UNA GAMMA DI BIRRE BIO NELLA VAL DI VARA
La tipicità del primo storico Biodistretto della Val di Vara si arricchisce con le tre birre biologiche create da Elisa Lavagnino, de ”La taverna della Val di Vara” prodotte con luppolo e altri ingredienti bio locali
Luppolo e altri ingredienti tipici del biodistretto della Val di Vara per produrre la prima birra 100% bio e made in Liguria. È la scommessa vincente di un piccolo birrificio, La Taverna del Vara a Torza, piccola frazione del Comune di Maissana (Sp) nell’entroterra ligure.
Piccoli produttori che fanno rete
«Un progetto che prende forma quest’anno – spiega Elisa Lavagnino, fondatrice del birrificio e ideatrice delle birre – dopo la conclusione nel 2021 del percorso di conversione al biologico, certificato da Suolo e Salute».
La Val di Vara, nel Levante ligure, territorio montuoso attraversato dalla statale 523 che collega l’Emilia con le Cinque Terre, è la patria del biologico italiano, dove è partita la prima vera esperienza di biodistretto, con l’aggregazione di un elevato numero di aziende bio, quasi tutte certificate, fin dal 1998, da Suolo e Salute.
«L’aggregazione – spiega Lavagnino- è la carta vincente che ha dato visibilità al nostro territorio, consentendoci di affermarne le peculiarità». «La nostra vocazione è quella di produrre birre che rappresentino questa tipicità. Per questo abbiamo costituito sin dal 2015 una rete informale di piccoli produttori come noi che producono le materie prime dei nostri prodotti».
La gamma bio
Saranno tre le birre messe a punto entro la fine del 2022 da Elisa per la gamma bio de la “Taverna della Val di Vara”.
Vaise è la prima e sarà pronta per i primi di giugno. «È il nome con cui nel dialetto locale viene chiamato Varese ligure, il capoluogo del Biodistretto. Una golden ale biologica chiara, con sentori luppolati e i malti della malteria Monferrato».
Lampo, una pale ale aromatizzata con lamponi biologici della vicina Lunigiana verrà spillata in luglio.
Per la Castelu occorrerà invece aspettare ottobre e sarà una birra ambrata, calda e speziata prodotta con il miele bio della Val di Vara (Cascina le Bosche), e della Val Susa (Granja Farm).
La produzione di luppolo
“I Paloffi” è il nome dell’azienda agricola nata sempre a Torza assieme al birrificio. Qui Elisa Lavagnino, ex ricercatrice universitaria, coltiva il luppolo. «Dopo aver recuperato nel 2015 – ricorda- l’antico meleto famigliare composto da un centinaio di piante, ci siamo dedicati alla coltivazione del luppolo».
«Abbiamo iniziato testando 23 piante di diverse varietà. Oggi sono 500 quelle che costituiscono l’impianto, principalmente di varietà Cascade».
Il luppolo viene direttamente trasformato in azienda e riutilizzato nel birrificio, nato sempre nel 2015 convertendo il laboratorio dove i nonni di Elisa producevano spume e vino.
Tra i progetti di cui Elisa va fiera ci sono anche le birre prodotte “conto terzi” come quella alla castagna, la Casta, creata per l’agriturismo lunigianese Montagna Verde del borgo di Apella.