Vigneto nasce a ridosso di un asilo: il sindaco impone la coltivazione biologica
“Stanno piantando una vigna con tutto ciò che ne consegue in termini di uso e pesticidi e fertilizzanti. Siamo preoccupati per i nostri figli e chiediamo che la salute pubblica dei bambini e quella dei residenti della zona venga anteposta al ‘business del prosecco’ e agli interessi economici dei privati”, spiegano i genitori dei bambini dell’asilo di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, che hanno visto nascere a ridosso della struttura l’ennesimo vigneto.
Il sindaco, in seguito ad una nota dell’Ulss 2, ha emesso un’ordinanza al vigneto in questione obbligandolo ad adottare una coltivazione biologica certificata “una coltivazione con metodo biologico certificato, in adesione al disciplinare dettato dal Protocollo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG; all’adozione di sistemi di recupero durante il trattamento della vite, al fine di evitare rischi irritativi derivanti dalla dispersione di prodotti fitosanitari contenenti zolfo; alla lavorazione del vigneto e delle pertinenze in esclusive fasce orarie e giorni esterni all’attività della scuola materna, per evitare, soprattutto, dispersione di polveri e rumori”.
“Siamo soddisfatti che con questa ordinanza si ponga l’attenzione sull’esistenza di un problema di salute pubblica legata alle coltivazioni convenzionali e si riconosca la necessità di ripensare i metodi di colturavicino ai siti sensibili, come le scuole, e ci auguriamo che questo si estenda anche alle abitazioni. Il fatto che ora anche l’Ulss, oltre all’amministrazione comunale, si schieri definitivamente al fianco dei cittadini e delle loro legittime preoccupazioni ci fa davvero piacere e rafforza il nostro impegno nel tutelare la salute dei nostri figli”, dichiarano i genitori.
“Ci auguriamo davvero che ora la proprietà decida di fare un passo indietro e riveda l’atteggiamento tenuto fino a questo momento, considerato il mancato rispetto della precedente ordinanza. Continuiamo a sostenere che quel terreno non sia il posto giusto per un vigneto, visto che si trova inserito in un contesto urbano consolidato e direttamente confinante con un sito altamente sensibile, quale la scuola dell’infanzia frequentata dai nostri figli. Se ciò non fosse possibile, chiediamo che, alla luce del comportamento dei proprietari, rimanga valido l’obbligo di firmare una convenzione con il Comune in cui sia incontestabilmente chiaro che, in caso di inadempimento delle clausole, la proprietà dovrà sospendere la coltivazione” continuano i genitori.
Fonte: http://www.italiachecambia.org/2019/03/vigneto-vicino-asilo-sindaco-impone-biologico/