Suolo e Salute

Mese: Maggio 2017

Psr Liguria: ancora pochi giorni per accedere ai fondi a sostegno dell’agricoltura biologica

PSR Liguria : c’è ancora tempo fino al 15 maggio per presentare le domande di partecipazione al bando per le misure 10.1 e 11, finalizzate a sostenere l’agricoltura biologica e le specie a rischio.

Ecco cosa prevede la call e come partecipare.

Psr Liguria: a chi è rivolto il bando

Possono partecipare al bando tutti gli agricoltori e le associazioni di agricoltori che svolgono la loro attività nella regione Liguria.

I beneficiari dei fondi si impegnano a rispettare i requisiti minimi relativi all’utilizzo di fertilizzanti e fitosanitari per 5 anni. Devono inoltre mantenere una superficie agricola idonea al pascolo, alla coltivazione e annualmente devono praticare almeno una coltura ordinaria.

Quali attività sono finanziate

Le misure 10.1 e 11 del Psr Liguria prevedono interventi indirizzati a sostenere le attività biologiche. I fondi messi a disposizione sono di 4,5 milioni di euro per la Misura 10 e 5 milioni per la Misura 11.

Gli aiuti previsti per le operazioni 10.1.a, 10.1.b e 10.1.c comprendono le seguenti attività:

  • Tecniche di produzione integrata, finalizzati a tutelare la fertilità dei suoli e la qualità delle acque, tramite modelli di coltivazione ecocompatibili che rispettano le disposizioni previste dai Disciplinari regionali di Produzione Integrata (DPI);
  • Applicazione dei vincoli sull’utilizzo di fertilizzanti, diserbanti e fitofarmaci per i prati stabili, prati pascoli e pascoli;
  • Allevamento di specie animali locali in via di estinzione.

Gli aiuti previsti per la misura 11, invece, sono specificatamente indirizzati al sostegno dell’agricoltura biologica. I beneficiari sono:

  • Agricoltori o associazioni di agricoltori che per la prima volta adottano metodi di coltivazione biologica all’intera superficie agricola;
  • Agricoltori o associazioni di agricoltori che hanno già adottato metodi di coltivazione biologica e che si impegnano a mantenerne l’utilizzo.

Termini e modalità di presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate entro il 15 maggio 2017. Per poter partecipare, è necessario compilare la domanda tramite il software reso disponibile su SIAN. Una volta compilata, la domanda deve essere rilasciata e firmata digitalmente dal beneficiario tramite il sistema “One time password” (OTP) o altro sistema reso disponibile dal SIAN. Questo permetterà al sistema di prendere in carico la richiesta con un codice a barre, una data e un numero di protocollo AGEA che farà fede per la verifica della consegna.

Si ricorda che: l’impegno di misura decorre dal 16 maggio 2017 e non sono concessi premi o contributi per importi inferiori a 300 euro per le misure a superficie e/o UBA.

FONTI:

https://www.magevola.it/

http://www.agriligurianet.it/media/com_publiccompetitions/docs_repository/DGR2017_178_996.pdf

 

Domande Pac: scadenza prorogata fino al 15 giugno

La Commissione europea autorizza la proroga per le domande Pac fino al 15 giugno 2017.

A renderlo noto, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Nello specifico, slitta il termine ultimo della domanda unica e di alcune misure dello Sviluppo rurale.

La modifica è stata formalizzata nei giorni scorsi dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione nel corso della Conferenza Stato-Regioni.

La Commissione ha tenuto conto, per il terzo anno consecutivo, delle richieste di alcuni Stati Membri, tra cui l’Italia, di allungare i termini di presentazione delle domande. «Va da sé che gli Stati membri che decidono di utilizzare questa opzione devono assicurare che tutte le regole di controllo del bilancio siano rispettate», ha precisato il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan.

Domande Pac: ancora poche le domande presentate

La scadenza era stata fissata da Bruxelles al 15 maggio. L’esigenza di concedere una proroga nasce in parte dall’esiguo numero di domande presentate.

Fino a oggi, infatti, è stato lavorato solo il 40% dei fascicoli. Il dato è ancora più basso, fino a raggiungere il 20%, in alcune regioni, tra cui l’Emilia Romagna.Qui, Agrinsieme (il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle coop agroalimentari) ha denunciato i rischi non solo di ritardi, ma anche di errori che possono pregiudicare l’accesso ai contributi.

