbul, attività gastronomiche, mostre e proiezioni di film. Conferenze introduttive nazionali e internazionali legate alle diverse prospettive del settore bio saranno organizzate a margine dell’OWC da diverse istituzioni nel corso del  fine settimana precedente il congresso stesso, oltre ad un forum nazionale che riunirà le ONG impegnati nei settori agricoltura, ecologia, alimentazione,  biodiversità e conservazione della natura, cambiamento climatico. Le call per  i filoni tematici e i workshop sono già aperte sul sito per le iscrizioni. Il termine per la consegna dei moduli di partecipazione è fissato nel 30 settembre 2013. Per maggiori informazioni: www.owc2014.org

Fonte: Greenplanet, IFOAM

FederBio a proposito delle ultime frodi del bio

Commentando l’ultimo sequestro in ordine di tempo che ha riguardato il mondo del bio (numerosi prodotti falsamente dichiarati biologici ma contaminati in realtà dal pericoloso pesticida Clorquemat), il Presidente FederBio Paolo Carnemolla ha sottolineato l’efficacia e l’importanza del sistema di certificazione:  “anche in questo caso le indagini e l’intervento a garanzia dei consumatori svolto da un organismo di certificazione autorizzato dal Mipaaf per le produzioni biologiche ha consentito alle autorità di polizia giudiziaria di intervenire in maniera mirata ed efficace su partite di prodotti biologici contaminate da residui di sostanze non ammesse. Da tempo chiede al ministero competente di attivare una cabina di regia permanente per assicurare una condivisione di informazioni e una pianificazione delle attività’ di controllo più’ efficace fra le autorità’ pubbliche e gli organismi di certificazione autorizzati affinché’ si possa elevare ancora di più’ il livello di garanzie per i consumatori e per i produttori biologici onesti

Fonte: Agrapress