Negli ultimi anni molte aziende agricole hanno deciso di dedicarsi a progetti, di vario tipo, finalizzati al reinserimento sociale.
Nel 2009 nasce la “Cooperativa PocoPoco Sardegna” a Cagliari, con lo scopo di promuovere l’integrazione sociale e lavorativa di giovani sottoposti a provvedimenti penali o in situazioni di disagio sociale o diversamente abili.
“Il nostro obiettivo – spiega Luisa Massacci, titolare dell’azienda assieme al marito Guido Cerciello – è quello di offrire ai ragazzi che vivono in situazioni di disagio nuove opportunità di crescita per potersi reinserire nella società, ognuno in base alle proprie abilità. E non c’è base di partenza migliore della terra: da qui nasce la vita, il lavoro dell’uomo e il continuo confronto con gli altri individui. L’idea di fondare la cooperativa ci è venuta mentre lavoravamo a Trento: eravamo già attivi nel volontariato e, seguendo un progetto delle suore missionarie di San Girolamo Emiliani, abbiamo deciso di trasferirci in Sardegna e trasformare un’azienda agricola in una cooperativa sociale. Il nome non è stato scelto a caso: pensiamo che ognuno di noi, poco a poco, possa impegnarsi ad aiutare gli altri. L’inserimento dei ragazzi avviene ancora prima del loro arrivo nella nostra struttura: supportati da associazioni del territorio, formuliamo dei progetti sviluppati sulle competenze personali e finalizzati al coinvolgimento nelle nostre attività. Da noi arrivano ragazzi con disagi o provenienti dal carcere ma anche diciottenni usciti da case famiglie, persone con disabilità come l’autismo, oppure tirocinanti e contratti di formazione lavoro. In totale ospitiamo due ragazzi all’anno per fare tirocinio mentre con i diversi progetti riuniamo gruppi che vanno da cinque a otto persone. I ragazzi senza problematiche fisiche e psichiche sono inseriti in ogni fase lavorativa mentre i casi più difficili sono seguiti passo a passo per facilitare un coinvolgimento graduale nelle attività.”