Suolo e Salute

Anno: 2015

I volontari da tutta Europa incontrano il biologico direttamente nelle aziende agricole

volontari europeiCome parte della loro esperienza della durata un anno, i volontari europei della IFOAM UE hanno alloggiato in una fattoria biologica locale
per conoscere meglio la realtà della produzione biologica.
Hanno avuto a che fare con alimenti e mangimi per una settimana intera nel mese di settembre del 2015.
Questa è la loro esperienza dalle loro stesse parole:
“La fattoria dove abbiamo alloggiato era davvero impressionante. Oltre al fatto che il proprietario stava producendo quasi
tutti i tipi di verdure che si può pensare, ha un negozio biologico davvero bello, dove sta vendendo non solo i suoi
prodotti, ma anche prodotti delle aziende biologiche della regione. E ‘davvero interessante vedere come sono
uniti e come si aiutanoi a vicenda. Fondamentalmente nel mezzo del nulla, si ha la possibilità di sperimentare
più che osservare come esattamente il biologico viene applicato ai lavori agricoli, ad esempio attraverso l’utilizzo di determinati fiori.

L’esperienza nella fattoria all’interno del nostro Volontariato Europeo in IFOAM EU  potrebbe essere divisa in due parti. In primo luogo, è stata una grande possibilità di vedere lo
stile di vita degli agricoltori locali e il loro modo di vivere per una settimana. Per me è stata una grande sorpresa come un agricoltore (con l’aiuto di soli
2  lavoratori permanenti a part time) sia in grado di gestire un così grande fattoria (e in più con 3 serre, gli animali domestici, una panetteria
e un negozio). Mi sono reso conto che l’agricoltura biologica per una agricoltore non è solo un’etichetta, è un modo di vivere. Incluso anche
la responsabilità in più circa l’uso e le tecniche gestione dei rifiuti.

Il servizio volontario europeo è finanziato dal programma Erasmus + dell’Unione europea.

Agroalimentare: finanziamenti Ue per promuovere latte, olio e comparto biologico

La Commissione Europea ha approvato 33 nuovi programmi volti ad aprire nuovi mercati ai prodotti dell’agroalimentare UE e ad aumentarne il consumo nell’Unione. In tutto saranno stanziati fondi pari a 108 milioni di euro su tre anni, di cui la metà (54 milioni) provenienti dal bilancio Ue.

Le misure finanziate possono consistere in campagne pubblicitarie diverse sui pregi dei prodotti dell’Unione, soprattutto in termini di qualità, igiene e sicurezza alimentare, nutrizione, etichettatura, benessere degli animali, metodi di produzione rispettosi dell’ambiente.

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In particolare, i programmi italiani che riceveranno i fondi europei sono quattro:

  • Apo Conerpo per la promozione di prodotti agroalimentari freschi in Italia, che riceverà un finanziamento Ue di 1 milione e 856mila euro;
  • l’unione dei consorzi Parmigiano Reggiano, Gorgonzola e Asiago per la promozione dei prodotti caseari in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Austria, con un finanziamento Ue di 1 milione e 483mila euro;
  • l’Unaprol per la promozione dell’olio d’oliva e delle olive in Germania, Italia e Gran Bretagna, finanziato con 2 milioni e 147mila euro;
  • Federbio per i propri prodotti biologici in Cina, Giappone e Nord America, con un finanziamento di 2 milioni e 290mila euro.

I programmi selezionati riguardano varie categorie di prodotti. In particolare, si è cercato di intervenire su quegli alimenti colpiti da recenti difficoltà all’interno dei mercati, come ad esempio quelli appartenenti al settore lattiero-caseario, ortofrutticolo, l’olio d’oliva e il comparto biologico.

Come accennato all’inizio, i programmi sono volti alla promozione dei prodotti agricoli Ue all’interno degli Stati membri, ma anche al di fuori, verso nuovi scenari di mercato. Dei 33 programmi selezionati, infatti, 20 sono destinati al mercato interno e 13 a regioni e Paesi terzi: Cina, Medio Oriente, Nord America, Sud Est asiatico, Giappone, Corea del Sud, Africa, Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Australia, Norvegia e Paesi Balcani non appartenenti all’Ue.

