Suolo e Salute

Anno: 2023

ACCRESCI LE TUE COMPETENZE BIO!

ACCRESCI LE TUE COMPETENZE BIO!

Iscriviti al corso di formazione online sulle tecniche di base in agricoltura biologica di Assocertbio. Investi 43 ore dal 7 giugno al 27 luglio per soddisfare la tua sete di conoscenze

Il convenzionale punta sugli input tecnici, il bio sulle competenze tecniche. La formazione continua è basilare in questo metodo di produzione e per soddisfare la sete di conoscenza di produttori, tecnici o semplici appassionati Assocertbio organizza il Corso di formazione online sulle tecniche di base in agricoltura biologica che si terrà dal 07 giugno al 27 luglio (per un totale di 43 ore). Si tratta di un’occasione unica per conoscere le tecniche agronomiche, di allevamento e di trasformazione previsti dal metodo bio seguendo le lezioni tenute da diversi esperti del settore.

I requisiti

 

Per partecipare al Corso è necessario essere in possesso di uno dei seguenti titolo di studio:

  • diploma di laurea o di scuola secondaria di secondo grado in scienze agrarie,
  • scienze e tecnologie alimentari, medicina veterinaria, biologia, acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche,
  • scienze delle produzioni animali, diploma di perito agrario, agrotecnico, alimentarista ed equipollenti.

 

Le iscrizioni sono ancora aperte. Per ulteriori informazioni al link presente in locandina o sul portale di Assocertbio alla pagina seguente https://www.assocertbio.it/index.php/news/attivita-associazione/132-aperte-le-iscrizioni-al-corso-di-formazione-online-sulle-tecniche-di-base-in-agricoltura-biologica

 

 

FESTA DEL BIO FA IL PIENONE A ROMA

FESTA DEL BIO FA IL PIENONE A ROMA

Centinaia di presenze all’acquario romano nell’ultimo fine settimana di maggio. Contrasto al climate change e biodiversità gli argomenti al centro dei dibattiti

Sono stati centinaia i consumatori che nell’ultimo fine settimana di maggio hanno animato gli spazi dell’acquario romano, dove è andata in scena l’edizione 2023 della Festa del Bio. L’evento è organizzato da FederBio con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Anabio-CIA, Anaprobio-Copagri, Altromercato, NaturaSì, Pancrazio Spa, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club.

I temi al centro dell’evento

Nell’ambito della Festa si è parlato di come contrastare gli effetti di questo clima sempre più imprevedibile, del ruolo fondamentale dell’agricoltura bio nella tutela delle api e degli altri insetti impollinatori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, e dell’importanza degli allevamenti al pascolo basati sul benessere animale e sul miglioramento delle condizioni di vita del bestiame allevato. Mentre gli agricoltori, che si trovano a fronteggiare ogni giorno gli effetti del cambiamento climatico, hanno raccontato come grazie al passaggio all’agroecologia siano riusciti a migliorare le produzioni.

Grande interesse, ma il mercato rallenta

«È stata un’occasione di divertimento – spiega la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini –ma anche di riflessione, informazione e sensibilizzazione affinché i cittadini possano scegliere consapevolmente per sostenere un metodo di produzione in grado di contrastare il cambiamento climatico e la crisi di biodiversità che sta attraversando il Pianeta».

«La riuscita dell’iniziativa – dice il presidente di Anaprobio Italia Ignazio Cirronis – e il buon riscontro di pubblico testimoniano ulteriormente la vitalità di un comparto intorno al quale cresce l’interesse dell’opinione pubblica».

 

I PROGRESSI EUROPEI NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

I PROGRESSI EUROPEI NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il resoconto di Eurostat sui progressi del Vecchio Continente  riguardo ai 17 obiettivi del millennio tracciati dall’Onu. Gentiloni (Commissario all’economia): «Ulteriori grandi progressi sono attesi con la progressiva implementazione del Green deal da parte degli Stati membri e dall’obiettivo del 25% di Sau bio»

Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, ha pubblicato il documento “Sustainable development in the European Union – Monitoring report on progress towards the Sdgs in the Eu context, 2023 edition” (Sviluppo sostenibile nell’Unione europea – relazione di monitoraggio sui progressi verso gli Sdgs nel contesto dell’Ue, edizione 2023).

I 17 Millennium Goals

Il rapporto fornisce una panoramica statistica dei progressi verso i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) nell’Ue, evidenziando che negli ultimi cinque anni «l’Unione europea ha compiuto progressi nella maggior parte degli obiettivi, in linea con le priorità della Commissione in settori chiave come il Green deal (patto verde per l’Europa), l’ottavo programma d’azione per l’ambiente e il piano d’azione sul quadro europeo dei diritti sociali».

