Suolo e Salute

Anno: 2018

Nell’agricoltura sociale vince il biologico. La Rete rurale presenta il rapporto sull’agricoltura sociale in Italia.

Nell’agricoltura sociale vince il biologico. La Rete rurale presenta il rapporto sull’agricoltura sociale in Italia.

L’agricoltura sociale  attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole, ma anche cooperative sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni.

Negli ultimi cinque anni in Italia si è registrato un incremento significativo delle esperienze di agricoltura sociale che sempre meglio riescono a coniugare gli elementi che la caratterizzano da sempre quali, inclusione, legalità, attenzione all’ambiente, a una forma innovativa di sviluppo sostenibile

Il Rapporto, presentato oggi al Mipaaf, prova a fotografare il fenomeno, una mappatura parziale svolta nel 2016 su 1.200 realtà censite; l’indagine è stata realizzata da CreaPB e Inapp.

L’agricoltura sociale è diffusa su tutto il nostro territorio ma con intensità differenti. E’ una realtà complessa, diversificata per territorio, forma giuridica e finalità.

La forma giuridica prevalente è la cooperativa sociale che rappresenta il 46% sul totale, seguita dall’azienda individuale (19%).Forte la propensione alle coltivazioni biologiche o biodinamiche, tecniche colturali adottate dal 68% delle aziende. Tra i canali di vendita per i prodotti di agricoltura sociale, il più utilizzato è quello della vendita diretta (60%), seguito dai gruppi di acquisto (35%). L’elaborazoine dei dati evidenzia, inoltre, che l’attività sociale maggiormente praticata è quella relativa all’inserimento socio lavorativo (71%).

ll 54% del totale delle aziende svolge attività rivolte a persone con disabilità. L’analisi economica dimostra che le realtà censite sono aziende di piccole-medie dimensioni tra 8mila-25mila euro di fatturato (13,4% delle aziende).

La distribuzione delle fonti di finanziamento per l’agricoltura sociale è per il 60% da fondi pubblici. Per quanto riguarda gli investimenti, poco più della metà delle aziende (55%) dichiara di aver fatto investimenti economici in proprio o facendo ricorso a finanziamenti privati negli ultimi 5 anni nell’ambito dell’agricoltura sociale.

Fonte: https://terraevita.edagricole.it/featured/dallagricoltura-sociale-coesione-sviluppo-economico/

In arrivo i nuovi corsi Accademia Bio

In arrivo i nuovi corsi Accademia Bio

Partenza prevista per aprile 2018:

divisi su base regionale, i corsi saranno incentrati sugli aspetti tecnici dell’agricoltura biologica per la formazioni di figure professionali come tecnico ispettore del biologico o operatore in agricoltura biologica.

Al momento si stanno raccogliendo le manifestazioni di interesse ai corsi e gli iscritti verranno poi ricontattati per chiedere una conferma di iscrizione e comunicare date e sede del corso.

Per maggiorni informazioni visitare :
http://www.accademiabio.it

Premio BIOL 2018: miglior olio biologico

Premio BIOL 2018: miglior olio biologico

Il Premio Biol, premio per il miglior olio extravergine di oliva, assegna ogni anno ad oli selezionati le medaglie Extragold. Gli oli vengono poi pubblicati sulla Guida Biol disponibile sul sito della manifestazione.

 

Fondato dal C.I.B.I. nel 1996, il Premio Biol promuove ormai da quattro edizioni il BIOLNOVELLO, rassegna riservata all’olio extravergine di oliva biologico della nuova stagione, ovvero, per i paesi del mediterraneo prodotto prima del 15 novembre di ogni anno.

 

L’idea nasce con lo scopo consentire ai produttori una promozione dell’olio nel momento più strategico per la commercializzazione e fornisce delle indicazioni alle famiglie che vogliono fare provviste per la propria dispensa. Permette inoltre una valutazione intermedia al produttore in modo tale da apportare eventuali modifiche al processo di produzione e stoccaggio dei campioni prima della partecipazione al Premio BIOL.

 

Tutte le informazioni ed il regolamento al link PREMIO BIOL

 

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/biol-2018

Prima Conferenza Internazionale sui Grani antichi: storia e benefici

Prima Conferenza Internazionale sui Grani antichi: storia e benefici

La storia dei grani antichi, i benefici del loro utilizzo e il confronto con i cereali moderni sono i temi centrali del dibattito.

