Suolo e Salute

Autore: Serena Leonetti

Il New York Times punta il dito contro l’agricoltura convenzionale

Il New York Times punta il dito contro l’agricoltura convenzionale

Quasi tutte le sovvenzioni europee e nazionali spettano all’agricoltura che inquina, che utilizza fitofarmaci e fertilizzanti sintetici. La politica agricola sovvenziona per il 97,7% l’agricoltura convenzionale: chi inquina è pagato.

L’agricoltura Biologica, nonostante il suo 14,5% di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), riceve solo il 2,3% delle risorse europee, circa sei volte meno di quanto le spetterebbe. Non solo, perché sono gli agricoltori a sostenere i costi generati dall’inquinamento e alla fine chi non inquina paga di più.

A parlare di questo “fenomeno” è il New York Times, il quale mostra a confronto due mappe, una mostra dove l’agricoltura europea viene più finanziata e l’altra mostra i luoghi dove l’impatto dell’inquinamento da nitrati è maggiore: le due mappe coincidono.

“Questo mese, i leader europei hanno fissato obiettivi ambiziosi per combattere i cambiamenti climatici e salvare le specie dall’estinzione”, scrive il New York Times. “Eppure uno dei maggiori ostacoli è il programma di sussidi agricoli da 65 miliardi di dollari all’anno destinato a sostenere gli agricoltori. I sussidi alle aziende agricole hanno avuto gravi conseguenze ambientali e hanno lasciato segni in tutta Europa. Le popolazioni di uccelli in diminuzione minacciano l’equilibrio di interi ecosistemi. Le emissioni di gas serra dall’agricoltura sono in aumento”.

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2020/01/il-new-york-times-denuncia-lagricoltura-convenzionale-e-il-rischio/

L’agroecologia secondo IFOAM UE

L’agroecologia secondo IFOAM UE

“L’agroecologia dovrebbe essere il nuovo orizzonte della politica agricola dell’UE e della prossima strategia Farm to Fork”.

La nuova strategia “Farm to fork”, che sarà proposta dalla Commissione nell’ambito della Green Deal, consentirà all’UE di fornire un reale contributo agli obiettivi di sostenibilità e ci permetterà di affrontare le importanti sfide affrontate dai nostri sistemi alimentari, partendo dal biologico che pone al centro della strategia dell’azienda agricola l’agroecologia.

Secondo IFOAM UE, unire il biologico e l’agroecologia è un’attiva soluzione per ridurre le emissioni di gas serra e per riuscire a immagazzinare più carbonio nei suoli. Tutto questo porterebbe a rafforzare i sistemi agricoli contro eventuali eventi metereologici estremi e comporterebbe un importante calo della perdita di biodiversità europea e globale.

“L’agroecologia è un concetto rivoluzionario che non dovrebbe giustificare il ‘business as usual’. La visione di IFOAM UE sull’agroecologia si basa sui principi dell’agricoltura biologica, e dovrebbe portare a una notevole riduzione dell’uso di pesticidi in Europa, alla rigenerazione dei suoli e al rafforzamento dell’autonomia e del benessere economico degli agricoltori. Non è compatibile con l’uso di OGM o glifosato”, sostiene il presidente di IFOAM UE, Jan Plagge.

È fondamentale rafforzare l’agricoltura biologica come un approccio pratico e certificato delle pratiche agroecologiche.

Suolo e Salute è convinto sostenitore delle politiche di Ifoam Ue, essendo da diverso tempo sia socio effettivo sia supporter di numerose iniziative in ambito internazionale.

 

Fonte: http://www.sinab.it/sites/default/files/share/ifoameu_position_paper_agroecology.pdf

Green Deal: l’Italia agricola è tra le prime nazioni in Europa

Green Deal: l’Italia agricola è tra le prime nazioni in Europa

L’Unione Europea entro la prossima primavera pubblicherà i punti di forza sui quali poggerà l’agricoltura europea del futuro. Secondo Nomisma si punterà ancor di più a costruire un’economia circolare basata su un sistema alimentare sano, equo e rispettoso.

L’Italia si trova in una posizione di privilegio poiché, secondo i dati, presenta già un’alta percentuale di prodotti alimentari con bassi livelli di residui, ben sotto la soglia, oppure addirittura assenti, produce il 16% in meno della media europea di rifiuti alimentari, ha quasi 2 milioni di ettari coltivati a biologico e ha razionalizzato e ridotto di molto l’uso di fertilizzanti e fitofarmaci.

“L’Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri dell’Europa, il più attento agli sprechi e alle emissioni di gas serra e che negli ultimi 10 anni è riuscito a diminuire l’utilizzo della chimica nei propri campi con punte del 50%. Il nostro paese ha anche il primato nel biologico, tra i primi paesi in Europa per seminativi e colture permanenti e il primo per numero di prodotti certificati. Questo primato, però, deve fare i conti con lacune strutturali del Paese come la mancanza e la gestione di acqua e l’erosione del suolo”, sostiene Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, che sintetizza il report realizzato da Nomisma sull’agricoltura italiana.

