Quest’anno molti agricoltori biologici non potranno seminare il grano duro varietà Cappelli. Un’azienda sementiera si è aggiudicata infatti la licenza in esclusiva per questa antica varietà di frumento, creando di fatto un regime di monopolio.
Il Crea – proprietaria del Cappelli – ha affidato i diritti sulla moltiplicazione e sulla commercializzazione di questa varietà alla SIS per i prossimi 15 anni. Con questo accordo, la fornitura del seme all’azienda agricola è condizionata alla sottoscrizione di un contratto con la ditta sementiera nel quale si prevede il conferimento dell’intera produzione agricola. E in seguito a questa esclusiva, gli imprenditori agricoltori sono privati della possibilità di sviluppare e promuovere filiere fino al prodotto finito.
Un frumento antico, riscoperto in un momento in cui era stato abbandonato, non sarà più commerciabile dagli agricoltori, ma utilizzabile solo per fini personali.
Si tratta di un’ingiustizia dettata da una gestione disfunzionale del settore primario, che porta i piccoli commercianti a soffrire e le grandi aziende a riempirsi le tasche.
L’ennesima vergogna della quale subiscono le conseguenze solo i piccoli commercianti impegnati nella continua lotta alla rinascita del settore agricolo.
Fonte: http://www.ecomulo.it/2018/03/grano-senatore-cappelli-venduto-monopolio/