Suolo e Salute

Autore: Serena Leonetti

Legge sul biologico ferma da 12 mesi: “Il Senato l’approvi senza modifiche”

Legge sul biologico ferma da 12 mesi: “Il Senato l’approvi senza modifiche”

“La legge sul biologico ferma ormai da un anno al Senato venga approvata al più presto senza modificare il testo approvato nel 2019 dalla Camera in modo da dare a questo settore gli strumenti per reggere una concorrenza internazionale sempre più aggressiva.”

Questo è l’appello di Carlo Triarico, presidente dell’associazione italiana per l’agricoltura Biodinamica, lanciato in seguito all’annullamento del convegno internazionale sull’agricoltura Biodinamica che era in programma questo fine settimana a Firenze.

“Il disegno di legge – continua Triarico – riconosce e sostiene l’agricoltura biologica e biodinamica. Indica formazione, ricerca e innovazione quali azioni per sostenere il settore ed è stato approvato rapidamente e praticamente all’unanimità dalla Camera e con la sostanziale approvazione delle organizzazioni agricole italiana. Adesso, però, sono passati 12 mesi e al Senato sono stati presentati una sessantina di emendamenti che richiamano genericamente all’agricoltura sostenibile che hanno fermato la discussione e puntano a stravolgere l’impianto legislativo». Dal suo punto di vista «è meglio approvare il testo senza modifiche per evitare ulteriori danni al settore”.

Il disegno di legge costituisce, dunque, un riferimento strategico per adottare in maniera coordinata e incisiva specifiche politiche di sviluppo per il biologico italiano settore che non solo ha un ruolo centrale per il futuro dell’agricoltura italiana ma è anche fortemente coerente con la nuova strategia in materia di cibo del Green Deal lanciato dalla Commissione Ue.

Fonte: https://www.lastampa.it/economia/agricoltura/2020/03/03/news/la-legge-sul-biologico-e-ferma-da-12-mesi-ora-il-senato-l-approvi-senza-modifiche-1.38543964

#MANGIAITALIANO: la campagna per difendere il Made in Italy

#MANGIAITALIANO: la campagna per difendere il Made in Italy

Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale prende il via la prima campagna #MangiaItaliano in Italia e all’estero per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro.

L’emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali ed i pesanti danni di immagine sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil e offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Per non dimenticare gli effetti del crollo del turismo, elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero.

Si sono susseguite azione che hanno voluto screditare i nostri prodotti, come il vergognoso video francese sulla pizza italiana andato in onda su Canal Plus, o la richiesta di alcuni Paesi di particolari certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto. Così il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, insieme a Campagna Amica e Terranostra, ha lanciato la prima mobilitazione #MangiaItaliano nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi, nelle industrie e nelle strutture commerciali, duramente colpite dall’emergenza coronavirus.

Serve un impegno delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni nazionali per colpa di una concorrenza sleale che mira a screditare i prodotti dall’Italia che sono sani e garantiti come prima” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “insieme agli interventi per sostenere il tessuto produttivo a livello nazionale serve anche ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che rappresenta nell’alimentare una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello comunitario e internazionale”.

#MangiaItaliano vuole far conoscere i primati del Made in Italy con l’agricoltura italiana, che ad oggi è la più green d’Europa, con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari.

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-via-campagna-mangiaitaliano-difendere-made-italy-ADVnBx?refresh_ce=1

B/Open posticipato: 22 – 24 giugno 2020

B/Open posticipato: 22 – 24 giugno 2020

In seguito alle disposizioni nazionali e regionali in materia di Covid-19, VeronaFiere ha deciso di posticipare la manifestazione B/open da aprile a giugno.

La prima edizione di B/open, manifestazione che si propone come la prima fiera in Italia esclusivamente b2b, rivolta agli operatori italiani e stranieri del food certificato biologico e del natural self-care, si terrà dal 22 al 24 giugno 2020, invece che dall’1 al 3 aprile.

