Suolo e Salute

Mese: Gennaio 2018

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

COMUNICATO STAMPA N°01/2018

Bologna, 31 gennaio 2018

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

Il prossimo 5 febbraio Suolo e Salute inaugurerà l’apertura della nuova sede di Padova, con competenza operativa per le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Altro Adige. Pertanto, a decorrere da tale data, qualsiasi documento e/o richiesta inerente il sistema di controllo e certificazione dovrà essere inoltrata al nuovo indirizzo:

Suolo e Salute s.r.l. direzione regionale nord-est ViaSanCrispino,106 C.A.P. 35129 PADOVA
Telefono +39 049 2130643 e.mail: nordest@suoloesalute.it – p.e.c. nordest@pec.suoloesalute.it

La responsabilità del nuovo Ufficio sarà assunta da dottore agronomo Alberto Nardi (cell. +39 348 2359412), in sostituzione del dottore agronomo Gianfranco Tassinari, attuale responsabile regionale per l’Emilia Romagna.

<< La decisione – commenta Alessandro D’Elia, direttore tecnico di Suolo e Salute – è maturata nell’ottica di rilanciare l’offerta dei nostri servizi di certificazione, in primis per il biologico e per l’agricoltura integrata, in un area di così grandi prospettive per il settore agroalimentare di qualità. Siamo il primo ente di certificazione del biologico a livello nazionale, con quasi 18.000 aziende e 600.000 ettari controllati, non potevamo non avere un nostro presidio nel nord-est, pur sapendo che non sarà facile competere con Enti di certificazione radicati sul territorio, anche per ragioni politiche. Giocheremo le nostre carte facendo leva sulla nostra esperienza e sulla nostra capacità di dare riscontro alle imprese certificate. In tal senso la nuova sede di Padova, grazie all’ottimizzazione delle risorse e all’operatività del personale sul territorio, garantirà un servizio ancor più affidabile e veloce alle aziende>>.

Per informazioni: sviluppo@suoloesalute.itufficiostampa@suoloesalute.it

 

Scarica il comunicato: http://www.suoloesalute.it/wp-content/uploads/2018/01/Comunicato-Stampa_Suolo-e-Salute-apertura-sede-nordest.pdf

 

 

PAC, GLI STATI MEMBRI DEVONO PRESENTARE SOLUZIONI CONCRETE PER DEFINIRE UNA RIFORMA AMBIZIOSA

PAC, GLI STATI MEMBRI DEVONO PRESENTARE SOLUZIONI CONCRETE PER DEFINIRE UNA RIFORMA AMBIZIOSA

BRUXELLES, 29 GENNAIO 2018

I ministri dell’agricoltura hanno avuto il primo di una serie di scambi approfonditi sulla comunicazione del futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura della Commissione europea.

IFOAM UE ritiene che, per garantire una PAC efficiente dopo il 2020, gli Stati membri debbano partecipare attivamente alla definizione di una riforma che consenta agli agricoltori di passare a sistemi di agricoltura più sostenibili e che sia sostenuta da un forte bilancio dell’UE. Benché la maggioranza dei ministri dell’agricoltura abbia accolto con favore l’approccio globale esposto nella comunicazione della Commissione, essi hanno espresso riserve significative sul fatto che una nuova PAC con maggiore responsabilità per gli Stati membri potrebbe aumentare gli oneri amministrativi sia per gli Stati membri sia per gli agricoltori.

Jan Plagge, IFOAM UE, Vicepresidente: “Oggi molti ministri dell’agricoltura hanno riconosciuto che la comunicazione della Commissione sposta la PAC nella giusta direzione adottando un approccio più integrato alla politica dell’UE e introducendo piani strategici che coprano entrambi i pilastri 1 e 2. Tale flessibilità ha il potenziale per raggiungere gli obiettivi dell’UE in modo più efficiente, e ora il tempo che gli Stati membri trovino soluzioni concrete, insieme ad agricoltori e cittadini, per sviluppare piani strategici efficaci che possano garantire un’attuazione ambiziosa degli obiettivi dell’UE e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite “.

Eduardo Cuoco, IFOAM UE, Direttore: “Per garantire forti investimenti nel settore agricolo dell’UE dopo il 2020, gli Stati membri devono chiedere un legame esplicito tra sostegno del reddito agricolo e raggiungere obiettivi ambientali e socioeconomici comuni per l’agricoltura sostenibile da incastrare nel prossimo quadro di bilancio dell’UE. La crescente domanda di alimenti biologici tra i consumatori dell’UE e una comprovata esperienza nell’erogazione di beni pubblici dimostrano che gli investimenti nell’agricoltura biologica possono sostenere gli sforzi per spostare l’UE verso modelli più integrati di crescita sostenibile, che funzionano per gli agricoltori, per i cittadini e per l’ambiente”.

fonte: http://www.ifoam-eu.org/en/news/2018/01/29/press-release-member-states-must-set-out-concrete-solutions-deliver-ambitious-cap

VI “Science Day” al Biofach

VI “Science Day” al Biofach

Il 16 febbraio si terra al Biofach la sesta “Giornata della scienza”

Organizzata da TIPI, la piattaforma di innovazione tecnologica di IFOAM e TP Organics, progetto tecnologico europeo per l’alimentazione e l’agricoltura biologica.

 

La giornata si articolerà in due sessioni:

  • una mattutina, oganizzata in collaborazione con ERA-Net CORE Organic e dedicata alla politica di ricerca e innovazione dell’UE. I partecipanti discuteranno di come la ricerca nel settore biologico può contribuire a sistemi alimentari più sostenibili.
  • una pomeridiana volta invece ad approfondire ulteriormente le lacune nel settore della ricerca nei sistemi dell’agricoltura ed alimentazione biologici nel Sud del mondo.

