Suolo e Salute

Anno: 2014

Expo4Bio: nel 2015 la prima fiera belga del biologico

Il 25 e 26 marzo 2015 si terrà Expo4Bio, la prima fiera belga dedicata al biologico. L’evento è organizzato da EasyFairs e Forum Bio Vlaanderen (organizzazione industriale olandese dedicata agli alimenti e all’agricoltura biologici). La fiera vuole essere un punto di incontro per gli operatori del bio e al tempo stesso una piattaforma di conoscenze con un ampio programma di conferenze e workshop. La fiera sarà dedicata a tutti gli attori della filiera:  produttori , trasformatori , fornitori , grossisti , servizi di ristorazione e retailer, e intende diventare un punto di riferimento per diversi paesi del Nord Europa, tra cui  Lussemburgo, Francia settentrionale , Paesi Bassi e Germania. Come in altri paesi europei, anche in Belgio la domanda di prodotti biologici è costantemente aumentata negli ultimi anni, e sembra resistere alla crisi: l’anno scorso i belgi hanno speso ben 417 milioni di euro in prodotti biologici e nel 2012 ben l’89% delle famiglie belghe hanno comprato alimenti biologici almeno una volta nel corso dell’anno, mentre il 18% dichiara di acquistare bio regolarmente.  Expo4Bio mira a sostenere e rafforzare questa tendenza, per far crescere il settore e per facilitare le interazioni tra le parti interessate .
Fonte: Organic Market

Proposta UE, le reazioni/Copagri

Secondo Copagri, intervenuta in merito all’esito della riunione del consiglio agricolo, “sono stati compiuti passi in avanti”. In particolare, per quanto riguarda la promozione del bio  “si va verso un aumento del cofinanziamento europeo per i programmi ed il contenimento dei costi per le aziende agricole, evitando anche appesantimenti procedurali”. Per la confederazione gli obiettivi generali della riforma sono “condivisibili”, anche se resta il “tabù da abbattere sull’etichettatura d’origine delle carni trasformate”, auspicando al contempo l’introduzione dell’obbligo  “nel rispetto della libera e consapevole scelta dei consumatori e per la massima valorizzazione del prodotto”.
Fonte: Agrapress

Proposta UE, le reazioni/FederBio

“Con l’obiettivo di sostenere l’ulteriore sviluppo del settore biologico in piena e continua espansione e per garantire una concorrenza leale, la proposta legislativa e il piano d’azione sul bio richiedono un impegno ampio e costante”. Questa la posizione di FederBio in merito alla proposta di riforma del settore del biologico della Commissione Europea. La proposta ed il relativo piano d’azione, secondo il presidente Carnemolla, “concludono anche su questo versante l’impegno della commissione uscente e consegnano a quella che verrà nominata dopo le prossime elezioni europee, e alle presidenze di turno greca e italiana, un importante lavoro da concludere entro l’anno”. “Rispetto ad alcune novità introdotte nel testo, come ad esempio la certificazione di gruppo – continua Carnemolla – c’e’ ancora da lavorare così come e’ ancora da affrontare il tema della semplificazione burocratica e di un effettivo coordinamento e standardizzazione del sistema di certificazione a livello europeo”. FederBio, precisa il suo presidente, “intende chiedere al ministro Martina e al viceministro con delega Olivero la riapertura di un tavolo di concertazione politica perché da ora in avanti vi sia un presidio condiviso dei tavoli di lavoro a Bruxelles su questo dossier, considerato il ruolo leader che l’Italia riveste nel settore bio a livello europeo”.

Fonte: Agrapress

Proposta UE, le reazioni/Confagri

Come era lecito attendersi, alla proposta di riforma del biologico presentata dall’UE sono seguite numerose reazioni dal mondo dell’agricoltura e della politica. Per Confagri si tratta di un passo avanti che tuttavia presenta molti interrogativi aperti. “Se da un lato il testo permette al mondo del biologico di aprirsi anche ad altri temi della sostenibilità, quale l’uso dell’acqua e dell’energia, dall’altro enuncia solo i principi generali del sistema bio, rimandando la parte applicativa ad atti delegati”, si legge in un comunicatodella confederazione, secondo cui la procedura adottata dall’UE “di fatto, esclude qualsiasi tipo di confronto con le associazioni degli imprenditori”. Mentre al contrario, continua Confagri, “una filiera cosi importante come quella del biologico ha bisogno di regole condivise e non di atti delegati”, in particolare nel caso specifico dell’Italia che, ricorda la confederazione “l’italia e’ uno dei paesi più importanti per la produzione e trasformazione del biologico”. Il comunicato si chiude con l’auspicio che il documento “venga ripreso e discusso durante il prossimo semestre italiano in maniera più approfondita e con meno deleghe in bianco alla commissione europea”.
Fonte: Agrapress

L’Ercole Olivario ai NAC

Si svolgerà sabato prossimo 29 marzo a Spoleto la premiazione dell’”Ercole Olivario”, riconoscimento destinato ai produttori di qualità di olio extravergine d’oliva. Con gesto dal forte valore simbolico, il premio, promosso da Unioncamere e Camera di Commercio di Perugia, quest’anno è stato assegnato anche ai NAC, i Nuclei Antifrodi Carabinieri, riconoscendo l’importante azione di tutela svolta in particolare proprio nei confronti del comparto olivicolo. Tra le motivazioni del premio infatti “l’azione antifrode sviluppata contro i nuovi fenomeni di contraffazione del principale prodotto di eccellenza italiano, a tutela dei consumatori e degli stessi produttori onesti che operano nel settore”. Il Premio è stato consegnato al Colonnello Maurizio Delli Santi, Comandante dei Nuclei Antifrodi Carabinieri, dal Presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello e dal Presidente del Comitato Promotore del Premio Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia, alla presenza del Vice Presidente del Senato, Sen. Linda Lanzillotta, dell’On. Colomba Mongiello (promotrice della c.d. “legge Salva Olio”), e del Responsabile delle Relazioni Esterne di Unaprol, Michele Bungaro.
Fonte: AIOL

Export vino, pubblicata la circolare che semplifica le procedure

E’ stata pubblicata sul sito del Mipaaf la circolare con cui l’ICQRF, l’ispettorato repressione frodi, consente ai produttori di trasportare fino alla dogana italiana il vino con i documenti vigenti sul territorio nazionale. In questo modo, la documentazione per l’esportazione continuerà ad essere predisposta direttamente in Dogana e sarà possibile farlo anche in maniera cumulativa per più prodotti e/o produttori, consentendo un maggiore snellimento burocratico e un importante risparmio sia in termini di tempo che economici. La circolare in questo modo affronta e risolve una problematica emersa l’anno scorso, con l’entrata in vigore della nuove norme dell’UE sulla circolazione dei prodotti vitivinicoli, che costringeva le imprese produttrici a predisporre la documentazione per i prodotti destinati ad esportazione non appena usciti dalla cantina. Sulla circolare, si è anche espresso il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, che ha dichiarato che “si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la semplificazione delle procedure che gravano sui nostri produttori. Il sostegno all’export è un obiettivo che dobbiamo perseguire anche con provvedimenti come questo. La circolare può essere consultata a questo link.
Fonte:AIOL