KAMUT®, IFOAM e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna presentano a Bologna dal 13 al 15 giugno 2018 la 1st International Conference of Wheat Landraces for Healthy Food System, la prima conferenza internazionale sui grani antichi; un appuntamento che radunerà ricercatori da tutto il mondo per presentare le ultime ricerche in questo campo, con un focus sulle caratteristiche nutrizionali e i benefici per la salute. Tre giorni all’insegna di alimentazione, ricerca e salute, ma anche sistemi agricoli, aromi e sapori, nonché prospettive di mercato.

Di fronte al numero crescente di persone che soffrono di disturbi alimentari legati al consumo di grano come celiachia e sensibilità al glutine (tra il 12% e il 20% nei paesi industrializzati), diventa sempre più importante capire le cause dei problemi di sensibilità e intolleranza al grano moderno e il vantaggio che può derivare da un’alimentazione a base di cereali antichi.

La conferenza è promossa e organizzata dal marchio KAMUT®IFOAM – Organics International e dall’Università di Bologna, nata da un’idea di Bob Quinn, pioniere del biologico e Presidente di Kamut International ltd e Kamut Enterprises of Europe bvba. 

Fonte: http://www.meteoweb.eu/2018/03/grani-antichi-bologna-la-conferenza-internazionale-dal-13-al-15-giugno-2018/1060839/

Al via FirenzeBio: la mostra mercato dei prodotti biologici e biodinamici

Al via FirenzeBio: la mostra mercato dei prodotti biologici e biodinamici

FirenzeBio dal 23 di marzo partirà la nuova mainfestazione dedicata al bio nella città di Firenze, più precisamente alla Fortezza da Basso, a cui parteciperanno 110 aziende coinvolte negli eventi più disparati dai convegni allle degustazioni, dai cooking show alle iniziative nelle scuole.

 

La Toscana è insieme al Lazio la prima regione ‘bio’ del centro-nord con circa 130.000 ettari coltivati in modo biologico o in fase di conversione. Gli operatori sono oltre 5.000, un dato che fa della Toscana la prima regione del centro-nord con un incremento nell’ultimo anno del 4,8%.(ANSA).

Grandi rappresentanze sia da parte dei comuni toscani che dalle altre regioni, per quanto riguarda aziende ed istituzioni.

“Il bio è una scommessa centrale della nostra agricoltura – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – che si vince anche divulgando e affermando i valori, le competenze, la qualità di questo settore”.

 

Fonte: http://www.ansa.it/toscana/notizie/speciali/2018/03/14/debutta-mostra-mercato-firenzebio_1818f7a8-18b7-4fe8-b096-ce19d0831643.html

I dati sui controlli ICQRF nel 2017

I dati sui controlli ICQRF nel 2017

Nell’anno 2017 ICQRF ha eseguito 53.733 controlli sull’intero sistema agro-alimentare italiano, di cui 40.857 controlli ispettivi e 12.876 analitici. Gli operatori verificati sono stati oltre 25.000 e i prodotti controllati oltre 57.000.

Le irregolarità rilevate hanno riguardato il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni.

I controlli hanno riguardato tutta la filiera agroalimentare: dei 53.733 controlli, l’88% ha riguardato i prodotti alimentari e il 12% i mezzi tecnici per l’agricoltura.

Dai dati emerge che nell’ambito della produzione biologica le irregolarità sono di gran lunga inferiori a quella media del settore agro-alimentare e a quella dei settori in regime di qualità (DOP, DPC, IGP, IGT).

L’entità delle non conformità non è da ritenersi comunque media del settore: ICQRF interviene principalmente su aziende segnalate all’autorità competente dagli organismi di controllo per sospetti di violazione delle norme, oppure a carico delle quali le autorità sospettano comunque infrazioni, in seguito ai risultati dei test analitici svolti nell’ambito della normale vigilanza sui prodotti sul mercato in Italia o all’estero o ad altri motivi.

L’auspicio dell’associazione è che il sistema di controllo riformato dal decreto legislativo di febbraio, investimenti nella formazione e nell’assistenza tecnica riducano ulteriormente la pur contenuta quota di non conformità.

Qui potete leggere l’articolo completo:
fonte: http://www.assobio.it/2018/03/09/i-controlli-dellicqrf-nel-2017/

Il Report 2017 di ICQRF è disponibile al seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12201