Il portavoce della Commissione UE per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Roger Waite ha illustrato criteri e strategie adottate dall’Unione per ridurre l’impatto dell’embargo russo sull’agroalimentare europeo. In un’intervista ripresa dall’Informatore Agrario Waite ha spiegato che”prima dobbiamo guardare all’impatto nel breve periodo, quindi a quello a medio termine. Per questo abbiamo bisogno di un’analisi corretta di cosa succederà nei diversi mercati perché ovviamente la questione non si esaurisce con la chiusura dei confini russi, nel senso che ci si attende una generale ricollocazione dei prodotti sui mercati mondiali”. “Abbiamo preso iniziative per il breve periodo – ha proseguito Waite – “per allentare la tensione nel mercato dell’ortofrutta, alimenti più deperibili di altri: questa settimana è stata la volta di burro, latte e formaggi perché si sono manifestati problemi anche in quel settore. La prossima settimana la Commissione presenterà un’analisi più completa della situazione, con in mente un sostegno extra per la promozione. Venerdì prossimo i ministri dell’agricoltura si riuniranno a Bruxelles e avremo un’idea più chiara di come la situazione potrebbe evolvere nel lungo termine e di quali opzioni potremmo utilizzare”. Pur non sottovalutando il problema, Waite ha ribadito l’impego dell’UE che già nelle settimana passate si è tradotto in una serie di passi concreti: “Ricordiamoci che in tre settimane dall’annuncio delle restrizioni russe abbiamo annunciato tre differenti misure straordinarie. Qualsiasi cosa si deciderà di fare per il medio termine sono convinto che, grazie alla riforma della Pac approvata l’anno scorso, saremo in grado di realizzare interventi più efficienti di quanto non sia successo nel 2009 con la crisi del settore del latte o nel 2011 con l’E.coli”.
Fonte: L’Informatore Agrario, Commissione Europea