Suolo e Salute

Anno: 2013

Catania soddisfatto per l’andamento dei negoziati sulla PAC

“Sono soddisfatto dell’esito del negoziato e del risultato raggiunto per l’Italia, soprattutto se si pensa a quanto prevedeva la proposta iniziale avanzata dalla Commissione. In un quadro complessivo che vede un leggero arretramento della spesa globale, l’Italia recupera qualcosa sul fronte dello sviluppo rurale, e limita le perdite sugli aiuti diretti. Ritengo importante sottolineare come sia stata sconfitta la posizione che prevedeva un appiattimento degli aiuti: il nostro Paese ha ottenuto un livello di aiuti molto più alto rispetto alla media europea. Inoltre, nell’ambito della previsione di giungere ad un allineamento interno entro il 2019, il testo del Consiglio prevede la possibilità per i singoli Paesi di limitarsi a un leggero avvicinamento tra i due estremi senza tagli pesanti per i settori che godono di un sostengo superiore alla media”.
Ad affermarlo il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania nel corso della conferenza stampa che tenutasi il 22 marzo nella sala Cavour del Mipaaf.
Secondo il Ministro, “la posizione espressa dal Consiglio dei Ministri Ue dell’agricoltura sulla nuova Politica agricola comune è indubbiamente migliorativa per il nostro Paese rispetto alla proposta della Commissione”. Catania ritiene che siano stati “disinnescati” possibili effetti negativi della misura relativa al greening: “il nuovo assetto tripartito, che prevede l’obbligo della diversificazione delle colture sulla base delle dimensioni delle aziende in tre livelli, infatti eviterà traumi per gli agricoltori”.
Di grande importanza anche il nuovo assetto dei Piani di sviluppo rurale, che secondo il Ministro consentiranno di avere un vero e proprio “contenitore nazionale all’interno del quale inserire tutte quelle misure che sarebbe illogico includere nei Psr regionali”. Non meno importanti anche “la proroga dei diritti di impianto per il settore vitivinicolo e l’equiparazione delle associazioni di Organizzazioni produttive (Aop) alle Op vere e proprie”.
In definitiva, il giudizio di Catania sui negoziati di Bruxelles è ampiamente positivo: “La posizione espressa dal Consiglio dei Ministri Ue dell’agricoltura sulla nuova Politica agricola comune è indubbiamente migliorativa per il nostro Paese rispetto alla proposta della Commissione. Ora entriamo nella fase del Trilogo ed entro tre o quattro mesi arriveremo al testo definitivo della riforma. Quella del Trilogo è certamente una fase delicata ma siamo sereni perché, a parte l’esclusione di alcune produzioni dagli aiuti accoppiati sui quali lavoreremo, il compromesso raggiunto costituisce un buon risultato negoziale. Dobbiamo solo vigilare per evitare che ci siano passi indietro e quindi lavorare per una rapida ed efficace applicazione della riforma in ambito nazionale operando in maniera equilibrata tutte quelle scelte che la riforma delega agli Stati membri come la scelta dei prodotti ai quali destinare gli aiuti accoppiati, la definizione delle caratteristiche dell’agricoltore attivo e la programmazione dei Psr”.
Fonte: Agrapress

#Sharewatersavewater. L’INEA partecipa alla giornata mondiale dell’acqua

Pubblichiamo con piacere il Comunicato Stampa INEA relativo alle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua

Dove: Roma, 22 marzo, ore 9:30, Società Geografica Italiana, Palazzetto Mattei, Villa Celimontana, Via della Navicella, 12

In occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, l’INEA organizza il workshop internazionale dal titolo #ShareWaterSaveWater. Cooperate for a new water culture, sulla cooperazione nel settore delle risorse idriche e il miglioramento della gestione della risorsa saranno L’evento si svolgerà a Roma a partire dalle ore 9.30 presso la Società Geografica Italiana, Palazzetto Mattei di Villa Celimontana in Via della Navicella, 12
L’acqua ha un ruolo centrale nello sviluppo delle comunità umane ed è fortemente minacciata da sfruttamento e inquinamento: entro il 2050 il consumo di acqua per l’uso agricolo, secondo le stime dell’ONU, aumenterà del 19%, maggiormente nelle aree in cui minori sono i progressi tecnologici e gli interventi nelle politiche pubbliche. Circa il 70% del consumo idrico mondiale, infatti, viene assorbito dall’agricoltura, con punte del 90% in alcune economie emergenti. L’incontro si prefigge lo scopo di coinvolgere l’opinione pubblica sul dibattito, soprattutto le nuove generazioni, anche attraverso l’uso di social network.
«Consapevole dell’importanza del tema della gestione delle risorse idriche per l’agricoltura italiana – spiega Tiziano Zigiotto, Presidente dell’INEA – l’INEA da un paio di decenni partecipa e realizza con continuità una serie di attività di ricerca e supporto tecnico in materia, in quanto siamo fortemente convinti di dover contribuire alla diffusione di una cultura dell’acqua basata sui principi di sostenibilità e solidarietà. Per tali motivi, l’Istituto ha ritenuto importante partecipare alle iniziative del 22 marzo per la Giornata Mondiale dell’Acqua, dedicata quest’anno al tema della cooperazione, attraverso l’organizzazione di un workshop che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica temi quali l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua, soprattutto nelle aree a scarsa disponibilità, e il riutilizzo irriguo dei reflui, con azioni finalizzate al risparmio idrico e all’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici».
Il workshop nasce sotto il patronato della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO, del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di Roma Capitale, della Società Geografica Italiana e dell’Università di Napoli Federico II.

