Suolo e Salute

Mese: Gennaio 2014

Il polline Ogm non sarà indicato in etichetta nel miele

Con voto del Parlamento europeo in sessione plenaria (430 voti a favore, 224 contrari e 19 astensioni) è stato deciso che il polline è da considerarsi una componente naturale del miele e non un ingrediente, con la conseguenza che non sarà necessario evidenziare in etichetta l’eventuale natura OGM del polline. Una decisione in contrasto con quanto votato in precedenza dall’Envil, la Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare (Envi). L’attuale regolamento sugli Ogm prevede infatti che questi vengano etichettati solo se contenuti in quantità superiori allo 0,9%, ma dato che il polline è presente mediamente solo per lo 0,5% in ogni partita di miele, ne deriva che non raggiungerà mai la soglia dell’obbligo. Un voto criticato da molti, a cominciare dal parlamentare europeo Andrea Zanoni, membro Envi: “Non indicare la presenza di polline transgenico all’interno del miele è una scelta sbagliata che va contro il diritto del consumatore di scegliere se nutrirsi di Ogm oppure no”. “Ho votato contro questo testo  – prosegue Zanoni – perché sono convinto che i prodotti contenenti ingredienti Ogm devono essere facilmente identificabili dai consumatori che devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere se mangiare transgenico o mangiare biologico. Non prevedere questo obbligo va anche contro gli interessi dei tanti piccoli apicoltori che lavorano all’insegna del biologico. Infatti, visto che i Paesi europei importano anche miele da Paesi che producono organismi geneticamente modificati, il miele contaminato con polline Ogm potrebbe essere sempre più presente sugli scaffali dei nostri negozi, contrariamente a quello prodotto in Paesi, come l’Italia, dove le colture Ogm sono proibite”.

Fonte: europarlamento24.eu

Il Parlamento europeo dice no al mais Pioneer

Con 385 voti favorevoli, 201 contrari e 30 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa nella quale si afferma che il mais GM “Pioneer 1507” non dovrebbe essere immesso sul mercato a fini di coltivazione. Alla base della decisione, sia un parere dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, secondo la quale il polline del mais 1507 potrebbe esporre al rischio farfalle e falene, sia perché la Commissione europea non contempla questa indicazione e non specifica eventuali condizioni per la protezione di determinati ecosistemi,ambienti e aree geografiche, come invece richiesto dalla normativa. Ad oggi l’unica coltura Ogm autorizzata per la coltivazione nell’Unione europea è il mais Monsanto Mon 810, ma il rinnovo dell’autorizzazione è in sospeso da anni, mentre l’altra coltura GM autorizzata, la patata Amflora, è stata dal mercato comunitario nel gennaio 2013, con ordinanza del Tribunale.

Fonte: europarlamento24.eu

Regione Toscana: nuovi fondi per il comparto agricolo, il bio e la filiera

Possono essere presentate entro il 18 febbraio prossimo le domande per l’ultima apertura della misura 123° del Psr “Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” che prevede il sostegno a investimenti materiali e immateriali concernenti la raccolta, il condizionamento, la lavorazione e trasformazione, la conservazione, il confezionamento, e la predisposizione per le successive fasi di distribuzione commerciale o di utilizzazione industriale dei prodotti agricoli primari. Il contributo a fondo perduto può variare dal 10 al 40%, a seconda dei diversi investimenti ammessi. Sono inoltre stati destinati nuovi fondi alla misura 214 “Pagamenti agroambientali” mesi a disposizione dalla Regione Toscana per sostenere metodi di produzione agricola a basso impatto ambientale. La scadenza in questo caso è fissata al 28 febbraio. Rientrano in questa categoria l’agricoltura biologica e integrata, le azioni di tutela biodiversità all’interno dell’agro-ecosistema, tutela delle risorse idriche, contrasto dell’erosione e della perdita di fertilità dei suoli nonché di riduzione dell’emissione dei gas serra. Inoltre, la misura ha anche la finalità di salvaguardare le risorse genetiche di interesse agrario originarie del territorio toscano, sia animali che vegetali.
Sono infine in fase di approvazione le misure del Psr 144 “Servizi di Consulenza” (domande dal febbraio al 12/15 marzo), 211 e 212 “Indennità compensativa” (domande dal 1 febbraio al 15 marzo), 214 b1 “Conservazione risorse genetiche animali”, così come l’Ocm vino per la ristrutturazione dei vigneti (scadenza prevista fine febbraio).
Per informazioni di dettaglio è possibile consultare il sito Coldiretti Toscana il sito alla sezione “Opportunità per le imprese” o rivolgersi alla sede più vicina.
Fonte: Agronotizie

Toscana: fondi per l’apicoltura

C’è tempo fino al 31 gennaio prossimo per acquistare arnie, macchinari e attrezzature per il nomadismo in Toscana, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione: il contributo varia dal 60% elargito nel caso delle arnie al 20% per l’acquisto di automezzi. In ogni caso, il limite massimo del contributo previsto dalla Regione è di 12.000 euro. Le domande vanno presentate tramite il sistema informatico Artea, e l’accesso è consentito a tutti gli apicoltori in regola con la denuncia annuale degli alveari, in possesso di partita Iva con codice attività apicoltura – 01.49.30 e che abbiano costituito il Fasciolo aziendale presso un Caa o ad Artea.
Fonte: Agronotizie

Il 30 gennaio il tavolo di filiera sulla suinicoltura

Il Mipaaf ha convocato per giovedì 30 gennaio presso la sede del dicastero un tavolo della filiera suinicola con l’obiettivo di discutere con i diversi interlocutori i problemi del comparto. Interverranno rappresentanti delle regioni, degli allevatori e dei macellatori.  Grande soddisfazione per l’iniziativa del Mipaaf la esprime l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, che si è dichiarato soddisfatto della convocazione, aggiungendo che  “è stata finalmente accolta la richiesta della Lombardia e delle regioni del nord, che producono oltre l’80 per cento dei suini nazionali, di risolvere i problemi che stanno mettendo in difficoltà il comparto”. Fra i temi all’ordine del giorno dell’incontro lo stato di avanzamento del protocollo di intesa firmata dagli operatori e da Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia lo scorso 8 luglio ed i problemi della commissione unica nazionale.
Fonte: Agrapress

Salvadori (Toscana): il bosco non può più essere considerato un bene monumentale e immobile

Intervenuto al convegno “Politiche forestali e sviluppo rurale per la programmazione 2014-2020”, l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha sottolineato la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio ai beni naturali, in particolare quelli forestali: “il bosco non può più essere considerato un bene monumentale e immobile”, ha dichiarato l’assessore, che ha proseguito “dobbiamo tutelare l’ambiente, il paesaggio ma anche i cittadini e per dobbiamo abbandonare le fonti energetiche fossili e incentivare le rinnovabili”. “All’interno di questa categoria – ha precisato Salvadori – c’e’ sicuramente la filiera bosco-legno-energia”.
Fonte: Agrapress