APOJ propone la carta d’identità per gli extravergine
Una carta d’identità per gli oli extra vergine d’oliva. E’ questa l’interessante proposta avanzata dall’A.P.O.J., l’Associazione dei produttori olivicoli jonici, costituita dalla Unione Generale Coltivatori (UGC) CISL di Taranto e aderente all’Unasco, l’Associazione delle Organizzazioni di Produttori Olivicoli che ad oggi raggruppa 30 Associazioni in tutto il territorio nazionale in rappresentanza di circa 200 mila olivicoltori.
La proposta si inquadra nell’ambito di un progetto che ha come partner istituzionali l’Unione Europea e il Mipaaf ed è stata presentata in anteprima nei giorni scorsi presso Eataly a Roma.
“Si tratta di uno strumento innovativo e fondamentale per assicurare tracciabilità e genuinità al nostro olio e metterlo al riparo da aggressioni o contaminazioni di dubbia provenienza – ha dichiarato Francesco Frascella, presidente della Apoj e componente di Eataly – Unasco. “Con questo sistema è possibile controllare l’intero processo produttivo evitando al consumatore di essere tratto in inganno sulla qualità e sulle caratteristiche del prodotto che va ad acquistare.” Il metodo di riconoscimento è tanto semplice quanto efficace: “Attraverso un codice applicato sull’etichetta e digitato sul computer è possibile scoprire tutti i dati e le informazioni relative alla vita del prodotto che risulta in questo modo sicuro e amico”.
Fonte: Eataly