Suolo e Salute

Anno: 2013

Sei stati firmano un accordo pro OGM mentre in Europa si raccolgono firme contro gli OGM

I governi di Australia, Brasile, Canada, Argentina, Paraguay e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a lavorare insieme nella direzione della rimozione delle barriere commerciali riguardanti i prodotti agricoli biotecnologici (ovvero gli OGM). Lo rende noto un documento diffuso dai tre governi, il cui testo completo in lingua inglese è consultabile a questo link. Quasi contemporaneamente, prosegue la raccolta firme lanciata dalla Fondazione Diritti Genetici su change.org/ogm, con l’obiettivo di chiedere ai ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute, l’applicazione della clausola di salvaguardia per scongiurare la coltivazione degli stessi OGM nel nostro paese. “Il ministero dell’agricoltura ha recentemente respinto la richiesta di un agricoltore di seminare mais transgenico ma lo stesso ministero – riferisce la fondazione – non ha confermato che il provvedimento sia stato adottato attraverso un decreto interministeriale”. E intanto le firme raccolte in pochi giorni hanno superato quota 7.000

Fonte: Agrapress

Neonicotinoidi: la Commissione decide per lo stop

Dopo la fumata nera da parte degli Stati Membri, che non avevano trovato un accordo in proposito, è stata la Commissione europea a decidere per lo stop ai neonicotinoidi con una moratoria di due anni che scatterà a partire dal primo dicembre 2013. I tre insetticidi pertanto non potranno più essere utilizzati in agricoltura almeno per i 24 mesi successivi: dopo il parere pubblicato dall’Efsa, l’Autorità europea di sicurezza alimentare, infatti, molte voci si erano levate perché fossero effettivamente banditi i principi attivi Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid presenti nei pesticidi e correlati con  l’aumento della mortalità  delle api e di numerosi altri insetti impollinatori. Malgrado il parere dell’Efsa, tuttavia, permanevano le resistenze da parte di numerosi Stati Membri, anche se 15 su 27 avevano espresso parere favorevole allo stop. Tra questi, anche l Germania, sulla cui posizione gravavano non pochi dubbi. Sono rimasti contrari invece otto paesi che hanno esplicitamente votato contro la proposta dell’esecutivo di Bruxelles, tra i quali l’Italia, la Gran Bretagna, l’Austria e il Portogallo. La palla è passata pertanto alla Commissione, che ha intanto disposto una sospensione biennale, con possibilità di proroga: al termine dei due anni, infatti, si valuteranno gli effetti ottenuti sulle popolazioni di insetti impollinatori e si sceglieranno le future linee di azione. Stante la decisione della Commissione, tutti e tre i pesticidi saranno vietati per tutte le colture che attraggono maggiormente le api, ovvero mais, colza, girasole e cotone, oltre che per tutti gli alberi da frutto. I pesticidi, pertanto, non potranno essere utilizzati prima della fioritura in nessuna forma, mentre resterà possibile il loro uso per le colture in serra e per quelle colture (come nel caso dei cereali invernali) che non sembrano interagire con il ciclo vitale delle api.

“Faremo tutto il possibile per assicurare che siano protette le nostre api – ha dichiarato il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare, Tonio Borg – poiché hanno un ruolo vitale per il nostro ecosistema e danno un contributo all’agricoltura europea pari a 22 miliardi di euro all’anno”. Nelle prossime settimane è attesa la ratificazione formale della decisione adottata dalla Commissione.

Fonte: Agronotizie

Convegno conclusivo del progetto Val.or.bio

E’ in programma il 9 maggio dalle ore 9.30 presso l’Unità di Ricerca per l’Orticoltura Sala Convegni “L. Natali” a Monsampolo del Tronto (Ap) il convegno “Valorizzazione della tipicità orticola attraverso l’agricoltura biologica – Val.or.bio”, nato con lo scopo di promuovere le tipicità orticole delle regioni  Emilia Romagna, Marche ed Abruzzo, attraverso un programma di miglioramento genetico e di verifiche agronomiche, coinvolgendo oltre che le unità operative (CRA-ORAeCRPV), anche le diverse aziende orticole biologiche ubicate nelle tre regioni menzionate. Nel corso del progetto, sono stati altresì effettuati specifici studi per verificare la qualità alimentare, nutrizionale e nutraceutica delle produzioni e per mettere a punto specifici protocolli di rintracciabilità delle produzioni stesse. Parallelamente, è stata effettuata una verifica del livello di gradimento delle produzioni da parte del consumatori. Ulteriori dettagli sul progetto sono disponibili sul sito del Sinab a questo indirizzo

Fonte: Sinab, AIOL

De Girolamo e De Castro parlano di riforma della PAC

Si è tenuto il 2 maggio u.s. il primo incontro ufficiale tra il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo ed il Presidente della Commissione agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Al centro dell’incontro in particolare la riforma della Politica agricola comune. “Ho trovato nel Presidente De Castro un interlocutore fondamentale, con il quale sono certa che riusciremo a condurre in porto una riforma della Politica agricola comune adeguata alle caratteristiche e rispondente alle esigenze del mondo agricolo e delle imprese italiane. Siamo in una fase molto delicata di dibattito, in cui dobbiamo essere in grado di raggiungere risultati che consentano all’agricoltura del nostro Paese, che può vantare elevati standard di qualità, di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità. Quella che ci attende è una sfida molto impegnativa, ma siamo pronti ad affrontarla”.

Il Ministro De Girolamo ha annunciato che promuoverà a breve un incontro con la delegazione italiana al Parlamento Europeo per confrontarsi sui principali “temi caldi” legati alla riforma della PAC, in vista della prossima riunione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca , prevista a Bruxelles il 13 e 14 maggio prossimi.

Fonte: AIOL

Il neoministro De Girolamo incontra Tajani

All’indomani del suo insediamento, il neoministro delle politiche agricole alimentari e forestali De Girolamo ha incontrato il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. Secondo le parole del ministro “l’incontro è stato, oltre che cordiale, particolarmente proficuo, perché l’esperienza europea del Presidente Tajani è una risorsa preziosa per il nostro comparto agroalimentare. Fin dai prossimi giorni inizieremo a lavorare di concerto, come una squadra al servizio e a tutela degli interessi italiani sui tavoli di Bruxelles. Tra i temi dei quali abbiamo discusso c’è in prima fila la riforma della Politica agricola comune, partita fondamentale per il futuro del nostro settore primario e sulla quale concentreremo tutte le forze in favore dei nostri agricoltori. La collaborazione sarà costante anche sul fronte dell’internazionalizzazione e della lotta alla contraffazione, che deve essere intensificata lavorando di concerto con tutti i soggetti interessati”.
Fonte: AIOL

Ocm vino: le proposte di promozione presentabili entro il 28 giugno

Nell’ambito del Programma nazionale di sostegno per il periodo di programmazione 2014/2018, è stato pubblicato il decreto di invito a presentare proposte entro il 28 giugno 2013 per la misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi – OCM Vino” 2013/2014, destinata a cofinanziare al 50% gli interventi di promozione del vino sui mercati extra Ue.
Per il 2014 sono stanziate risorse pari a circa 102 milioni di euro, di cui il 30% per finanziare progetti presentati a carattere nazionale ed il 70% per progetti a livello regionale. L’invito è stato elaborato dal Mipaaf di concerto con Regioni e Associazioni di Categoria, con l’obiettivo di perpetuare una misura che negli ultimi anni ha dato un contributo importante allo sviluppo vinicolo italiano sia in ambiti commerciali consolidati, come gli Stati Uniti, che nei mercati dei paesi emergenti.
Fonte: AIOL