Secondo Phil Hogan, commissario Ue per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale “questi nuovi programmi sono assai benvenuti nel contesto delle recenti difficoltà incontrate dai mercati: occorre infatti creare nuove opportunità di mercato, in particolare nei mercati non appartenenti all’Ue, per contribuire a stimolare crescita e occupazione nel settore agroalimentare“.

Si tratta di proseguire la campagna dei prodotti unionali nei paesi terzi iniziata con i programmi approvati durante il primo ciclo promozionale del 2015. Questo finanziamento è l’ultimo ciclo di programmi del “vecchio” regime (regolamento 3/2008). Dal 1° dicembre, le nuove norme in ambito promozionale introdurranno vari importanti cambiamenti (tra cui un più ampio spettro di beneficiari e prodotti ammissibili, modifiche procedurali, un programma di lavoro annuale e inviti a presentare proposte, l’aumento del bilancio e delle percentuali di cofinanziamento UE) e un bilancio di 111 milioni di euro per il 2016.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/11/23/agroalimentare-in-arrivo-108-milioni-dall-ue-per-la-promozione/46400

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6061_it.htm

L’innovazione del biologico a Bruxelles

logo_tp-organics_500 x 250L’1 e 2 Dicembre 2015, a Bruxelles, la TP Organics sta organizzando l’evento denominato Organic Innovation Days
Lo scopo della manifestazione è per mostrare il potenziale di innovazione del cibo biologico
e settore agricolo. In tale contesto, TP Organics ha lanciato una contest chiamando ricercatori, aziende
e  agricoltori per proporre soluzioni innovative per ognuna delle tre seguenti esigenze del settore biologico:

• Tecnologie innovative per la gestione dei parassiti a
sistemi colturali biologici
• Nuovi concetti e tecnologie di trasformazione biologica
• Nuovi modelli di business di aggiunta di valore in azienda

Il vincitore del bando presenterà la sua innovazione e potrà discutere i risultati con esperti e legislatori al fine di contribuire alla realizzazione di nuove istanze che confluiranno in
EIP-AGRI e Horizon 2020
L’evento intende inoltre esplorare le opportunità e i rischi potenziali di innovazioni sviluppate al di fuori del settore agricolo, come bio-plastiche,
proteine ​​derivate da insetti o alghe, e il riciclo dei rifiuti urbani e umani. Sarà possibile che queste innovazioni siano prese e sviluppate dal settore biologico e a quali condizioni?

Biologico e ambiente: occhi puntati sulla COP21 di Parigi

Gli occhi del mondo sono tutti puntati su Parigi, dove dal 30 novembre all’11 dicembre si terrà la Conferenza internazionale sul clima ().

La speranza comune è quella di riuscire a raggiungere un accordo, applicabile a tutte le nazioni, che riesca a contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi, come richiesto da alcuni Paesi, in particolare le piccole isole che altrimenti rischiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici in atto.

IFOAM, la Federazione internazionale del movimento per l’agricoltura biologica, e IFOAM EU saranno sul posto per proporre un accordo internazionale che riconosca l’importanza del settore per la sicurezza alimentare e per combattere i cambiamenti climatici.

Secondo la Federazione, il tema del biologico è un punto di partenza dal quale non si può prescindere se si vuole migliorare la situazione climatica a livello mondiale.

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Con quasi 800 milioni di persone che soffrono la fame, sottolinea IFOAM sul suo sito ufficiale, è necessario dare la priorità al diritto al cibo e alla sicurezza alimentare.

È necessario, continua la Federazione, che ci sia un impegno effettivo nell’affrontare e regolamentare le attività che producono le emissioni più elevate, come ad esempio l’uso di fertilizzanti.

Ecco un elenco di alcuni dei principali eventi a cui IFOAM parteciperà.

21 ° SESSIONE DELLA CONFERENZA DELLE PARTI 30 NOVEMBRE 11 DICEMBRE – PARIGI LE BOURGET

La COP21, come accennato, sarà un appuntamento cruciale. A questo appuntamento, il Segretariato UNFCCC.  IFOAM – Organics International interverrà nei negoziati.