Vi ricordiamo che Suolo e Salute è partner di B/Open.

Fonte: https://www.b-opentrade.com/news/veronafiere-posticipa-b/open

Primo Bando nazionale per i Distretti del cibo

Primo Bando nazionale per i Distretti del cibo

È stato aperto il primo bando nazionale per finanziare i Distretti del cibo.

Quali sono i distretti interessati:

  • I distretti rurali e agroalimentari di qualità già riconosciuti o da riconoscere;
  • I distretti localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati da una significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree;
  • I distretti caratterizzati dall’integrazione fra attività agricole e attività di prossimità;
  • I distretti biologici.

Il bando vuole garantire risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori: promuovere lo sviluppo, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale.

“Investiamo nella progettazione territoriale – ha detto pochi minuti fa la Ministra Teresa Bellanova – per favorire la crescita dell’Italia. Dobbiamo sbloccare energie e investimenti. L’agricoltura e l’agroalimentare sono un motore di idee, progetti, nuovi posti di lavoro. Di futuro. Abbiamo lavorato con le Regioni per mettere a punto un bando, il primo, che dia stimolo a una nuova stagione dei distretti del cibo. C’è molto interesse e fermento in tutti i territori, già questa è una scommessa vinta. L’Italia può essere un laboratorio di buone pratiche, investendo sull’economia circolare, sulla ricerca e su formule più forti di collaborazione tra agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione e istituzioni. Noi ci siamo e vogliamo accompagnare questo sviluppo”.

Il primo bando per il finanziamento dei Contratti di distretto del cibo prevede una procedura di valutazione comparativa, e non a sportello come avviene per i contratti di filiera.
La data entro la quale devono essere inviate le domande è il 17 aprile 2020 entro le ore 16.00, con le modalità indicate dal presente avviso.

Oltre al bando dei Distretti del cibo, è stato avviato anche il bando per il finanziamento di contratti di distretto nell’area colpita da Xylella, secondo quanto previsto dalle leggi di bilancio 2018 e 2019. Il Contratto di Distretto Xylella permette di avere un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori che ne sono stati colpiti.

Sono stati messi a disposizione 18 milioni di euro per il bando dei distretti del cibo e 13 milioni di euro per il distretto Xylella.

Per saperne di più:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15042

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15043

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/distretti-del-cibo-al-il-primo-bando-nazionale-inclusi-anche-i-biodistretti

Nuovi finanziamenti per l’agricoltura

Nuovi finanziamenti per l’agricoltura

In attesa della nuova Pac, la quale metterà a disposizione 365 miliardi di euro, sono stati messi a disposizione nuovi fondi europei per l’agricoltura.

Sono infatti disponibili più di 180 milioni di euro da investire in progetti di promozione dell’Agrifood nei Paesi europei. Come? Con i bandi dell’Agenzia esecutiva europea per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare (Chafea) per la Fornitura di informazioni e misure di promozione relative ai prodotti agricoli attuate nel mercato interno e nei Paesi terzi aperti fino al 15 aprile 2020, per finanziare le azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli.

I bandi si dividono in due tipologie:

  • I progetti semplici ai quali sono destinati più di 90 milioni di euro;
  • I progetti multipli ai quali aspettano più di 80 milioni di euro.

L’idea nasce per far in modo che si aumenti competitività e consumo dei prodotti agroalimentari, ottimizzandone l’immagine e favorirne così lo sviluppo commerciale nel rispetto della sostenibilità.

I bandi sono rivolti alle organizzazioni professionali e interprofessionali, alle organizzazioni di produttori, alle associazioni di organizzazioni di produttori e agli organismi del settore agroalimentare che hanno sede in Italia e negli altri Stati membri dell’Ue.