Secondo gli addetti ai lavori, i ritardi sarebbero dovuti soprattutto alla complessità della normativa Comunitaria e al mancato adeguamento delle strutture Agea. La necessità di una semplificazione dell’iter è stata indicata come priorità sia nel decreto Omnibus di revisione per la riforma post 2020.

Questo il commento del Ministro per l’Agricoltura italiano, Maurizio Martina:

«La proroga che abbiamo ottenuto è un segnale positivo verso migliaia di aziende agricole che potranno così beneficiare degli strumenti della Pac, senza rischiare di perdere risorse. Abbiamo lavorato molto in questi mesi e ringrazio il Commissario Phil Hogan di aver dato seguito concretamente agli impegni presi a Verona ad aprile».

FONTI:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11267

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-04-28/la-domanda-pac-slitta-giugno-173314.shtml?uuid=AEYxSRDB&refresh_ce=1

http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/istituzioni/2017/05/04/da-commissione-agricoltura-ue-ok-a-proroga-domande-pac_d67a6f60-402d-4229-bd3a-818f8d3be917.html

 

La festa del biologico conquista Milano: boom di visitatori all’evento FederBio

Boom di partecipanti alla Festa del biologico a Milano.

L’evento, alla sua prima edizione, è stato organizzato da Federbio con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e far conoscere e vivere più da vicino ai consumatori il mondo biologico.

Festa del biologico: boom di visitatori

Nonostante la pioggia, gli stand del villaggio bio allestito in Via Mercanti hanno accolto 5 mila visitatori. Sono stati mille, invece, i partecipanti ai talk tenuti da 40 esperti.

L’evento è stato pensato nell’ambito della WEEK&FOOD, la settimana del fooddella città meneghina che ha ripreso il grande tema “Feeding the Planet, Energy for Life” di EXPO MILANO 2015.

Grande presenza anche delle istituzioni: dalla vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Sara Valmaggi, all’assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, alla consigliera delegata di Città Metropolitana di Milano, Michela Palestra.

Bio in numeri

La Festa del biologico è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri che interessano il settore. Numeri importanti, che fanno ben sperare per il futuro.

Nel 2016, in Italia, il fatturato è stato di 4,3 miliardi di euro: una crescita di oltre 12 punti percentuali che ha permesso al nostro Paese di piazzarsi al settimo posto nel mondo come mercato bio. Nello stesso anno, ben il 74% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto biologico (+7% rispetto al 2015).

Non solo. L’Italia detiene il primato mondiale come superficie coltivata ad agrumi, il secondo posto per apicoltura e viticoltura, il terzo per olivicoltura, il quarto per orticoltura e frutteti.

Le aziende agricole italiane che hanno deciso di bandire pesticidi e concimi chimici di sintesi sono diventate 52.588 (in crescita dell’8,1% in un anno) e oltre 1.492.579 ettari (+7,5%), ben il 12% dell’intera superficie agricola nazionale è coltivata in maniera sostenibile.

«Questi numeri dimostrano che il biologico italiano sta diventando sempre più strategico per l’economia nazionale. Un settore certificato, controllato rigorosamente e in pieno sviluppo, custode dei tesori della nostra cucina e garante della biodiversità, sul quale il Paese dovrebbe credere con maggiori investimenti per dare un futuro all’agricoltura italiana», ha commentato il Presidente di Federbio, Paolo Carnemolla.

Il coinvolgimento dei Millennials

Positivo anche il bilancio delle attività pensate e sviluppare per e con i Millennials. Studenti universitari italiani e stranieri hanno visto concretizzarsi i loro sforzi  nel Project #PARLOCONBIO realizzato in collaborazione con Economia e Gestione della Comunicazione Pubblicitaria, LIMED, e i corsi UCSC International, Università Cattolica del Sacro Cuore. Ben 20 gruppi di Millennials si sono cimentati nella produzione di video virali che in pochi secondi spiegassero con efficacia che cosa è il biologico Italiano.

Sempre durante l’evento, 10 giornaliste e blogger presenti alla Festa del Biologico hanno premiato il migliore video realizzato nell’ambito del contesto #vivoilbio, lanciato sui social di FederBio, sul web e in università.

La giornata è stata anche l’occasione per donare alla Città Metropolitana di Milano l’opera interattiva e tridimensionale realizzata da giovani architetti milanesi di #Biodesign.

FONTE:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1161

 

 

Misura 10: fino a 35 milioni per le coltivazioni integrate in Abruzzo

La Regione Abruzzo apre il Bando per la Misura 10 del Psr: fino a 35 milioni a disposizione delle coltivazioni integrate.

