Suolo e Salute

Mese: Agosto 2019

Nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura bio

Nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura bio

La Fondazione E. Mach, i giorni 7 e 8 agosto presso la loro sede a San Michele all’Adige (TN), presenterà nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura biologica.

La giornata del 7 sarà dedicata alla viticoltura, con il seguente programma:

9.00  Introduzione alla giornata e presentazione delle attività dell’Unità Agricoltura Biologica nel 2019
Roberto Zanzotti – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.10  Qualità biologica del suolo: confronto gestioni vigneto
Marco Ippolito – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.30   Gradi di stabilità del carbonio organico in suoli viticoli a diversa gestione
Raffaella Morelli – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.50   Ancora quanto rame?
Cristina Micheloni – Presidente AIAB Friuli Venezia Giulia

10.10 Prove in pieno campo condotte nel 2019 per il controllo di peronospora e oidio
Luisa Mattedi – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

10.30  Controlli e situazione fitosanitaria 2019 nelle aziende biologiche in Trentino
Roberto Lucin – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

10.50   Discussione

11.00   Visita alle prove sperimentali

12.30   Conclusione della mattinata

Il pomeriggio della giornata dell’8 agosto, invece l’attenzione sarà posta sul settore frutticolo.

 

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/fondazione-e-mach-presentazione-prove-sperimentali-viticoltura-e-frutticoltura-biologica

Il biologico si fa spazio a San Marino

Il biologico si fa spazio a San Marino

La Segreteria di Stato per gli Affari Esterni e la Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e il Turismo con entusiasmo rendono noti i progressi raggiunti in agricoltura biologica nella Repubblica di San Marino.

“Si sta finalmente delineando quella soluzione, da tempo auspicata, che consentirà al nostro Paese di entrare finalmente nel mercato del biologico. Un progetto alla cui realizzazione l’esecutivo sta lavorando attraverso un piano che coinvolgerà l’intero territorio della Repubblica in tutta la filiera, dalla produzione, alla trasformazione e commercializzazione dei nostri prodotti biologici”.

“Hanno portato a compimento la procedura interna necessaria per porre il Comitato di cooperazione e di unione doganale nelle condizioni di poter adottare, in un prossimo futuro, una decisione che consentirà alla Repubblica di San Marino di essere equiparata agli Stati membri dell’Ue nel settore degli scambi di prodotti agricoli, in particolare quelli biologici, tra l’Ue e la Repubblica di San Marino e di facilitare, dunque, il commercio in questo settore”, hanno aggiunto poi le due Segreterie.

 

Fonte: http://www.libertas.sm/notizie/2019/07/22/san-marino-sempre-pi-dentro-il-mercato-del-biologico.html

Il report di FIBL sulla gestione delle contaminazioni su prodotti bio

Il report di FIBL sulla gestione delle contaminazioni su prodotti bio

L’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica, FIBL, ha promosso il progetto “Quick Scan”, con lo scopo di fornire un inventario delle procedure correnti riguardanti i casi di residui in prodotti biologici.

Per il progetto sono stati considerati 25 Stati Membri dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Per ogni Stato sono stati intervistati degli esperti, di cui solo 19 Organismi di Controllo, 29 autorità di controllo (CA) e 5 aziende hanno restituito il questionario compilato.

Dai questionari è emerso che ogni Stato gestisce i risultati dei residui in maniera diversa.

 

Documento http://www.sinab.it/sites/default/files/share/handling_of_residue_cases_Quick_Scan_June_2019-1.pdf

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/gestione-delle-contaminazioni-su-prodotti-bio-il-report-di-fibl

È pubblico il piano di azione nazionale sull’uso sostenibile dei fitofarmaci

È pubblico il piano di azione nazionale sull’uso sostenibile dei fitofarmaci

Dopo mesi di ritardo è stato reso pubblico il Piano di azione nazionale sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, grazie anche al lavoro svolto dalle associazioni del biologico e ambientaliste e dall’impegno di alcuni parlamentari che, con insistenza, hanno voluto che questo strumento fosse reso pubblico.

“Esamineremo con attenzione il testo licenziato dai ministeri delle Politiche agricole, della Salute e dell’Ambiente. A una prima lettura traspaiono solo alcuni elementi in linea con le proposte che le Associazioni hanno da tempo avanzato. In primo luogo, la determinazione di un obiettivo quantitativo per il biologico coerente con lo sviluppo dell’agricoltura senza pesticidi, oltre all’individuazione di distanze di sicurezza dai campi in cui si effettuano trattamenti dalle abitazioni e dagli spazi pubblici, distanze di sicurezza che però non sono previste dalle coltivazioni biologiche per evitare la contaminazione accidentale”.

“Nel complesso sembra un Piano con una impostazione generale che manca ancora di coraggio ed ambizione, inadeguato per imboccare la strada dell’agroecologia come uno degli assi dello sviluppo dell’agricoltura del Paese. Ad una prima lettura non sembra che la salute dei cittadini e dell’ambiente vengano adeguatamente tutelate con le regole non cogenti presenti nel nuovo Pan”, dichiarano le Associazioni di Cambia la Terra.

“Quello che faremo è approfondire le circa 100 pagine del Pan, per proporre entro la scadenza del 15 ottobre delle modifiche sostanziali con emendamenti al testo per rendere il nuovo Pan Pesticidi più coerente e coraggioso, con delle misure che siano più in linea con scelte che a parole tutti dicono di voler fare, in favore della crescita della produzione biologica nazionale e della conservazione della natura, in linea con le decisioni che la maggioranza dei cittadini attendono in favore della tutela della loro salute e dell’ambiente”, concludono le Associazioni.

 

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2019/08/pan-cambia-la-terra-lavoreremo-per-una-maggiore-priorita-per-biologico/

 

Il 29 luglio ha segnato l’Earth Overshoot Day

Il 29 luglio ha segnato l’Earth Overshoot Day

Il 29 Luglio ha segnato il giorno in cui l’umanità ha completamente esaurito le risorse a disposizione per l’intero anno: l’Earth Overshoot Day.

Un’organizzazione di ricerca internazionale, il Global Footprint Network, monitora l’impronta ecologica dell’uomo, segnalando la data in cui il consumo delle risorse che offre la natura va oltre ciò che gli ecosistemi della Terra riescono a rinnovare per quell’anno. Dalla data segnalata, l’umanità va a credito, cioè consuma più di quello che il pianeta è in grado di riprodurre, bruciando così le risorse per il futuro. Tutto ciò porta a deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera.

Secondo gli esperti, per risolvere il problema deve essere spostata la data dell’Earth Overshoot Day di almeno 5 giorni all’anno: #MoveTheDate. Questo porterebbe l’umanità a raggiungere un equilibrio con il pianeta prima del 2050.

Secondo l’organizzazione, le opportunità sono da ricercare nella città, nell’energia, nel cibo, nella popolazione e nel pianeta.

“Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che definisce in definitiva l’’esistenza umana. Non possiamo usare tutte le risorse senza conseguenze distruttive”, ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della Ecological Footprint e fondatore della Global Footprint Network.

 

Fonte: https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/earth-overshoot-day-2019-29-luglio/