CLIMATE GENERATIONS AREA – nei pressi di PARIGI LE BOURGET

Quest’area è dedicata ai progetti proposti dalla società civile e legati alla lotta contro il cambiamento climatico. Gli incontri sono aperti al pubblico.

4/1000 INITIATIVE: SOILS FOR FOOD SECURITY AND CLIMATE,  1 dicembre, PARIGI LE BOURGET

L ‘Iniziativa “4/1000: terreni per la sicurezza alimentare e climatica” mira a garantire che l’agricoltura svolga la sua parte nella lotta al cambiamento climatico. Qui si intende mostrare che anche un piccolo aumento del carbonio stoccato nel suolo (suoli agricoli, in particolare prati e pascoli, e suoli forestali) è di fondamentale importanza per migliorare la fertilità del suolo e la produzione agricola e per raggiungere l’obiettivo a lungo termine di limitare l’aumento della temperatura.   Il ripristino dei terreni agricoli degradati e l’aumento del tasso di carbonio nel suolo svolgono un ruolo importante per affrontare la triplice sfida della sicurezza alimentare, dell’adattamento dei sistemi alimentari e delle persone al cambiamento climatico, e della mitigazione delle emissioni di origine antropica.

FESTA DEL CONTADINO A COP21, IL 2 DICEMBRE, PARIGI LE BOURGET

Gruppi, ricercatori, persone comuni e altri sostenitori dell’agricoltura interverranno insieme per condividere le prospettive per l’agricoltura, alla luce delle trattative delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

INTERNATIONAL RIGHTS OF NATURE TRIBUNAL, 4-5 DICEMBRE,  PARIGI

È un’iniziativa creata dai e per i cittadini: fornisce alla gente di tutto il mondo l’opportunità di testimoniare pubblicamente come in alcuni casi governi e aziende non solo permettono, ma incoraggiano la distruzione della Terra. È aperta al pubblico, ma è richiesta la registrazione. IFOAM parteciperà a questo evento.

RAFFREDDARE IL PIANETA, NUTRIRE IL MONDO, 7 DICEMBRE, PARIGI

È un incontro volto a discutere su come invertire l’innalzamento delle temperature attraverso l’agricoltura biologica rigenerativa. Andre Leu, presidente di IFOAM interverrà assieme a Vandana Shiva, Ronnie Cummins, Tom Newmark e Hans Herren.

Fonti:

http://www.ifoam.bio/en/news/2015/11/16/ifoam-organics-international-cop-21-climate-conference-paris

http://newsroom.unfccc.int/lpaa/agriculture/join-the-41000-initiative-soils-for-food-security-and-climate/

 

Campania, via libera al Psr 2014-2020: sbloccati 1,8 miliardi di euro

Via libera da parte della Commissione europea al Programma nazionale di sviluppo rurale (Psrn) e ai Psr di Basilicata, Campania e Calabria. Sbloccati complessivamente 3,142 miliardi di euro.

Di questi fondi, in particolare, andranno alla regione Campania 1,84 miliardi di euro: 1,1 miliardi provenienti dal bilancio Ue e 726 milioni dal cofinanziamento nazionale.

Il Psr 2014-2020 sarà indirizzato al miglioramento della competitività dell’agricoltura, della salvaguardia, del ripristino e della valorizzazione degli ecosistemi.

Secondo il piano, oltre 700 milioni (38,7% del totale) sono destinati a preservare e ripristinare gli ecosistemi nei settori agricolo e forestale; poco meno di 600 milioni (31,7%) andranno ad aumentare la competitività delle imprese agricole.