Il vecchio continente avrebbe compiuto forti progressi su molti obiettivi socio-economici, mentre si prevedono ulteriori miglioramenti in campo ambientale, man mano che gli stati membri attuano gli ambiziosi obiettivi del Green deal, tra cui quello di arrivare al 25% di agricoltura bio.

«Per la prima volta – rileva Eurostat -, il rapporto analizza l’impatto a breve termine delle crisi attuali sugli Sdgs. Tra queste, la crisi energetica nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina e le scosse della pandemia».

Le attese riguardo al Green deal

A tale proposito, il commissario all’economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che «l’economia europea ha dimostrato una notevole capacità di recupero dopo la crisi degli ultimi tre anni». «Tuttavia, dobbiamo continuare ad affrontare le sfide strutturali, confermando il nostro impegno per la transizione ecologica e digitale». «Gli obiettivi di sviluppo sostenibile restano la nostra bussola in questi sforzi collettivi. Il rapporto fornisce dati affidabili che ci permettono di monitorare i progressi verso i nostri obiettivi a medio termine».

 

 

SLITTA DI UN MESE IL PROGRAMMA ANNUALE DI PRODUZIONE

SLITTA DI UN MESE IL PROGRAMMA ANNUALE DI PRODUZIONE

Il termine di presentazione del Pap viene prorogato dal 15 maggio al 15 giugno. Decisioni analoghe per la presentazione della Domanda Unica Pac e per la domanda di adesione al Sqnpi

Un decreto dell’ultimo minuto proroga dal 15 maggio al 15 giugno il termine di presentazione dei Programmi Annuali di Produzione (Pap). Il decreto firmato l’11 maggio dal capo di dipartimento Diqpai del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Stefano Scalera  è immediatamente applicabile.  Il Pap è il documento con cui gli operatori biologici devono indicare le previsioni di produzione per l’anno in corso ed è obbligatorio come stabilito dal Decreto Ministeriale n. 18321 del 9 agosto 2012.

Il tempo delle proroghe

L’attuale forma è individuata dal Decreto Dipartimentale n. 22877 del 17 gennaio 2023. La proroga è in linea con le analoghe decisioni riguardo allo slittamento, sempre al 15 giugno per la presentazione al Sian della Domanda Unica Pachttps://terraevita.edagricole.it/pac-e-psr/domanda-unica-pac-ci-sara-tempo-fino-al-15-giugno-per-presentarla/, per dare la possibilità ad agricoltori e tecnici di metabolizzare le nuove norme della programmazione della Politica agricola appena rinnovata.

Più tempo anche per la domanda al Sian di adesione al SQNPI (sistema di qualità nazionale produzione integrata, leggi l’intervista ad Alessandro D’Elia, dg di Suolo e Salute su questa tematica). Il termine ultimo anche in questo caso è prorogato al 15 giugno.

SUL MERCATO DEL BIOLOGICO IL NODO DELLA STRETTA INFLATTIVA

SUL MERCATO DEL BIOLOGICO IL NODO DELLA STRETTA INFLATTIVA

Gli acquisti alimentari bio segnano il passo registrando solo un +0,5% nel 2022. Lo rileva il Report annuale di Ismea. Così cala a 3,6 la quota bio ogni 100 euro di spesa degli italiani (era il 3,9 nel 2021 ). Referenze zootecniche in controtendenza

Gli acquisti dei prodotti alimentari biologici segnano il passo nel 2022, spuntando una crescita dello 0,5%, inferiore alle aspettative soprattutto in un contesto fortemente inflattivo dove la crescita dei prezzi è stata del 9,1%. È quanto rileva Ismea nel report “Biologico: gli acquisti alimentari delle famiglie(clicca per scaricare il rapporto), dopo aver ceduto il 4,6% nel 2021.

«È la prima volta – evidenzia Ismea – che il biologico diverge in negativo dall’andamento complessivo del settore, con la spesa complessiva dell’agroalimentare salita del 6,4%». Per effetto di queste dinamiche, segnala il report, si riduce l’incidenza del biologico sul totale della spesa agroalimentare: con 3,66 miliardi di fatturato nel canale domestico nel 2022, il peso del bio scende al 3,6% contro il 3,9% del 2021.

