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AGRICOLTURA BIOLOGICA IN AREA MEDITERRANEA, NASCE UN PROGETTO DEDICATO

AGRICOLTURA BIOLOGICA IN AREA MEDITERRANEA, NASCE UN PROGETTO DEDICATO

Sebbene l’agricoltura biologica inizi ad essere una pratica diffusa, ci sono aree dove risulta ancora poco sviluppata; l’agricoltura intensiva e quella estensiva hanno la meglio, con un impatto nei suoli e sull’ambiente circostante fortemente invasivo.

Dall’idea che l’agricoltura a metodo biologico possa rappresentare una valida alternativa per preservare l’ambiente e al contempo facilitare il raggiungimento di una sicurezza alimentare, nasce un progetto che intende realizzare un sistema agroalimentare transfrontaliero, con il fine di sviluppare il settore dell’agricoltura biologica, in particolare nell’area mediterranea.

Si chiama Boosting cross border Organic Ecosystem through enhancing agro-food alliances, ed è un progetto internazionale finanziato dal Programma ENI CBC MED 2014-2020. Tra i suoi fondatori, vi sono circa una decina di partner, facenti parte dell’area interessata.

 

Tra questi: a capofila, il Ministero dell’Agricoltura della Giordania; il CIHEAM-Mediterranean Agronomic Institute di Bari; la Camera di Commercio di Zahle, in Libano; Innopolis – Centro per l’innovazione e la cultura di Leukimmi, in Grecia; ASCAME – Associazione per la Camera di commercio del Mediterraneo della Spagna; Synagri – Sindacato degli Agricoltori della Tunisia.

Le problematiche che rendono l’agricoltura biologica di difficile diffusione in questa parte del mondo, riguardano la mancanza di politiche mirate e l’assenza di riconoscimento del valore di questo tipo di pratica, da parte dei governi locali.

La capacità di innovazione in queste aree è piuttosto bassa e così la conoscenza di pratiche agricole che vanno nella direzione della sostenibilità.

Inoltre, le aziende agricole presenti in queste zone, fanno parte della categoria delle micro, piccole e medie imprese, talvolta a gestione familiare, realtà tra le quali è difficile che si crei un coordinamento.

Organic Ecosystem nasce come progetto mediatore, utile nell’offrire supporto tecnico e rendere queste problematiche meno ingombranti. Si pone tra gli obiettivi,  quello di integrare le imprese che vogliono tentare la strada dell’agricoltura biologica, agevolandole nelle relazioni tra loro e nell’inserimento all’interno del territorio di riferimento. Offre un servizio di assistenza tecnica gratuito, messo a disposizione di coloro che operano nel settore biologico nei paesi partner del progetto.

Scopo generale è quindi creare un ecosistema agroalimentare transfrontaliero che favorisca l’agricoltura di tipo biologico, che stabilisca nuove alleanze di tipo commerciale e offra sostegno alle PMI dell’area interessata.  

La speranza è che queste possano così migliorare i propri prodotti, a partire dalla qualità della loro coltivazione; mettendole successivamente nella condizione di poterli vendere, attraverso un accesso diretto all’interno del mercato internazionale.

Fonte: Rinnovabili

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