E’ stata approvata ieri la legge per la limitazione degli sprechi alimentari. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa definitivo. Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti.
“Questa legge – dichiara il ministro Maurizio Martina – è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L’abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro Piano SprecoZero proprio durante l’Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili. 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi. È molto importante il rafforzamento del tavolo indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi. Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Un ringraziamento va a tutti i parlamentari per l’attenzione che hanno dato a questa legge e in particolare a Maria Chiara Gadda che ha lavorato con passione in questi mesi al provvedimento”.
“L’approvazione definitiva della legge contro gli sprechi alimentari – afferma il viceministro Andrea Olivero – è un fatto fondamentale nella lotta contro la povertà alimentare. Si tratta di un provvedimento che è stato costruito insieme al Terzo Settore, insieme cioè alle associazioni e agli enti caritativi che da sempre sono al servizio degli ultimi, intercettando gli sprechi e ridistribuendoli giorno dopo giorno con grande costanza e con capillarità impressionante. A questo punto – conclude il viceministro – la parola passa alla società civile e al settore imprenditoriale. Sono convinto che ciascuno farà la sua parte nel contrasto allo spreco”.
Cosa prevede la legge – Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti. Allo stesso tempo si favorisce il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari.
Rafforzato il Tavolo indigenti del Mipaaf
Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il Mipaaf ha già avviato un’attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l’acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.
Sostegno all’innovazione
Si istituisce un Fondo presso il ministero delle Politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Comuni
I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
Definizione di eccedenze e sprechi
Le “eccedenze alimentari” consistono nei prodotti alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza, rimangono invenduti per varie cause. Per “spreco alimentare” si intendono i prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari, ancora commestibili, che vengono scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali, estetiche o perché in prossimità della data di scadenza.
Confische
In caso di confisca di prodotti alimentari, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.
Riduzione sprechi nelle mense
Il ministero della Salute potrà emanare Linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.