22 marzo – Giornata Mondiale dell’acqua

Si celebra oggi, 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. In questa occasione ll’ONU invita a ricordare il tema dell’acqua anche attraverso eventi concreti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
Quest’anno la ricorrenza assume un significato particolare, dato che il 2013 è stato proclamato Anno Internazionale sulla cooperazione idrica.
Proprio per questo motivo, Suolo e Salute ha dedicato al tema dell’acqua la propria Agenda 2013 ed il calendario fotografico.
Per questo 2013, obiettivo primario è accrescere la consapevolezza della necessità di una cooperazione fattiva ed efficiente per affrontare le sfide che pone la gestione delle acque, a cominciare dalla continua crescita dei consumi e dagli sprechi, ancora troppo elevati.
Al centro dell’attenzione saranno in particolare tutte le iniziative di cooperazione di successo, l’uso sostenibile delle risorsa e i conflitti legati direttamente o indirettamente all’accesso alla risorsa idrica.
Per la giornata di oggi, sono in programma in tutto il mondo attività, iniziative ed eventi. In Italia, in particolare, a Firenze la rete fiorentina per l’Educazione ambientale ha lanciato un “flash mob” virtuale coinvolgendo tutte le scuole della città. Gli alunni realizzeranno azioni legate al tema della giornata e a partire dalle ore 10 tutta la documentazione fotografica verrà pubblicata in rete in contemporanea.
A Roma l’Accademia Nazionale dei Lincei dedicherà invece la giornata al tema “Calamità idrogeologiche: aspetti economici”.
A Bologna invece visite guidate, caccia al tesoro e “Urban Rafting” nel tratto cittadino del Reno per conoscere più da vicino lo stretto legame con l’acqua del capoluogo felsineo.
A Bari infine CIHEAM-Bari ha organizzato un convegno su Water Cooperation, con lo scopo di approfondire le tematiche legate all’uso dell’acqua in agricoltura e alla cooperazione internazionale nel settore della gestione delle risorse idriche non convenzionali nel Mediterraneo.

Giovani e agricoltura, un seminario a Reggio- Calabria

Appuntamento domani 22 marzo presso la sede della Camera di Commercio di Reggio Calabria (Via Tommaso Campanella 12) per il seminario organizzato dall’AGIA-CIA dal titolo “Rafforzare la politica agricola giovanile nel passaggio alla programmazione 2014-2020”.

Obiettivo dell’incontro il ruolo dei giovani nell’agricoltura nei prossimi anni e le azioni possibili a sostegno. “Noi giovani di Agia-Cia – si legge nell’invito all’incontro – “Vogliamo Costruire un paese”, che sia fondato su un nuovo paradigma produttivo e sociale centrato su valore – investimento – lavoro che superi il vecchio basato su consumi – rendita – debito pubblico, a partire dalle Regioni del Sud Italia, facendo leva sull’agricoltura e sull’agroalimentare. Rriteniamo che la nuova Programmazione 2014-2020 debba rappresentare un’occasione storica per dotare l’Italia di una strategia robusta e continua di sostegno all’imprenditoria giovanile, che consenta di realizzare un “Nuovo patto per la Competitività” per costruire un forte sistema d’imprese integrate. La nuova Programmazione dovrà assegnare, nell’ambito dei Piani Regionali di Sviluppo Rurale, risorse adeguate al ricambio generazionale prevedendo l’istituzione di un “Pacchetto giovani multi misura personalizzabile” capace di superare le attuali “barriere” economiche, di mercato, informative e culturali, e quelle “legate allo sviluppo dei territori” che deprimono la “volontà del fare” presente in molti giovani”. Interverranno rappresentanti delle associazioni di categoria oltre che di INEA, Agia e Mipaaf. Il programma completo è disponibile a questo link.

