Suolo e Salute

Anno: 2014

Assitol presenta il monitoraggio 2013 su oli d’oliva e di sansa

E’ stato presentato martedì scroso 24 giugno a Roma dall’Assitol, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia, il lavoro di monitoraggio degli oli di oliva e di sansa effettuato nel corso del 2013. Secondo quanto si apprende da un comunicato della stessa associazione,  “l’indagine, realizzata con il sostegno dell’Unione Europea e dell’Italia delinea l’andamento del mercato sulla base di un campione di aziende aderenti all’associazione”. Al termine della presentazione dei dati si è svolto un incontro dal titolo “Olio d’oliva: la filiera, i numeri, il mercato”, nel corso del quale gli interlocutori si sono confrontati sull’andamento del settore e sulle potenzialità di un comparto che oggi incide sulla bilancia dei pagamenti per oltre un miliardo di euro. Secondo Assitol il vero rischio oggi è quello di “perdere competitività rispetto alla Spagna ed ai paesi emergenti, aperti all’innovazione e sempre più aggressivi in ambito internazionale”.
Fonte: Assitol, Agrapress

I prodotti tipici dell’emilia Romagna al Sial Brazil

Alcuni dei prodotti tipici più rappresentativi del territorio emiliano-romagnolo sono stati selezionati per essere presenti a “Sial Brazil”, la fiera dell’alimentare in programma all’Expo Center Norte di San Paolo dal 24 al 27 giugno prossimi. A darne notizia un comunicato della Regione Emilia-Romagna, che spiega come l’iniziativa rientri nel quadro delle attività previste da “Deliziando”,  il progetto di promozione all’estero dei prodotti e vini regionali di qualità promosso da dall’assessorato Agricoltura della regione e Da Unioncamere Emilia-Romagna” nato sulla scia della campagna “Io mangio italiano” promossa dal Mipaaf.  Secondo l’assessore all’agricoltura Rabboni “si tratta di una grande opportunità per il nostro agroalimentare in un momento di particolare visibilità per il Brasile, senza dubbio un mercato emergente tra i più interessanti”.
Fonte. Regione Emilia-Romagna, Agrapress

50 giovani imprenditori italiani al Summer Fancy Food 2014

Saranno 50 i giovani imprenditori agricoli che, grazie ad un’iniziativa del Mipaaf supportata a livello organizzativo da Ismea, parteciperanno a New York al Summer Fancy Food 2014. La manifestazione, in programma dal 29 giugno al 1 luglio prossimi, è uno degli eventi più grandi del settore food and drink d’oltreoceano e di estrema rilevanza a livello internazionale”. “Le  50 aziende agricole – si legge in un comunicato Ismea –  vincitrici di un bando, avranno la possibilità di esporre i loro prodotti, aprirsi al mercato americano ed internazionale, incontrare i buyers e promuovere le loro attività anche attraverso le iniziative di comunicazione poste in essere da Ismea nell’ambito dell’imprenditorialità’ giovanile in agricoltura finanziata dal ministero delle politiche agricole”.
Fonte: Ismea, Agrapress

Alla camera audizione sulla riforma della normativa sul bio

Si è tenuta lunedì scorso 24 giugno l’audizione informale dei rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) presso la XIII Commissione permanente (Agricoltura) della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 302 Fiorio, recante la riforma della normativa nazionale sull’agricoltura biologica, della proposta di regolamento dell’Unione europea relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e della Comunicazione della Commissione europea – Piano d’azione per il futuro della produzione biologica nell’Unione europea, recante disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico. La relazione dell’INEA ha sottolineato la necessità di garantire, a livello comunitario, nazionale e regionale, la coerenza interna ed esterna di tutte le politiche rispetto ai numerosi fabbisogni del settore biologico italiano. Ha inoltre evidenziato che la riforma del Reg. CE 834/2007 sarà uno dei principali dossier agricoli del semestre italiano, e che è pertanto opportuno che l’Italia pervenga in tempi rapidi a una posizione condivisa a livello nazionale che la metta nelle condizioni di orientare – e possibilmente chiudere – la riforma sotto la propria Presidenza. Nel merito della riforma, l’INEA ha espresso un giudizio globalmente positivo pur evidenziando la necessità di ricercare un equilibrio tra l’approccio rivolto al rafforzamento dei princìpi e un approccio volto all’ampliamento del mercato. Le principali questioni riguardano l’eliminazione delle deroghe, necessarie nella fase iniziale di sviluppo del settore, ma che può costituire una barriera tecnica e un costo finanziario laddove il comparto dei mezzi tecnici bio è poco o nulla sviluppato e pertanto dovrebbe essere graduale e accompagnata da azioni per favorire lo sviluppo dei mezzi tecnici; la conversione completa delle aziende, che può comportare una contrazione della produzione delle aziende miste e scoraggiare la conversione di nuove aziende; il limite di 5 ha troppo basso e quindi poco incisivo per la certificazione di gruppo per le piccole aziende; la problematicità dell’aumento della quota di provenienza regionale dei mangimi, soprattutto nel nostro Paese per la carenza di proteine vegetali biologiche di produzione nazionale. In tutti questi casi è opportuno che la riforma sia accompagnata con opportuni interventi attraverso il Piano nazionale e la politica di sviluppo rurale. Infine è stato evidenziato come l’eccessivo ricorso agli atti delegati da parte della Commissione renda opaco il quadro normativo e dia incertezza agli operatori. L’INEA ha valutato positivamente la proposta di Testo Unico (TU) in discussione in Commissione ma ha sottolineato la necessità di un’azione legislativa coordinata con gli orientamenti per il futuro Piano di azione nazionale. L’INEA è stata rappresentata dal Commissario Straordinario, prof. Giovanni Cannata, e da Carla Abitabile e Annalisa Zezza.
Fonte: INEA