Previsti fino a 500 euro a ettaro per i terreni coltivati con metodo integrato certificato Sqnpi e fino a 320 euro a ettaro per gli interventi di “agricoltura blu”, a difesa del suolo.

Il bando regola l’applicazione della Sottomisura 10.1 – Pagamenti per impegni agro climatico ambientali- nell’ambito della misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020 della Regione Abruzzo. Si compone di due interventi: produzione integrata e conservazione del suolo.

I beneficiari

Vediamo nel dettaglio i soggetti beneficiari degli interventi previsti.

In merito al primo intervento, possono presentare domanda gli agricoltori, singoli o associati, che operano secondo i metodi previsti dai disciplinari della produzione integrata, che hanno come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. I soggetti potranno usufruire di premi da un minimo di 80 euro a un massimo di 500 euro a ettaro coltivato.

Il secondo intervento, invece, riguarda gli agricoltori impegnati in una o più attività, tra cui: semina su sodo, introduzione di colture di copertura autunno vernine, inerbimento delle colture arboree specializzate.

In questo caso, i premi vanno da un minimo di 110 a un massimo di 320 euro a ettaro.

Misura 10: interventi a favore dell’ambiente

Attraverso il sostegno a pratiche che favoriscono il contenimento dell’uso dei fertilizzanti di sintesi e dei fitofarmaci e l’utilizzo delle colture di copertura del suolo, la Misura 10 ha l’obiettivo di incoraggiare processi produttivi sostenibili, che favoriscano la tutela delle risorse naturali della Regione.

In Abruzzo, infatti, è presente un’elevatissima concentrazione di biodiversità, tanto che l’87% del territorio è compreso in aree sottoposte a protezione ambientale.

Inoltre, la misura favorisce l’adozione di tecniche innovative di gestione del suolo, dell’acqua, dei fertilizzanti che contribuiscono all’accumulo di carbonio organico nel terreno, limitando la mineralizzazione della sostanza organica.

La Misura 10 del Psr Abruzzo ha un carattere innovativo rispetto agli interventi degli anni precedenti. Il perché lo spiega l’assessore alle politiche Agricole Dino Pepe: «L’ultimo bando sulla produzione integrata è stato pubblicato nel 2008 a valere della programmazione PSR 2007-13: il bando attuale contiene elementi innovativi rispetto al 2008, in particolare prevede la certificazione del metodo e/o delle produzioni attraverso l’adesione al Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SNQPI). I costi di certificazione potranno essere pagati mediante l’adesione al bando della Misura 3.1 ‘Adesione ai regimi di Qualità’ di prossima pubblicazione».

C’è tempo per presentare le domande fino al 15 maggio 2017.

Fonti:

http://www.regioni.it/dalleregioni/2017/04/27/agricoltura-35-mln-per-le-produzioni-integrate-511072/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/05/02/abruzzo-35-milioni-per-le-produzioni-integrate/53923

https://www.regione.abruzzo.it/content/misura-10-sottomisura-101-pagamenti-impegni-agro-climatico-ambientali-art-28

Psr Marche: pubblicato il bando per il mantenimento dei metodi di produzione biologica

Nell’ambito di attuazione del nuovo Psr Marche, nei giorni scorsi è stato approvato il bando relativo alla Sottomisura 11.2, recante “Pagamenti per il mantenimento dei metodi di produzione biologica”.

Gli interventi ammessi hanno la finalità di assicurare continuità alle forme di sostegno tra il periodo di programmazione Psr Marche 2007/2017 e la programmazione 2014/2020. Il periodo di impegno della misura è di 5 anni.

Psr Marche: destinatari e presentazione delle domande

I beneficiari del bando sono agricoltori singoli o associati in attività, ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013. Il requisito di agricoltore attivo deve desumersi dal fascicolo aziendale.

Per il primo anno la domanda è definita di sostegno/pagamento e va presentata esclusivamente in forma telematica, utilizzando le funzionalità online messe a disposizione dall’OP AGEA sul portale SIAN.

Per gli anni successivi, le domande di pagamento saranno presentate tramite le funzionalità rese disponibili sul sito www.sian.itcon le modalità e i termini che verranno definiti da provvedimenti regionali. La domanda di pagamento deve essere indirizzata all’Organismo Pagatore AGEA, che ne ha la competenza.

Somme stanziate

Per l’annualità è assegnato uno stanziamento iniziale di 80 mila euro, finalizzato alla copertura finanziaria del primo anno di impegno delle domande di sostegno ammesse.