Oltre a questi, sono disponibili altre forme di finanziamento come i Programmi di Sviluppo Regionale 2014-2020 delle regioni italiane:

  • La Regione Liguria, con più di 3 milioni di euro, rifinanzia il bando Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori, che si aprirà il 3 giugno 2020 fino al 31 luglio 2020;
  • Il Veneto, con più di 90 milioni di euro, supporta le aziende agricole, con particolare attenzione ai giovani agricoltori, con scadenze tra il 10 marzo e il 24 aprile 2024;
  • La Regione Lombardia che ha deciso di investire 3 milioni di euro per i progetti destinati a proteggere la biodiversità della flora e della fauna con il bando “Conservazione della biodiversità animale e vegetale”, che scadrà il prossimo 31 marzo 2020. Non solo, ha messo a disposizione 1 milione di euro per il bando “Supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento”, in scadenza il 30 luglio 2020. Altri 4 milioni di euro sono messi a disposizione per il bando “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori”, in scadenza il 10 luglio 2020;
  • Il Piemonte ha attivato il bando “Investimenti per acquisto di macchinari, impianti e attrezzature” con 13 milioni di euro messi a disposizione, con scadenza oggi 28 febbraio 2020;
  • La Regione Emilia Romagna si presenta con quattro nuovi bandi previsti dalle misure 10 agroambiente e 11 agricoltura biologica del Psr 2014-2020, mettendo a disposizione oltre 9 milioni di euro. Tutti i quattro bandi scadranno oggi, 28 febbraio 2020;
  • La Regione Toscana dispone 18 milioni di euro per tutti i giovani agricoltori che avviano un’impresa. Le domande possono essere presentate entro il 16 marzo 2020;
  • L’Abruzzo, con 7 milioni di euro, avvia il “Pacchetto Giovani”, una misura che intende attivare due tipologie di intervento, finalizzate a promuovere la nascita e le attività delle aziende agricole gestite da giovani imprenditori, con scadenza oggi.

Fonte: https://www.greenplanner.it/2020/02/27/fondi-europei-agricoltura/

Il caseificio Bio Sant’Anna presenta OLTREBIO

Il caseificio Bio Sant’Anna presenta OLTREBIO

Lo scorso 21 febbraio, a F.I.C.O – Eataly World è stato presentato OLTREBIO, il nuovo standard di gestione della filiera del Parmigiano-Reggiano, nato dalla forte volontà del caseificio biologico Bio Sant’Anna. Tale standard, oltre al biologico, rafforza l’applicazione dei principi di sostenibilità ambientale ed etica lungo l’intera filiera lattiero casearia.

Bio Sant’Anna nasce nel 1959, costruita intorno ad una grande famiglia che da tre generazioni tramanda la passione e la conoscenza degli animali allevati nel pieno rispetto del loro benessere per arrivare ad ottenere un Parmigiano Reggiano di grande qualità. La filiera –  a conduzione familiare – è dal 1997 in biologico, con tutta la filiera controllata e certificata da Suolo e Salute.

Oltrebio nasce con l’obiettivo di ottenere una filiera che vada oltre il biologico, che sia sostenibile dal punto di vista ambientale dall’allevamento al caseificio e che assicuri elevati standard di benessere animale. Il progetto, così, unisce la collaborazione con il Centro Interdipartimentale per il Packaging (CIPACK) dell’Università di Parma, che provvede a studiare l’impatto ambientale negli allevamenti e nel caseificio, valutando le emissioni di gas serra e il consumo idrico, e il Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) di Reggio Emilia, che valuta la salute degli animali e il loro stato di benessere: non è sufficiente avere delle vacche in salute, ma esse devono vivere la loro vita nelle migliori condizioni, senza stress.

Oltrebio rappresenta per noi il futuro dell’azienda verso una produzione rispettosa dell’ambiente e degli animali” è quello che afferma Davide Cremonini, uno dei soci della casearia bolognese Bio Sant’Anna.

Fonte: https://www.ruminantia.it/bio-santanna-e-oltrebio-filiera-etica-del-parmigiano-reggiano-biologico/