Martina incontra Ciolos

Nella giornata di martedì 24 giugno il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha incontrato il Commissario Europeo all’Agricoltura uscente Dacian Ciolos. A rendelo noto un comunicato del Mipaaf. Il Ministro Martina si è soffermato sugli esiti del confronto: “ho ribadito al commissario Cioloş che anche e soprattutto nei prossimi mesi vogliamo mantenere un forte rapporto di collaborazione con la commissione”, ha infatti dichiarato, ribadendo  che “l’agricoltura e l’agroalimentare saranno al centro dell’agenda del semestre italiano di presidenza dell’unione europea”. “Nell’incontro – ha proseguito Martina – abbiamo avuto modo di affrontare i temi che riteniamo strategici, tra i quali rientrano senza dubbio la sicurezza alimentare, la lotta agli sprechi, il ricambio generazionale in agricoltura, insieme allo sviluppo degli accordi internazionali tra l’UE e i paesi terzi”. “I prossimi sei mesi dovranno servire all’Europa ed al nostro paese per compiere un salto di qualità, anche nell’approccio alle politiche agricole”.Tra i temi sul tavolo secondo il Ministro una ”revisione di medio termine della strategia Europa 2020, incentrando il dibattito sull’innovazione e spingendo su strumenti di contrasto alla disoccupazione giovanile e sulle opportunità per i giovani agricoltori”.
“Non potremo non fare riferimento al grande appuntamento di Expo 2015 ed al suo tema principale, a cui sarà dedicato tra l’altro il consiglio informale dei ministri dell’agricoltura che si terrà a Milano a fine settembre”. Per quanto riguarda i dossier nazionali, il Ministro ha dichiarato che “porremo mano al completamento della riforma della PAC, gli atti delegati sui pagamenti diretti e in particolare lo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti. Sovremo lavorare molto sulla proposta di regolamento dei prodotti biologici e intendiamo imprimere un cambio di passo al dibattito su questo dossier, raggiungendo entro dicembre un accordo sui principi cardine”. “Da luglio avvieremo un’ampia discussione con gli stati membri sul ‘pacchetto latte’ e sugli effetti attesi dalla fine del regime delle quote latte nel 2015. in particolare, intendiamo portare al centro del dibattito la necessità di un’approfondita analisi sulle misure esistenti, per contrastare le eventuali crisi di mercato nel settore, ponendo un’attenzione particolare per gli allevamenti di montagna”.
Fonte: Mipaaf, Agrapress

Langhe Roero e Monferrato: il paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco

Il paesaggio vitivinicolo delle langhe Roero e Monferrato è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. A deciderlo il 38° comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riunito nei giorni scorsi in Qatar. Enorme soddisfazione quella espressa dal Ministro delle Politiche Agricole Martina, secondo il quale “l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe, Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco è un riconoscimento fondamentale per affermare il valore culturale della nostra agricoltura”. “E’ la prima volta, infatti – prosegue il ministro- che l’Unesco riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo, patrimonio dell’umanità per la sua eccezionalità rurale e culturale”. “Un risultato prezioso per il nostro Made in Italy perché rafforza il posizionamento a livello di mondiale di alcune delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese.”. Per il Mipaaf si tratta del coronamento di un lavoro, coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo del Mipaf, che rappresenta il “frutto di un lavoro congiunto e ben coordinato tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la regione Piemonte e l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato”. Con l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco, i siti italiani salgono a 50 confermando così il record mondiale per numero di siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità'”.
Fonte: Mipaaf, Agrapress