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Numeri importanti, orientati alla tutela del territorio, al potenziamento dell’agricoltura biologica e alla formazione:

  • saranno circa 60.000 gli ettari che verranno tutelati mediante contratti di gestione ambientale del territorio, destinati ad obiettivi specifici in materia di biodiversità e gestione delle risorse idriche e alla prevenzione dell’erosione del suolo;
  • quasi 8.000 gli ettari di terreni agricoli che riceveranno il sostegno per il passaggio o il mantenimento dell’agricoltura biologica.
  • saranno 16.000, invece, i posti in corsi di formazione per promuovere l’innovazione, la cooperazione e la definizione delle pratiche più sostenibili, volti a migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo.
  • 400 saranno le aziende agricole (compresi i giovani agricoltori) che dovrebbero beneficiare di un sostegno per migliorare i propri risultati economici e ristrutturare e modernizzare le proprie aziende;
  • 500 giovani agricoltori potranno beneficiare degli aiuti all’avviamento di imprese;
  • infine, i progetti di diversificazione economica e di sviluppo locale creeranno circa 290 nuovi posti di lavoro e il 25% della popolazione rurale potrà accedere a migliori infrastrutture per le tecnologie di informazione e comunicazione (Tlc) e alla banda larga.

Il piano del Psr Campania prevede quindi un complesso intervento trasversale che ingloba in sé  attività di formazione, informazione e consulenza e per promuovere l’innovazione, la cooperazione e la definizione delle pratiche più sostenibili.

Buone notizie anche per quanto riguarda il Psr Campania 2007-2013: nella stessa giornata di approvazione del Programma di sviluppo rurale valido per il 2014-2020, è stata accordata una nuova proroga, fissata al 5 dicembre 2015, per la consegna della documentazione delle rendicontazione dei progetti che hanno partecipato al precedente programma.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/11/23/campania-semaforo-verde-al-psr-2014-2020/46391

http://www.repubblica.it/economia/2015/11/20/news/l_europa_sblocca_3_1_miliardi_di_fondi_per_i_programmi_rurali_in_italia-127790194/

http://www.agricoltura.regione.campania.it/PSR_2014_2020/psr_consultazione.html

 

I fondi UE per la ricerca dovrebbero essere spesi per l’agricoltura biologica

Aumentare gli investimenti nella ricerca per l’agricoltura biologica contribuirà a fornire risposte a molte questioni ambientali e sociali affrontate dai sistemi agricoli in Europa: lo dice un nuovo studio presso l’Universitè Catholique de Louvain (BE) e il Centro di ricerca biologica (UK). Lo studio è stato commissionato dal Partito dei Verdi al Parlamento europeo e rivela un paradosso tra il potenziale e l’attuale livello di investimenti di ricerca in agricoltura biologica.Agricoltura_ricerca_innovazione

Secondo lo studio, prove scientifiche dimostrano che l’agricoltura biologica è in una posizione migliore per affrontare le sfide della sostenibilità di agricoltura convenzionale. Funziona meglio sull’impatto ambientale, per la riduzione l’uso di antibiotici, per la qualità del cibo e la creazione di occupazione. Ma nonostante la sua migliore predisposizione e prestazione l’agricoltura biologica riceve solo da 1 a 5% dei bilanci nazionali per la ricerca agricola. Un maggiore finanziamento della ricerca consentirebbe al biologico di essere più produttivo ed aiutare l’UE a rendere i sistemi alimentari più sostenibili.

“Il settore alimentare e l’agricoltura biologica è un punto fondamentale nella transizione verso sistemi alimentari sostenibili”, commenta Eduardo Cuoco, capo della segreteria TP Organics: “Nel 2014, TP Organics ha pubblicato un’agenda strategica di ricerca e innovazione per l’agricoltura biologica. L’agenda mostra che il settore biologico ha molto da offrire per tutta dell’agricoltura, sia in termini di progettazione di sistemi di produzione più sostenibili, e per la progettazione di modelli di business resilienti. Lo studio presentato oggi rileva che l’UE e gli Stati membri investono pochissimo nella ricerca per sviluppare il settore più in crescita degli ultimi anni. Il programma di lavoro Orizzonte 2020 adottato la scorsa settimana conteneva significativamente più budget per l’agricoltura biologica di precedenti programmi di ricerca comunitari, ma è solo un primo passo. Una bella fetta di denaro pubblico dovrebbe essere finalmente destinata allo sviluppo del settore biologico. “