Suolo e Salute

Autore: admin

AGRICOLTURA BIODINAMICA: UN SISTEMA VIRTUOSO

AGRICOLTURA BIODINAMICA: UN SISTEMA VIRTUOSO

Lo scorso 12 novembre, all’interno del Convegno Internazionale di Biodinamica, si è tenuto il primo dei 3 incontri che verteva sull’analisi dei dati del comparto, le strategie e lo sviluppo del modello Italiano per il Green Deal, la nascita della Società Scientifica di Biodinamica e l’istituzione della Borsa di Ricerca intitolata a Giulia Maria Crespi.

L’evento ha dato la possibilità di confrontarsi sul percorso verso una sostenibilità sempre più importante nel comparto agroalimentare, ed ha visto protagonisti diversi atenei e associazioni di settore.

Come ormai di consueto, è stato fatto un focus sull’impatto della pandemia a livello planetario e sui suoi abitanti, sottolineando quanto sia importante mobilitarsi tutti verso un sistema che tenga conto degli aspetti socio economici, culturali ed energetici.

Analizzando il sistema Italia si ha di fronte un buon scenario di partenza, infatti vantiamo un alto numero di aziende biologiche, 80643 operatori (dati 2019), che nonostante il lockdown ha mostrato un incremento di crescita dell’11% delle vendite nella GDO. C’è da sottolineare però, che il biodinamico può costituire una proposta ancora più d’eccelenza grazie ai suoi numeri:

  • con oltre il 95% di prodotto esportato
  • 13309 euro per ettaro di fatturato annuo, rispetto ai 3207 della media nazionale
  • 19 addetti in media ad azienda, rispetto ai 2 dell’agricoltura convenzionale

Con l’arrivo dei fondi per l’agricoltura del Recovery Fund, che ammontano a 925 milioni di euro, e ai 38,7 miliardi di euro della prossima PAC, è ormai vitale concentrare le forze verso un’economia green che possa sviluppare sempre di più un’agricoltura sostenibile; come sostiene il presidente dell’Associazione Demeter Italia, Enrico Amico “A ottobre sono stato chiamato dalla Commissione Europea per illustrare le linee guida Demeter dell’agricoltura biodinamica, a questo riguardo, che già applicano tutte le nuove indicazioni delle istituzioni continentali per il Green Deal in agricoltura e costituiscono il modello più calzante per supportare tutti gli agricoltori italiani nella sfida della sostenibilità”.
Nell’incontro era presente, come moderatore, Carlo Triarico, presidente dell’associazione per l’Agricoltura Biodinamica e co-fondatore dell’appena nata Società di Scienza Biodinamiche insieme al professore di Chimica Agraria ed Ecologia del Federico II di Napoli Alessandro Piccolo che è intervenuto dicendo: “L’agricoltura biodinamica in Italia è in costante crescita, il numero di aziende è raddoppiato in 10 anni e i problemi ai quali risponde con soluzioni concrete contribuiscono a fare dell’Italia il primo paese esportatore biodinamico in Europa. Mancava però al nostro paese una Società scientifica di Scienze biodinamiche, per il confronto e la collaborazione dei diversi ricercatori impegnati in questa disciplina”.

 

Le prossime due date del convegno saranno lunedì 30 novembre e giovedì 10 dicembre.

 

Fonte: https://www.greenplanet.net/biodinamico-un-sistema-deccellenza-per-salvare-leconomia-italiana/

SUOLO E SALUTE: IERI E OGGI, UNA BELLA STORIA DA RACCONTARE

SUOLO E SALUTE: IERI E OGGI, UNA BELLA STORIA DA RACCONTARE

Agricolturabio.info” è un periodico d’informazione sull’agricoltura che innova nel segno della rigenerazione ambientale, della qualità biologica e biodinamica, del rispetto per chi produce, trasforma e consuma. Esce sul web con aggiornamenti plurisettimanali, ogni tre mesi su carta e in digitale con gli approfondimenti di “Agricolturabio Dossier”.

La testata ha dedicato un ampio spazio a Suolo e Salute, in un’intervista ad Alessandro D’Elia, direttore generale della società, dove è stata raccontata la storia emozionante dell’Associazione Suolo e Salute e presentata l’attuale realtà del primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia.

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QUI L’ARTICOLO: agricolturabio.info

IL BIOFACH SI FARÀ, MA IN DIGITALE

IL BIOFACH SI FARÀ, MA IN DIGITALE

i vari operatori É giunta l’ufficialità riguardo l’edizione 2021 del Biofach e Vivaness, le più importanti kermesse mondiali per il biologico, si terranno in forma digitale e verranno nominate Biofach e Vivaness eSpecial.

Quando

L’organizzazione ha rotto gli indugi e ha deciso, alla luce della situazione globale dovuta alla pandemia da Covid-19, di rendere l’evento completamente digitale. La manifestazione è in programma dal 17 al 19 febbraio prossimi, permettendo così un incontro e un networking fra i vari attori senza mettere a rischio i vari operatori.

