Suolo e Salute

Mese: Ottobre 2014

Concluso il Consiglio Agricolo Informale

Si è concluso nei giorni scorsi la riunione informale dei ministri dell’agricoltura dell’UE dedicata alla sicurezza alimentare, in prospettiva Expo 2015. Secondo il ministro Martina il confronto avuto in seno al consiglio informale è stato fondamentale per raggiungere l’obiettivo di “legare la discussione europea a Expo” e il documento che è stato messo a punto rappresenta “uno dei documenti di base della riflessione che si svolgerà nell’esposizione universale”. Quattro i temi fondamentali sviluppati nel documento: lotta alla povertà, riduzione degli sprechi, nuova PAC e sostenibilità agricola, strategie ben definite per gestire e tutelare le risorse naturali, a cominciare da quelle idriche. Un documento definito “Eccellente” dal Direttore generale della FAO Da Silva, “perché mette in luce come la sicurezza alimentare non possa essere data per scontata, anche nei paesi europei”. Da Silva ha ammonito i partecipanti riguardo il crescente numero di poveri nel mondo, che sta aumentando anche nei paesi sviluppati, ribadendo che esiste un legame molto stretto tra insicurezza alimentare e conflitti e tra conflitti ed emigrazione.

Secondo il Commissario Ciolos “il consiglio informale è stata l’occasione per porre la nuova PAC in una prospettiva internazionale”. Obiettivo che, ha dichiarato il Commissario, è stato raggiunto “anche grazie al fatto che essa è stata proprio concepita in una prospettiva globale pur nell’ottica del rispetto delle diversità delle agricolture europee e tenendo conto della necessità di dare prospettive ai giovani. La riforma della PAC – ha proseguito –  può essere utilizzata come strumento di politica estera per la lotta alla fame, ai cambiamenti climatici e ad altre cruciali questioni”. Riguardo la proposta del presidente Ceja Bartolini di sostenere con idonei strumenti l’accesos al credito per i giovani imprenditori, Martina ha dichiarato di appoggiare in pieno l’iniziativa “perchè il ricambio generazionale in agricoltura in Europa èuna priorità assoluta. Il tema dei rapporti con le banche e’ cruciale – ha aggiunto – e dobbiamo intervenire concretamente e tempestivamente a livello di unione europea per analizzare la fattibilità di una garanzia bancaria europea per i giovani agricoltori attraverso la banca europea per gli investimenti”.

Fonte: Agrapress

Cia Ferrara: contro la crisi l’agricoltura deve guardare al bio

Malgrado la crisi perdurante che sta duramente colpendo il settore agricolo, il bio come già accaduto in passato cresce in controtendenza: presso la Gdo infatti sono stati registrati consumi dei prodotti biologici nei primi 5 mesi del 2014 in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2013. Questo il punto della situazione secondo i dati Ismea e Consumer Survey di Nomisma, che sottolineano la costante progressione dei prodotti bio dal 2005 ad oggi. Se quindi assistiamo da un lato ad una netta contrazione dei consumi, con un calo dell’1,5% del paniere alimentare, specularmente gli italiani non rinunciano a comprare biologico: quasi sei famiglie su dieci infatti ha scelto di acquistare almeno un prodotto bio negli ultimi 12 mesi. Una situazione ripresa dalla Cia Ferrara, che indica proprio nel biologico uno degli strumenti più efficaci e interessanti in mano agli agricoltori. Ciò nonostante, spiega la Confederazione, “l’agricoltura biologica sembra non riuscire a “sfondare”, ci sono ancora resistenze e perplessità, anche se produrre in questo regime non è tecnicamente più complicato, ormai, del farlo in maniera tradizionale. Richiede, certo, un impegno diverso, in alcuni casi maggiore, ma non crediamo che sia questa diversità a frenare gli agricoltori verso il bio. Per cogliere l’opportunità di questa modalità di coltivare occorre, infatti, una vera e propria “riconversione dell’attenzione””. In buona sostanza quello auspicato dalla Cia è un cambio di approccio, una “rivoluzione” che richiede più che altro la capacità di avere un approccio nuovo, una visione di più ampio respiro: un cambio di paradigma culturale, in ultima analisi.

Un cambiamento che, peraltro, ha a disposizione molti strumenti finanziari, dato che sono disponibili 1,5 miliardi di euro che diventeranno ben 7 grazie al PSR. E buone marginalità, rispetto al convenzionale. Senza contare il grande contributo che una riconversione al bio potrebbe arrecare all’ambiente e al clima, come discusso in altri articoli pubblicati sull’argomento. Sempre la CIA di Ferrara riconosce che “ci sono ancora innumerevoli passi da fare a livello di sperimentazione per mettere a disposizione prodotti adeguati per i trattamenti colturali, in particolare per i seminativi dove la ricerca è ancora molto indietro. Ma riconvertire un’azienda in senso biologico, soprattutto se già si è in un regime di agricoltura integrata, è una delle soluzioni anti-crisi, una soluzione che si può tentare, soprattutto se l’alternativa è la chiusura dell’azienda agricola e la perdita graduale, ma inesorabile, del patrimonio rurale del nostro territorio”.

Come spesso succede, in natura e non solo, chi non si evolve è perduto. E il biologico, indubbiamente, costituisce un’arma in più di capitale importanza in questa fase critica dell’agricoltura italiana (e non solo).

