La Commissione Europea ha approvato 33 nuovi programmi volti ad aprire nuovi mercati ai prodotti dell’agroalimentare UE e ad aumentarne il consumo nell’Unione. In tutto saranno stanziati fondi pari a 108 milioni di euro su tre anni, di cui la metà (54 milioni) provenienti dal bilancio Ue.
Le misure finanziate possono consistere in campagne pubblicitarie diverse sui pregi dei prodotti dell’Unione, soprattutto in termini di qualità, igiene e sicurezza alimentare, nutrizione, etichettatura, benessere degli animali, metodi di produzione rispettosi dell’ambiente.
In particolare, i programmi italiani che riceveranno i fondi europei sono quattro:
- Apo Conerpo per la promozione di prodotti agroalimentari freschi in Italia, che riceverà un finanziamento Ue di 1 milione e 856mila euro;
- l’unione dei consorzi Parmigiano Reggiano, Gorgonzola e Asiago per la promozione dei prodotti caseari in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Austria, con un finanziamento Ue di 1 milione e 483mila euro;
- l’Unaprol per la promozione dell’olio d’oliva e delle olive in Germania, Italia e Gran Bretagna, finanziato con 2 milioni e 147mila euro;
- Federbio per i propri prodotti biologici in Cina, Giappone e Nord America, con un finanziamento di 2 milioni e 290mila euro.
I programmi selezionati riguardano varie categorie di prodotti. In particolare, si è cercato di intervenire su quegli alimenti colpiti da recenti difficoltà all’interno dei mercati, come ad esempio quelli appartenenti al settore lattiero-caseario, ortofrutticolo, l’olio d’oliva e il comparto biologico.
Come accennato all’inizio, i programmi sono volti alla promozione dei prodotti agricoli Ue all’interno degli Stati membri, ma anche al di fuori, verso nuovi scenari di mercato. Dei 33 programmi selezionati, infatti, 20 sono destinati al mercato interno e 13 a regioni e Paesi terzi: Cina, Medio Oriente, Nord America, Sud Est asiatico, Giappone, Corea del Sud, Africa, Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Australia, Norvegia e Paesi Balcani non appartenenti all’Ue.
Secondo Phil Hogan, commissario Ue per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale “questi nuovi programmi sono assai benvenuti nel contesto delle recenti difficoltà incontrate dai mercati: occorre infatti creare nuove opportunità di mercato, in particolare nei mercati non appartenenti all’Ue, per contribuire a stimolare crescita e occupazione nel settore agroalimentare“.
Si tratta di proseguire la campagna dei prodotti unionali nei paesi terzi iniziata con i programmi approvati durante il primo ciclo promozionale del 2015. Questo finanziamento è l’ultimo ciclo di programmi del “vecchio” regime (regolamento 3/2008). Dal 1° dicembre, le nuove norme in ambito promozionale introdurranno vari importanti cambiamenti (tra cui un più ampio spettro di beneficiari e prodotti ammissibili, modifiche procedurali, un programma di lavoro annuale e inviti a presentare proposte, l’aumento del bilancio e delle percentuali di cofinanziamento UE) e un bilancio di 111 milioni di euro per il 2016.
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