Per un’agricoltura bio sostenibile occorre più innovazione
Secondo la comunità scientifica nazionale che si occupa di agricoltura, con il sostegno dell’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie (AISSA), ritiene che per sostenere la conoscenza di un’agricoltura di qualità, per la tutela del territorio, il rispetto dell’ambiente e per un consumo consapevole, sia necessario fare chiarezza su questi temi.
Dobbiamo contribuire ad una corretta divulgazione scientifica per far si che l’intera società ne tragga non solo il beneficio, ma riconquisti la consapevolezza del valore della terra e del settore primario perduta ormai da anni.
Il biologico è una realtà: la crescita delle produzioni bio ha effetti positivi sul bilancio nazionale e sul loro consumo. Per accompagnare la crescita in modo positivo è necessario introdurre nuove forme di innovazione, adottando pratiche sostenibili.
Per avere maggiore innovazione, occorre più ricerca e sperimentazione, più divulgazione, trasferimento tecnologico, formazione continua degli operatori e un maggior dialogo tra operatori agricoli e scienziati.
- Sostenibilità ecologica;
- Sostenibilità sociale;
- Sostenibilità economica.
Sono questi i tre principali fattori che dovranno guidare l’agricoltura del futuro nelle sue diverse forme. L’agricoltura sarà valutata per il suo grado di sostenibilità nel lungo periodo, in relazione agli aspetti ecologici (fertilità del suolo, biodiversità, perdita di nutrienti e di fitofarmaci nelle acque e nell’aria, emissioni di gas serra..), economici e sociali.
La ricerca scientifica deve proporre e approvare le innovazioni per la sostenibilità e contemporaneamente sostenere la responsabilità di operatori, consumatori e decisori.