E’ di questi giorni la notizia che il ministro della salute francese, Marisol Touraine, ha avanzato la proposta di rivedere l’etichettatura dei prodotti alimentari trasformati per adottare un metodo più semplice e intuitivo in grado di fornire al consumatore maggiori dettagli sui contenuti di grassi e zuccheri, prevenendo disturbi e patologie legati ad una cattiva alimentazione. E tra le ipotesi sul tavolo spunta anche un metodo simile a quello tanto contestato dell’etichettatura a semaforo inglese, che ha visto la forte opposizione di molti governi, Italia in testa, che lo reputano fuorviante e a rischio di penalizzare prodotti tipici soprattutto dell’area mediterranea. In ogni caso, il ministro Touraine ha dichiarato che a settembre verrà presentato al Consiglio dei ministri una nuova proposta di legge che, secondo le previsioni, sarà esaminata dall’Assemblea nazionale non prima del gennaio 2015. Sulla polemica si inseriscono i risultati di una petizione lanciata in Francia nel maggio scorso e promossa da 28 associazioni in rappresentanza di consumatori e mondo della sanità. La petizione richiede l’adozione di un’etichettatura semplice e comprensibile composta da una scala cromatica in cinque colori (verde, giallo, arancio, fucsia e rosso in ordine crescente di contenuto di grassi o zuccheri) e ad oggi ha già ottenuto quasi 23.000 adesioni.
Fonte: Il Fatto Alimentare