Puglia: deroga per le rotazioni colturali del grano duro bio
Dopo Sicilia e Basilicata, anche la Puglia ha ottenuto il via libera ad una deroga per la rotazione colturale del grano duro in regime di agricoltura biologica.
Il comma 2 dell’articolo 2 del decreto era stato riformulato, limitando la possibilità di coltivare grano duro bio solo dopo la rotazione di almeno due cicli di colture principali di specie diverse, uno dei quali destinati a leguminosa. Questo avrebbe creato una penalizzazione economica per gli agricoltori pugliesi, che si trovano nelle condizioni geografiche e metereologiche favorevoli per la produzione cerealicola.
Così l’amministrazione regionale della Puglia ha adottato una “Determinazione sulle rotazioni colturali che consente agli agricoltori pugliesi che coltivano in biologico di alternare la coltivazione del frumento duro con due colture diverse, almeno una delle quali sia leguminosa. Il provvedimento va incontro alle legittime aspettative dei cerealicoltori in biologico della nostra regione che risultavano penalizzati dal precedente dispositivo normativo. Infatti, il modello colturale che vede la rotazione quadriennale in avvicendamento con le leguminose da granella o da sovescio rappresenta un consolidato modello di crescita del settore degli ultimi anni. La deroga, adottata in conseguenza di approvazione da parte del ministero, si è resa necessaria a causa delle specifiche condizioni pedoclimatiche che pongono limiti alle possibilità di coltivazione e alle scelte colturali”, si legge sulla nota ufficiale resa pubblica dalla Regione Puglia.