Agricoltura biologica: caso Rame e Propoli

Entro Natale la commissione Ue punta a chiudere l’argomento Rame, mentre l’Efsa solleva dubbi sull’utilizzo di un derivato della propoli per i trattamenti in post raccolta delle banane.

La propoli è costituita da una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia di alcuni alberi, ed è una sostanza che milioni di persone usano quotidianamente contro mal di gola, raffreddore e influenza.

Il mondo del biologico ha presentato la domanda per autorizzare un derivato della propoli come soluzione “naturale” per i trattamenti in post raccolta delle banane contro numerose patologie fungine e batteriche. L’Efsa ha preso in carico la domanda e ne ha coordinato la discussione con i 28 Stati membri, i quali hanno presentato alcune criticità:

  • La classificazione del prodotto come sensibilizzante cutaneo
  • Potenziale genotossico
  • Possibile azione di interferente endocrino

In attesa del verdetto finale per la propoli, dall’altra parte abbiamo la Commissione Ue che si appresta a riunirsi il prossimo 27 novembre per votare il rinnovo dell’approvazione Ue del rame come prodotto fitosanitario. Sembra che si sia raggiunto il consenso della maggioranza degli Stati con l’ultima versione della proposta di rinnovo: scadenza a sette anni e possibilità di sforare il limite massimo di 4 Kg/ha di rame annui a patto che nei sette anni la media non superi questo valore.

 

Fonte: https://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2018/11/15/agricoltura-biologica-le-ultime-su-rame-e-propoli/60817

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