La dotazione finanziaria totale ammonta a 172.480 euro di quota FEASR, corrispondenti a 400mila euro di spesa pubblica per i cinque anni di impegno. La Regione si riserva di prevedere stanziamenti aggiuntivi.

La sottomisura del Psr Marche è finalizzata al mantenimento delle pratiche di agricoltura biologica anche per rispondere alla domanda dei cittadini, sempre più rivolta all’utilizzo di pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Il sostegno è concesso per compensare i maggiori costi e minori ricavi risultanti all’adozione del metodo di coltivazione biologica. Gli impegni decorrono dalla data di presentazione delle domande e si estendono per tutto il periodo quinquennale.

I termini per la presentazione delle domande per la campagna 2017 sono fissati al 15 maggio 2017.

Fonti:

http://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/22122/PSR-Marche-2014-2020-Sotto-Misura-11-2-Pagamenti-per-il-mantenimento-dei-metodi-di-produzione-biologica-Annualit%C3%A0-2017

http://bandi.regione.marche.it/Allegati/448/Bando%20Sotto%20Misura%2011.2%20Pagamenti%20per%20il%20mantenimento%20dei%20metodi%20di%20produzione%20biologica%20-%20Anno%202017.pdf

L’appello di IFOAM all’assemblea Bayer: “Stop all’accordo con Monsanto”

IFOAM trova voce all’assemblea Bayer-Monsanto.

Utilizzando il voto delega di un azionista Bayer, Markus Arbenz, direttore esecutivo dell’Organizzazione internazionale del biologico IFOAM International, espone le obiezioni del settore contro la proposta di fusione tra le due multinazionali.

L’intervento di Arbenz inizia con tono ironico, facendo riferimento al grande potere della Bayer. Ricchezza e potere, però, obblighi e responsabilità, spiega. Responsabilità che potrebbero tradursi in azioni a favore del futuro del pianeta.

Siete davvero sicuri di voler investire in Monsanto?

Arbenz fa leva sulla contraddizione tra la cattiva reputazione di Monsanto e la politica di sostenibilità di Bayer. “Siete davvero sicuri di voler investire in questa azienda?”,chiede.

«State pianificando l’acquisizione di Monsanto, anche se è una delle aziende più odiate in tutto il mondo. Voi siete consapevoli della reputazione di Monsanto che, secondo Nielsen, è una delle tre aziende con la peggiore reputazione di tutto il mondo. Una reputazione che non è dovuta a un singolo scandalo, ma ad anni di pratiche commerciali attuate senza scrupoli nel perseguimento del profitto». Parole forti, di accusa, che non tendono, nemmeno per un attimo, a smorzare i toni.

Impegno a tutela dell’ambiente

La seconda parte del discorso si incentra su sostenibilità e tutela dell’ambiente. La società, l’ambiente, il clima, la biodiversità, l’acqua, il suolo e persino gli insetti impollinatori, sono troppo importanti per non essere tenuti in debita considerazione. Tematiche che l’azienda, incalza Arbenz, guarda da una prospettiva sbagliata. «Bayer è troppo grande, troppo importante e ha un impatto troppo pesante sulla nostra società e sull’ambiente per pensare solo al proprio successo economico». Spiega, nel suo appello accorato. «Il vostro modello di business ha bisogno di nuovi obiettivi e strategie. Mettereimmagini di api sul vostro sito web non le riporterà in vita».

Il ruolo di Bayer nel problema della povertà mondiale

La terza importante tematica trattata durante il discorso riguarda la povertà. Anche in questo, afferma Arbenz, Bayer ha una grossa responsabilità. Non si tratta, spiega, di passare subito, dall’oggi al domani a un tipo di coltivazione biologica. Piuttosto, di sviluppare una vision migliore, cercando nuovi modelli ecologici, sostenibili, e cercando di investire in essi con forza. Una scelta che richiede volontà politica e strategia intelligente.

«Bayer/Monsanto stanno lavorando alla creazione di un monopolio. La biodiversità sta scomparendo, il clima sta cambiando, e 800 milioni di persone vanno ancora a letto affamate. L’appello dell’Onu è per un cambiamento di paradigma nel settore agricolo. Bayer ha il potere di avviare questo cambiamento. Abbiamo bisogno di pensare un pianeta sostenibile per i nostri figli e non solo di massimizzare i dividendi e gli stipendi dei manager», conclude Arbenz.

FONTE:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/05/02/markus-arbenz-speaks-out-organic-movement-bayer-shareholders-meeting-stop-bayer