Fonte: Rete Rurale

Catania: soddisfazione per gli esiti del consiglio agricolo

Commentando l’accordo raggiunto dal Consiglio agricolo sulla riforma della PAC, il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania ha espresso “soddisfazione quasi totale da parte mia”, aggiungendo che a Bruxelles “abbiano sistemato tutto quello che ci eravamo prefissi di ottenere e anzi ieri sera abbiamo ottenuto qualcosa in più “. “Voglio esprimere grande soddisfazione per i risultati raggiunti in questi mesi dalla delegazione italiana per i negoziati sulla riforma della PAC, in particolar modo per i passi avanti fatti su temi come la definizione dell’agricoltore attivo, la convergenza interna, lo sviluppo rurale e il greening. Si tratta di punti fondamentali per il settore agroalimentare italiano, per il suo sviluppo e le sue prospettive”.  “Nelle ultime settimane – ha proseguito Catania – abbiamo fatto progressi importanti, ma ci sono questioni che richiedono ancora una discussione, come ad esempio il tema degli aiuti diretti. Ritengo che sul sistema di sostegno accoppiato dovremo avere una disposizione che si applichi a tutti i prodotti agricoli e non solo ad una short list. L’Italia, inoltre, sostiene la posizione di coloro che richiedono un livello più alto del 10% per erogare aiuti accoppiati”. “Per lo sviluppo rurale chiediamo che la proposta della Commissione inerente le misure di gestione del rischio, che ora prevede un tetto del 65% del contributo pubblico relativo a queste misure, sia modificata elevando all’80% tale percentuale, come ad esempio previsto per casi analoghi dal regolamento che riguarda il vino”. “Per quanto concerne l’organizzazione di mercato – ha concluso il Ministro – l’Italia sostiene con forza l’estensione di sistemi che prevedano l’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti e mi dispiace non aver visto progressi in tal senso su questo punto. Abbiamo parlato poi troppo poco di ortofrutta e credo invece che il settore debba avere da noi segnali già da questo pacchetto di norme”

Fonte: AIOL, Agrapress

De Castro: dal consiglio agricoltura qualche passo in avanti e qualche passo indietro

Soddisfazione per il risultato del consiglio agricoltura in vista dei triloghi è stata espressa da Paolo De Castro, Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. Secondo De Castro “il compromesso raggiunto ieri sera dal consiglio dei ministri agricoli mostra qualche passo in avanti e qualche arretramento, ma e’ un passaggio fondamentale per la riforma della PAC”. “Innanzitutto  vanno fatti i complimenti al ministro irlandese Simon Coveney, che è riuscito nei tempi previsti a trovare punti comuni con gli altri ministri”. “Già ieri sera – si legge in un comunicato stampa del presidente – il presidente della Comagri e il presidente di turno del consiglio agricoltura hanno avviato i contatti per definire i dettagli tecnici dei triloghi informali che inizieranno l’11 aprile e termineranno il 20 giugno”. Soffermandosi sul documento approvato dai ministri, De Castro ha dichiarato che “si registrano passi in avanti, ma trovo anche qualche arretramento rispetto alla proposta del parlamento. Tra gli elementi positivi vanno annoverate le disposizioni sull’agricoltore attivo che rinforzano e chiariscono il dispositivo di delega agli stati membri che avevamo introdotto in parlamento. Le modifiche sulla redistribuzione interna degli aiuti diretti, in attesa di valutare i testi consolidati definitivi, mi sembrano in linea con quelle approvate dal parlamento”. Commenti anche in tema di greening, sul quale, prosegue De Castro, “trovo che la posizione dei ministri sia ispirata a quella del mandato parlamentare nel senso di una maggiore flessibilità, soprattutto per quanto riguarda la modulazione della diversificazione delle colture secondo la dimensione aziendale. Per le aree a interesse ecologico, invece, non c’e’ una esclusione totale delle colture permanenti come previsto del parlamento, anche se permangono parziali esenzioni che stiamo valutando tecnicamente”. Non mancano alcune critiche, soprattutto in merito alla minore flessibilità su alcuni temi quali l’aiuto accoppiato, che “resta agganciato ad una lista di prodotti, rischiando in tal modo di penalizzare comparti strategici del nostro sistema agricolo come il tabacco, e che viene anche ridotto dal 15% fissato da strasburgo al 7% (estendibile al 12%)”. Perplessità anche sulla volontarietà del regime di sostegno ai giovani agricoltori “che il parlamento ha sempre difeso con forza come obbligatorio. Per i ministri UE anche il capping e’ facoltativo, mentre per l’europarlamento e’ fissato ai 300.000 euro (cooperative escluse)”.

Riguardo il mercato e le norme di commercializzazione, secondo il Presidente Comagri “accanto ad alcune positive novità come quella che riprende il dispositivo del parlamento sull’indicazione di origine nella vendita dei prodotti ortofrutticoli permangono alcune ombre. Mancano, ad esempio, quegli interventi necessari a rivedere il meccanismo di funzionamento dell’intervento pubblico e dell’ammasso privato, così come restano invariate le regole sugli aiuti all’olio d’oliva che il parlamento aveva indirizzato verso il modello ortofrutticolo e, infine, si deve constatare la mancanza di un accordo sull’estensione della programmazione produttiva a tutti i prodotti Dop. Viene così meno – ha concluso il Presidente – un principio sul quale il consiglio si era impegnato con il parlamento durante il negoziato di approvazione delle regole sui prodotti di qualità certificata”.

Fonte: Agrapress