La scorsa estate una imponente campagna di stampa ha portato all’attenzione di tutta Europa la presenza di fipronil (p.a. non ammesso) nelle uova.
Le fonti di stampa riferivano che la problematica, oltre ad interessare la produzione di uova convenzionali, avrebbe potuto interessare anche taluni allevamenti biologici; nessuno, comunque, segnalato in Italia.
A fronte di tale allerta, Suolo e Salute ha attuato un piano straordinario di campionamento per valutare la eventuale presenza di fipronil negli allevamenti biologici di galline ovaiole assoggettate al proprio controllo.
L’attività di campionamento è stata condotta su 17 allevamenti che rappresentano le realtà più significative per numero di capi allevati. Gli stessi rappresentano il 32% del totale della aziende avicole ovaiole certificate da Suolo e Salute e sono ubicati in 7 Regioni: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto.
I campionamenti sono stati effettuati con le modalità previste dalle norme sui campionamenti ufficiali e le aliquote ottenute sono state inviate ad un laboratorio con le specifiche prove accreditate per la ricerca di fipronil e relativi metaboliti. La ricerca è stata estesa anche ai sulfamidici e all’amitraz e suoi metaboliti.
Tutte le analisi effettuate hanno dato tutte esisto negativo.
L’attività di campionamento straordinario è stata svolta a totale carico di Suolo e Salute, senza alcun aggravio di spese per le aziende sottoposte al controllo.
Considerati i risultati emersi (nessuna criticità riscontrata) la Suolo e Salute si é determinata a mantenere immutato il livello di controllo sulle aziende avicole assoggettate al proprio sistema di certificazione.
A cura di Alessandro D’Elia – direttore tecnico Suolo e Salute