Dieta vegana addio

L’analisi per categorie evidenzia ancora una crescita delle vendite nei comparti zootecnici, con carni (+3,7%), salumi (+3,6%), latte e derivati (+5,3%), ittico (+3,1%). Al contrario, cedono i comparti più rappresentativi come frutta (-2%), ortaggi (-0,8%) pasta e derivati dei cereali (-3,4%), in controtendenza rispetto all’andamento delle omologhe categorie convenzionali.

Cala anche il vino

Frena del 3,7% anche il vino bio, in un contesto di generale contrazione della Gdo (-1,6%). Quanto alla distribuzione geografica degli acquisti, oltre il 60% delle vendite bio sono concentrate nel Nord, anche se i segnali più incoraggianti si registrano nell’Italia centrale (+2,8%). In riferimento ai canali di acquisto, il supermercato resta sul podio anche se con fatturati in leggero calo (-0,2%); cresce il discount con vendite pari a 300 milioni di euro (+16%). Continuano a perdere i negozi specializzati con vendite di 55 milioni e uno share in calo dal 25 % del 2021 al 23% del 2022.

UNA POLITICA AGRICOLA NAZIONALE MOLTO BIO

UNA POLITICA AGRICOLA NAZIONALE MOLTO BIO

Via al piano strategico nazionale della nuova Pac. Partono anche i primi bandi regionali per l’intervento SRA029 (la nuova misura di superficie in favore del bio). Il punto nel workshop “Le prospettive del biologico nel 2023-2027” organizzato a Roma dalla Rete Rurale nazionale

Al biologico è affidato il pacchetto più cospicuo di sostegni all’interno del piano strategico nazionale della nuova Pac (Psp). «Sono circa il 13% delle risorse». Lo ha ricordato  Paolo Ammassari, Dirigente per la Programmazione dello Sviluppo Rurale del Ministero dell’agricoltura e la sovranità alimentare, nel corso del workshop “Le prospettive del biologico nel 2023-2027” organizzato dalla Rete Rurale nazionale l’11 maggio (clicca per accedere alle relazioni e alla diretta streaming) presso la Domus Australia, in Via Cernaia a Roma.

L’azione delle Regione sarà valutata

«C’è molto biologico nel Psp – ha ribadito Angelo Frascarelli, presidente di Ismea – Le maggiori risorse sono inserite nell’intervento SRA029 dei complementi di Sviluppo rurale anche perché il nostro Paese ha proceduto per il bio alla scelta non banale di trasferire risorse importanti del primo al secondo pilastro».

«Le Regioni – ha ammonito- saranno valutate sulla sfida del green deal di portare il bio al 25% di superficie entro il 2030».

La strategia di sviluppo del settore agricolo delineata dall’Italia nel Piano Strategico della Pac 2023-2027 sposa infatti le indicazioni dell’Unione europea, che collocano l’agricoltura tra gli attori principali della transizione verde. Tra i modelli produttivi sostenibili l’agricoltura biologica è quello che ha maturato una più lunga esperienza e il suo impatto positivo sull’ambiente è ormai universalmente riconosciuto.

Per questo il Psp italiano destina una grande attenzione al biologico come testimoniato dalle ingenti risorse che sono state allocate nel secondo pilastro o alle condizioni di vantaggio che le aziende agricole biologiche possono avere nell’adesione agli ecoschemi.

Interventi da integrare con il piano d’azione

La nuova architettura della politica agricola tracciata dal piano strategico nazionale offre numerose opportunità per le aziende agricole. Occorre però che gli interventi siano integrati in modo coerente con nuovi interventi come il Piano d’azione sul biologico. Al riguardo Pietro Gasparri, Dirigente Agricoltura Biologica e Sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali del Masaf  ha informato che è ormai in fase di completamento una prima bozza che sarà condivisa con la Conferenza Stato-Regioni. Una parte importante è costituita dalla riforma del sistema di controllo coerentemente con il nuovo regolamento Ue. Al proposito il Ministero sta lavorando in stretta relazione con l’Ispettorato centrale Repressione Frodi.

E, in un panorama di crisi generalizzata di consumi (vedi articolo precedente), un altro intervento decisivo del costituendo piano è costituito dalle azioni per garantire l’equilibrio tra offerta e domanda. Capitoli decisivi al riguardo sono costituiti dai biodistretti e dalle azioni di promozione legate la marchio del biologico nazionale.  Nella seconda parte dell’evento sono stati presentati i principali risultati delle attività promosse dalle schede progetto Crea e Ismea sull’agricoltura biologica nel triennio di attività 2020-2023 ed è stato affrontato il tema dell’aggregazione dell’offerta e della distribuzione dei prodotti biologici, con esempi di formule aggregative e distributive per la crescita strutturata del settore biologico.