I tempi cambiano, e con essi le possibilità che abbiamo a disposizione nel quotidiano, grazie soprattutto alla tecnologia. Non fa eccezione il mondo agricolo, tradizionalmente forse meno aperto rispetto ad altre realtà alle innovazioni portate dall’informatica. Ma anche i “puristi” devono arrendersi all’evidenza che oramai neanche la spesa si fa più come una volta. Stanno nascendo infatti, sull’onda dell’enorme popolarità raggiunta in ogni campo di applicazione, anche le app per acquistare direttamente presso le fattorie: dal produttore al consumatore….attraverso un clic… E’ questo il caso, ad esempio, di “L’Orto in tasca”, applicazione nata dall’intraprendenza e dalla creatività di Eva De Marco, ingegnere di Udine, che ha pensato di far incontrare due mondi apparentemente lontanissimi quali lo smartphone e la fattoria: “La app ha pochi mesi, ma è già stata scaricata da 4.000 utenti, abbiamo censito circa 800 aziende agricole e il lavoro non è affatto concluso, ogni giorno se ne aggiungono di nuove”, ha dichiarato in un articolo apparso nei giorni scorsi su “La Repubblica”. Non è l’unica app di questo genere, dato che Quicibo e Goodmarkers hanno scopi e funzioni non dissimili. Di fatto, oltre ad acquistare, gli utenti possono confrontare i prezzi dei vari prodotti e scrivere una breve recensione su quanto acquistato, sul servizio, sul tipo di scelta disponibile. Del resto il premio Farmer’s Friend 2013, di cui abbiamo dato notizia su questa stessa NL poche settimane fa, era andato recentemente proprio ad un agricoltore (Guy Watson, quasi una celebrità nel suo paese d’origine, l’Inghilterra) capace di mettere in collegamento produttori e consumatorie attraverso un sito internet in grado di evadere gli ordini presi direttamente dal sito dell’azienda.
L’agricoltura 2.0 è iniziata ed è per tutti a portata “di un clic”.
Fonte: Sinab, La Repubblica