Come era lecito attendersi, alla proposta di riforma del biologico presentata dall’UE sono seguite numerose reazioni dal mondo dell’agricoltura e della politica. Per Confagri si tratta di un passo avanti che tuttavia presenta molti interrogativi aperti. “Se da un lato il testo permette al mondo del biologico di aprirsi anche ad altri temi della sostenibilità, quale l’uso dell’acqua e dell’energia, dall’altro enuncia solo i principi generali del sistema bio, rimandando la parte applicativa ad atti delegati”, si legge in un comunicatodella confederazione, secondo cui la procedura adottata dall’UE “di fatto, esclude qualsiasi tipo di confronto con le associazioni degli imprenditori”. Mentre al contrario, continua Confagri, “una filiera cosi importante come quella del biologico ha bisogno di regole condivise e non di atti delegati”, in particolare nel caso specifico dell’Italia che, ricorda la confederazione “l’italia e’ uno dei paesi più importanti per la produzione e trasformazione del biologico”. Il comunicato si chiude con l’auspicio che il documento “venga ripreso e discusso durante il prossimo semestre italiano in maniera più approfondita e con meno deleghe in bianco alla commissione europea”.
Fonte: Agrapress
Proposta UE, le reazioni/Confagri
26 Marzo 2014
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