Pubblicato il decreto sulle non conformità del biologico

E’ stato appena pubblicato il D.M.18096 del 26 settembre 2014 attraverso il quale l’Icqrf (l’Istituto Centrale Repressione Frodi) definisce tempi e modalità per gestire le non conformità riscontrate dagli Organismi di Controllo nel corso dei controlli effettuati sulle produzioni biologiche. Con il DM 18096 viene così data piena attuazione all’articolo 7 del Decreto 15962 del 20 dicembre 2013 [Disposizioni per l’adozione di un elenco di “non conformità” riguardanti la qualificazione biologica dei prodotti e le corrispondenti misure che gli Organismi di Controllo devono applicare agli operatori ai sensi del Reg. (CE) n. 889/2008 modificato da ultimo dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 392/2013 della Commissione del 29 aprile 2013].

In particolare attraverso il decreto vengono stabiliti tempi e procedure valide per tutto il territorio nazionale cui devono attenersi gli Organismi di controllo nel corso delle attività di controllo sugli operatori del biologico. Un commento al decreto è arrivato dal viceministro Olivero, con delega alla tutela della qualità, alla repressione frodi e al biologico, secondo il quale “l’impegno del Ministero nei confronti dell’agricoltura biologica passa innanzitutto dalla definizione di regole certe e dall’accompagnamento delle imprese nel rispetto rigoroso della legge. Il biologico, che si fonda su un profondo rapporto fiduciario tra produttori e consumatori, può e deve crescere nella più assoluta trasparenza e sicurezza”.

Fonte: Mipaaf, Sinab, Greenplanet

Bioboom in Germania 

E’ un vero e proprio boom quello del mercato bio tedesco, in grado di triplicare in dieci anni il proprio fatturato raggiungendo la considerevole cifra di 7,55 miliardi di euro. A dirlo i dati forniti dalla – BÖLW, acronimo per Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft, ovvero l’Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare. Stando ai dati della BNN, la Federazione tedesca dell’alimentazione e dei prodotti naturali, nei soli negozi bio tedeschi sono stati venduti 2,5 miliardi di euro in prodotti biologici, escludendo quindi la grande distribuzione. E il 2014 prosegue questo trend: nei primi sei mesi dell’anno i fatturati hanno ripreso la loro “corsa” crescendo anche in doppia cifra.

Fonte: Greenplanet

Zootecnia bio, il 10 un convegno a Piacenza

Si intitola”Prospettive delle produzioni biologiche delle diverse specie zootecniche” l’incontro previsto a Piacenza venerdì 10 ottobre a partire dalle 9,30. La giornata di approfondimenti si terrà presso la Sala Bertonazzi – Palazzo dell’Agricoltura, Via Cristoforo Colombo, 35 e rientra nel novero delle attività informative promosse dal PS£ 2007-2013 dalla Regione Emilia-Romagna. Il convegno piacentino costituisce in occasione di dialogo e confronto riguardo il settore della zootecnia biologica, “un segmento economico interessante per gli allevatori e un’opportunità di scelta per i consumatori, nel segno della qualità alimentare e della sostenibilità ambientale”, come si legge nel comunicato stampa dell’evento. Tra i temi che verranno affrontati le tendenze e le prospettive di mercato per il settore della zootecnia biologica e le problematiche legate alla certificazione delle produzioni. Si discuterà inoltredi come organizzazione gli allevamenti biologici, tutelando il benessere degli animali mentre a livello normativo sarà discusso il nuovo regolamento sulla zootecnia biologica. In conclusione verranno illustrate e discusse le opportunità offerte dal nuovo PSR per il sostegno e lo sviluppo delle produzioni biologiche nel settore zootecnico. Il programma del convegno (a partecipazione gratuita previa registrazione) è disponibile a questo link. L’incontro sarà trasmesso in diretta nel canale tematico agro-alimentare Antenna verde (digitale terrestre Canale 656 per l’Emilia-Romagna e digitale terrestre Canale 288 per il Veneto) e in contemporanea Streaming live sul Web – sul sito: www.conipiediperterra.com.

Per maggiori informazioni: http://www.crpa.it/nqcontent.cfm?a_id=12687&tt=crpa_www&sp=crpa

Fonte: FederBio, CRPA

Etichette alimentari, un convegno a Torgiano

E’ in programma a Torgiano (PG) il 10 ottobre prossimo il seminario “L’etichetta per filo e per segno”. L’evento è organizzato da Varieventi, promotrice anche di Cipa 2014, “Workshop dedicato al confezionamento ed all’imbottigliamento dei prodotti alimentari”, riservato agli imprenditori protagonisti attivi del comparto svoltosi la primavera scorsa. “Dopo i risultati di CIPA 2014 abbiamo deciso di approfondire lo sviluppo delle tematiche del nostro comparto e questo di Torgiano è il primo degli appuntamenti nel calendario di “CIPA Lab”. Una giornata di confronto, nel corso della quale affronteremo nel dettaglio tutte le novità inserite nel Reg. UE 1169 relative all’etichettatura, a tutela del consumatore”, ha dichiarato  Luca Purgatorio, presidente di VariEventi.

Il nuovo regolamento europeo entrerà in vigore a partire dal 13 dicembre prossimo e individua all’articolo 8 il produttore come primo responsabile della correttezza delle informazioni fornite al consumatore. E proprio su questi aspetti si concentrerà il seminario, ospitato presso il centro congressi “Le Tre Vaselle” della cittadina umbra.

All’indirizzo del Cipa Lab (http://www.cipa.me/) sono disponibili ulteriori informazioni, compresoil programma dettagliato della giornata. Per contatti cipa@cipa.me. Il seminario prevede l’iscrizione obbligatoria ed è gratuito.

Fonte: Cipa Lab, Teatro Naturale