Fonte: https://www.lastampa.it/economia/agricoltura/2020/01/22/news/green-deal-ue-l-italia-agricola-in-pole-per-sicurezza-alimentare-biologico-e-taglio-della-chimica-1.38367236?refresh_ce

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2020/01/20/green-deal-europa-e-italia-verso-lo-sviluppo-sostenibile/65533

Organic Trade Fairs Alliance: l’alleanza internazionale che promuove il b2b nel settore bio

Organic Trade Fairs Alliance: l’alleanza internazionale che promuove il b2b nel settore bio

Nasce The Organic Trade Fairs Alliance, una nuova alleanza a livello internazionale che unisce le fiere del b2b del biologico italiane ed estere, una piattaforma globale e un forum di scambio di conoscenze per sostenere l’agricoltura biologica, l’industria alimentare biologica e i cosmetici naturali.

Nasce per la volontà di diffondere e sostenere un modello di nutrizione e di personal care basato su ciò che è sano e salutare, sull’attenzione all’ambiente, al clima e al rispetto dei lavoratori.

L’alleanza è in prima fila per promuovere il progetto organizzato da VeronaFiere, B/Open, la prima fiera in Italia esclusivamente b2b.

B/Open, che si terrà a Verona dall’1 al 3 aprile, è uno spazio riservato alle aziende più significative del settore biologico. Nasce per rispondere alle esigenze degli operatori professionali e per soddisfare le loro necessità: è la prima fiera italiana b2b aperta solo alle figure professionali dell’agricoltura e dell’alimentazione bio.

Sarà incentrata soprattutto sul cibo certificato bio, ma non mancheranno aree dedicate alle materie prime, packaging sostenibile e prodotti naturali con diversa finalità.

L’evento è patrocinato da Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), da Regione Veneto e supportata da Ass.O.Cert.Bio (Associazione Organismi di Certificazione del Biologico italiani). Suolo e Salute parteciperà all’evento con un proprio stand.

Fonte: https://www.newsfood.com/agroalimentare-bio-e-benessere-naturale-nasce-lalleanza-internazionale-delle-fiere-b2b/

UE: invita a presentare proposte per nuovi programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità

UE: invita a presentare proposte per nuovi programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità

Il 14 Gennaio, la Commissione Europea ha lanciato un invito a presentare proposte per programmi europei di promozione dell’agroalimentare di qualità, di cui il biologico, nell’UE e all’estero.

Per il 2020, sono messi a disposizione circa 200,9 milioni di euro per sostenere e promuovere i prodotti agroalimentari del mercato europeo ed estero:

  • 181,4 milioni di euro saranno destinati a cofinanziare i programmi di promozioni selezionati tra le varie proposte che saranno ricevute;
  • 118,4 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo di programmi in paesi extra UE;
  • 8 milioni di euro saranno destinati a frutta e verdura fresca, per aumentare il consumo, in Europa, di una dieta equilibrata e sana.

Al progetto lanciato dalla Commissione, possono partecipare le organizzazioni professionali, le organizzazioni di produttori e gli organismi responsabili delle attività di sviluppo di prodotti agroalimentari.

Le proposte possono essere presentate fino al 16 aprile 2020 tramite il portale dedicato. I risultati usciranno poi ad autunno.

Per ulteriori informazioni:

 

Fonte: https://www.ruminantia.it/programmi-per-la-promozione-dei-prodotti-agroalimentari-dellue-nel-2020-la-commissione-ue-lancia-un-invito-a-presentare-proposte/

La Lombardia è sempre più bio

La Lombardia è sempre più bio

Secondo gli ultimi dati raccolti, in Lombardia sta crescendo in maniera importante l’agricoltura biologica. Infatti, negli ultimi dieci anni, ci sono oltre 50.000 gli ettari in più coltivati biologico.

Le coltivazioni si focalizzano soprattutto su cereali (con riso e mais soprattutto), foraggi destinati all’alimentazione degli animali, vite e ortaggi. In Lombardia si contano 3144 produttori bio.

Giacomo dell’Orto, produttore a Besana Brianza di miele certificato, ha deciso di convertirsi al biologico. “Il passaggio al biologico è avvenuto da circa dieci anni. Una rivoluzione? Non direi, perché nell’azienda avviata quarant’anni fa da mio padre, si usavano al minimo i prodotti chimici a difesa degli alveari. Ovviamente da quando siamo bio li abbiamo eliminati del tutto. La rivoluzione del passaggio al bio è la tecnica di lavoro, senz’altro più costosa”, afferma il coltivatore.

La crescita dei consumi bio, un giro d’affari da 5,8 miliardi in Italia, +264% in dieci anni, “conferma una maggior attenzione dei consumatori verso gli acquisti alimentari” spiega Valeria Sonvico, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia.

Fonte: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/biologico-1.4981734