Suolo e Salute

Mese: Maggio 2024

LA SALUTE DEL SUOLO MIGLIORA CON I MEZZI TECNICI BIO

LA SALUTE DEL SUOLO MIGLIORA CON I MEZZI TECNICI BIO

Tp Organics ha approfondito in un evento a Bruxelles il ruolo degli input bio nel tutelare salute, fertilità e produttività dei suoli agrari

Il biologico è la più efficace risposta per tutelare la salute del suolo. Lo ribadisce TP Organics, la prima rete europea che mira a sostenere la ricerca e l’innovazione nell’agricoltura e l’allevamento bio.

Il 25 aprile TP Organics ha organizzato a Bruxelles un evento sulla salute del suolo e la sicurezza alimentare da cui è emerso il ruolo chiave che la ricerca e l’innovazione possono svolgere nella costruzione di un sistema alimentare produttivo e sostenibile. «In questo – afferma Eduardo Cuoco, al vertice del segretariato di Tp Organics- le politiche e gli investimenti in R&S sono essenziali per realizzare l’obiettivo di raggiungere un sistema agroalimentare più sostenibile».

L’evento ha approfondito il ruolo degli input biologici nel migliorare la salute del suolo, la fertilità e la produttività, esplorando nel contempo alternative ai pesticidi e ai fertilizzanti sintetici. «Abbiamo bisogno – raccomanda Cuoco – di un solido quadro normativo per definire cosa significhi il biocontrollo e come possiamo avere bioinsetticidi e biofertilizzanti sul mercato (il processo attuale richiede tra i 6 e i 10 anni ed è stato pensato per molecole sintetiche, non per approcci biologici). Questa questione è stata anche evidenziata nel recente manifesto di IFOAM Organics Europe.

 

MADE IN NATURE AL MACFRUT DI RIMINI

MADE IN NATURE AL MACFRUT DI RIMINI

L’iniziativa di promozione animata da sei player dell’ortofrutta italiana e coordinata dal Cso interviene nel corso di una manifestazione romagnola

Al Macfrut di Rimini, la fiera dedicata all’ortofrutta che si tiene nel capoluogo romagnolo dall’8 al 10 maggio, spazio all’internazionalizzazione, focus sull’uva da tavola e sulle piante officinali, ma poco bio. L’evento, inaugurato dal ministro Francesco Lollobrigida ha incrementato nella prima giornata le presenze di visitatori e di espositori, con la conferma del numero crescente di player nel comparto dei biostimolanti.

Poco risalto al bio

Poca evidenza invece per la frutta e le orticole bio. Unica eccezione è rappresentata dalle iniziative di promozione di “Made in Nature, scopri i valori del biologico europeo”. Il progetto dedicato all’ortofrutta biologica di Cso Italy e finanziato dalla Unione Europea è andato infatti in scena al Macfrut, la più importante rassegna italiana dedicata al settore con oltre 1400 espositori dell’intera filiera, il 40 % dei quali provenienti da Paesi esteri, e 1.500 buyer da tutto il mondo.

Nuove collaborazioni

Made in Nature è partecipato dalle seguenti aziende: Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia, Orogel e Verybio. Giunto al suo terzo e ultimo anno (il progetto si concluderà il 31 Gennaio 2025), Made in Nature prosegue il suo programma di promozione e informazione dell’ortofrutta biologica in Italia, Danimarca, Francia e Germania.

Tra le novità di rilievo per questa edizione del Macfrut, la collaborazione con Life Gate, il punto di riferimento della sostenibilità con una community di oltre 5 milioni di persone interessate e appassionate ai temi legati alla sostenibilità, che racconterà il progetto Made in Nature prima durante e dopo la Fiera sul proprio portale, in fiera e sui social.

 

VERSO IL VINO BIOLOGICO DEALCOLATO?

VERSO IL VINO BIOLOGICO DEALCOLATO?

La Commissione UE vuole espandere le opportunità dei produttori di entrare nel mercato dei vini a bassa o nulla gradazione alcolica

Vini no o low alcohol. Una nuova categoria di vini che coniugano tipicità e salute e che stanno ottenendo un grosso successo in particolare nei mercati di lingua anglosassone. Anche l’Italia sta imparando a conoscerli. Nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly erano infatti una decina i produttori che li proponevano e Veronafiere sta valutando se dedicare a queste produzioni uno spazio specifico. Uno spazio da cui per ora sarebbero esclusi i produttori bio, ma qualcosa potrebbe presto cambiare.

Una categoria sdoganata dall’ultima Pac

Nella riforma della politica agricola comune (PAC) del 2021, l’Unione europea ha infatti adottato norme per riconoscere due nuovi termini: “vino Il vino dealcolato” (fino a 0,5% vol) e “vino parzialmente dealcolato” (oltre 0,5% vol).

«Si tratta  – afferma Pierre Bascou, vicedirettore generale della direzione generale dell’Agricoltura della Commissione europea (DG AGRI) – di potenziali nicchie che possono offrire prospettive per il futuro ai produttori di vino che affrontano sfide come il calo dei consumi e il cambiamento climatico».

Distillazione sottovuoto anche per il bio?

La dealcolazione viene ottenuta sui vini finiti attraverso distillazione in assenza di pressione o attraverso osmosi inversa. L’applicazione di queste tecnologie fisiche non è autorizzata per il vino bio, ma qualcosa potrebbe presto cambiare.

Su richiesta di Germania e Austria, la Commissione europea ha infatti annunciato che sta attualmente studiando la possibilità di autorizzare l’evaporazione sottovuoto anche per il bio.