 

La “Giornata della Scienza”  è organizzata dall’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica FiBL in collaborazione con IFOAM EU

fonte:

http://www.fibl.org/en/service-en/news-archive/news/article/anmelden-fuer-den-science-day-2018-an-der-biofach.html

http://www.sinab.it/bionovita/%E2%80%9Cscience-day%E2%80%9D-2018-al-biofach

 

In Europa e Stati Uniti trend positivi dei prodotti bio fino al 2025

In Europa e Stati Uniti trend positivi dei prodotti bio fino al 2025

Nel mercato dei prodotti biologici è previsto una crescita a tasso annuo composto variabile tra il 6,7% e il 7,6% evidenziato dalla banca olandese Rabobank.

 

I prodotti lattiero caseari, in particolare in Austria, Germania e Olanda rappresentano ormai quasi il 10% del mercato biologico, nel complesso, e in Austria il latte bio ha già superato il 15% delle vendite totali.
Germania e Francia guidano la classifica europea, rispettivamente con 7,9 miliardi (un terzo delle vendite bio nel complesso) e 4,8 miliardi. La Francia registra un tasso di crescita annuo del 10 per cento. In generale, la Francia consuma molto più biologico di quanto ne produce.

 

La crescente attenzione dei consumatori verso tematiche ambientali, del benessere animale, della salute e della sicurezza alimentare hanno spinto le vendite dei prodotti biologici negli ultimi anni con ritmi di incremento anche a due cifre: un trend previsto in costante e regolare aumento, soprattutto nei mercati più avanzati e maturi, dove il concetto di qualità va ormai oltre le caratteristiche compositive o nutrizionali, per rivolgersi al metodo con cui gli alimenti sono ottenuti lungo tutta la filiera produttiva.

fonte: http://www.greenplanet.net/trend-positivi-fino-al-2025-e-il-latte-bio-%C3%A8-al-10-del-totale-molti-paesi

 

 

Rivoluzione bio nella scuola

Rivoluzione bio nella scuola

Succede a Melpignano

Prende il via il primo progetto sperimentale pugliese di una mensa a km0 con prodotti rigorosamente da agricoltura naturale .

 

La mission ambivalente della mensa etica a km0 è quella in primis di educare chi è in tenera età a riconoscere la bontà del cibo sano, dall’altro lato centralizzare il ruolo dei contadini salentini che decidono di coltivare senza additivi chimici.

 

Partito ufficialmente al ritorno dalle vacanze natalizie , il 2018 è partito con una declinazione bio per i bambini della scuola di Melpignano, l’auspicio è che si possa estendere il raggio; l’idea è quella di plasmare un modello, replicabile in altri comuni e realtà perché tutti abbiamo diritto di mangiare bene per stare bene, a maggior ragione i più piccoli.

 

In principio fu Cesena, nel 1986, apripista con la prima mensa scolastica bio-mediterranea, trent’anni dopo ne contiamo 1.288, con un incremento del 7,7% rispetto al 2012 (censimento BioBank). Le provincie più lungimiranti tuttavia sono tutte al nord: Trento, Udine, Piacenza, Gorizia, Pordenone.

 

Lo sforzo che compie Melpignano è doppio: non soltanto prodotti naturali ma a km 0 a sostegno delle aziende bio territoriali.

fonte: https://www.corrieresalentino.it/2018/01/melipignano-la-prima-bio-mensa-etica-e-km-0/

Convegno sulla viticoltura sostenibile dell’Umbria all’Istituto Agrario di Todi

Convegno sulla viticoltura sostenibile dell’Umbria all’Istituto Agrario di Todi

Esperti, coltivatori e cantine della regione da anni impegnati, prima nella conversione dei vigneti e poi nella pratica agricola biologica, si sono dati appuntamento sabato 27 gennaio all’Istituto Agrario di Todi per raccontare e discutere la propria esperienza sulla viticoltura sostenibile dell’Umbria.

Introduzione del Preside Marcello Rinaldi, dati dettagliati sulla crescita del bio nel settore della viticoltura sono stati forniti in apertura di convegno da Matteo Bartolini, vicepresidente nazionale di Federbio, il quale ha indicato il quadro di riferimento a livello europeo e nazionale. Moderata da Sandro Camilli, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier dell’Umbria, il dibattito è proseguito con l’intervento di Niccolò Barberani, agronomo, enologo e viticoltore, membro della giunta di Confagricoltura proprio con delega alla viticoltura.
Ulteriori testimonianze sono venute da Omero Moretti, Giovanni Cenci, Filippo Antonelli, Roberto di Filippo delle omonime cantine rappresentative delle zone più vocate della regione; ed ancora da Vincenzo Pepe di Lungarotti, Gianni Perni della Tenuta San Rocco e da Moreno Moraldi del Collegio nazionale degli Agrotecnici. Non sono mancati interventi di biologi, naturalisti e rappresentanti delle organizzazioni di categoria. Il professor Alberto Palliotti dell’Università di Perugia ha tirato le conclusioni del dibatito

La giornata si è conclusa nel chiostro della Cittadella Agraria con una degustazione di vini biologici, un’occasione per attestare l’alto livello qualitativo raggiunto dalla produzione enologica bio.

fonte: http://www.iltamtam.it/2018/01/29/i-testimoni-del-vino-bio-fanno-proseliti/