Petra Wolf, membro del consiglio di amministrazione della NürnbergMesse, ha dichiarato: “Nelle ultime settimane abbiamo intrattenuto un fitto dialogo di confronto con le principali realtà del settore. Una cosa è certa: il comparto del bio ha voglia di interazione, di fare networking, di conoscere e scoprire tendenze e innovazioni, soprattutto in questi tempi eccezionali”.

Dalle presentazione dei prodotti, ai forum, ai format di networking con gli esperti del settore, questi sono gli ingredienti della versione digitale di questo Biofach 2021, che saranno coadiuvate dai software di matchmaking, per trovare gli espositori di proprio interesse. Non mancheranno i consueti seminari di formazione, che mai come quest’anno punta alla “ricostruzione” del nostro futuro con lo slogan “Shaping transformation. Stronger. Together”.

Suolo e Salute al Biofach 2021

Suolo e Salute come ogni anno parteciperà all’evento, vi invitiamo a visitare il nostro spazio digitale dal 17 al 19 febbraio 2021. Per info: sviluppo@suoloesalute.it

 

Fonte: greenplanet.net

UN BIO DISTRETTO IN SARDEGNA

UN BIO DISTRETTO IN SARDEGNA

Nasce il Distretto Bio Sardegna e il suo compito sarà quello di favorire la partecipazione degli operatori bio e di tutti gli attori in un obiettivo comune e primario, cercando di coniugare l’agricoltura biologica con energie rinnovabili, biodiversità e lavoro etico.

Nel comitato promotore sono presenti: l’Associazione di Produttori Sardegna Bio, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Cagliari, ANCI Sardegna, Coldiretti Sardegna e la Fondazione ITS Filiera Agroalimentare della Sardegna.

I primi obiettivi del Bio Distretto sono quelli di puntare alla filiera corta, cercando di incrementare la relazione tra produttore e consumatore. Anche il rapporto con le amministrazioni locali potrà fungere da volano di sviluppo del settore, , tramite le forniture e la divulgazione nelle mense scolastiche, ospedali e servizi pubblici.

«Inoltre l’auspicio è che il bio-distretto possa diventare un impulso per favorire l’export dei prodotti biologici locali a livello internazionale» – afferma il sindaco metropolitano e di Cagliari Paolo Truzzu –. La costituzione del distretto biologico ci consentirà di dialogare direttamente con i vertici ministeriali e avere accesso a molti più fondi, al fine di sostenere un’agricoltura sostenibile, sviluppare ricerca, innovazione e cultura rurale, attivare filiere corte e conciliare la tutela della biodiversità con lo sviluppo delle aree rurali e a vocazione agricola più avanzata».

 

Fonte: terraevita.edagricole.it

COVID-19 E I CONTROLLI BIO

COVID-19 E I CONTROLLI BIO

Sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea dell’11 novembre 2020 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1667 della Commissione, del 10 novembre 2020. Il documento, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2020/977, riguarda il periodo di applicazione delle misure temporanee in relazione ai controlli sulla produzione di prodotti biologici, e che è volto a prorogare, a causa del prolungarsi dell’emergenza COVID-19, alcune misure temporanee sui controlli in agricoltura biologica, già previste nel Reg. UE 2020/977.

I mezzi per affrontare la crisi

Per affrontare la crisi in atto, nello scorso luglio la Commissione europea ha emanato il Reg. (UE) 2020/977 che permette agli Stati membri di mettere in atto misure temporanee che derogano ai Reg. (CE) n. 889/2008 e (CE) n. 1235/2008 per quanto riguarda il sistema di controllo della produzione biologica e determinate procedure previste dal sistema esperto per il controllo degli scambi (TRACES). Tuttavia, determinate gravi disfunzioni dei sistemi di controllo nel bio persisteranno anche dopo i termini ultimi di applicazione fissati da tale regolamento (30 settembre 2020). Per quanto riguarda invece i controlli e le attività ufficiali che ricadano nell’ambito di applicazione del Reg. (UE) n. 2017/625, con il Reg. (UE) n. 2020/466 è stato concesso agli Stati membri di applicare misure temporanee per contenere i rischi sanitari legati alla pandemia fino al 1 febbraio 2021, come da ultima modifica. Pertanto, le regole definite dal Reg. (UE) n. 2020/977 dovrebbero pertanto continuare ad applicarsi fino a tale data. Tuttavia, le percentuali minime relative al numero di campioni, alle ulteriori visite di controllo a campione e alle ispezioni e visite senza preavviso, di cui all’art. 1, paragrafi 3, 5 e 6, di tale regolamento, sono calcolate su base annua: per queste specifiche non viene quindi modificata fine dell’applicazione di tali deroghe. Inoltre, per evitare di perturbare l’applicazione del Reg. (UE) n. 2020/977 prorogata dal Reg. (UE) n. 2020/1667, viene stabilita l’applicazione retroattiva delle disposizioni del Reg. (UE) n. 2020/977.

Qui di seguito i documenti integrali:

Reg. (UE) 2020/1667 – ITA

Reg. (UE) 2020/1667 – EN

Fonti:

sinab.it 

ruminantia.it

LA GDO E’ LA FORZA MOTRICE DEL BIOLOGICO

LA GDO E’ LA FORZA MOTRICE DEL BIOLOGICO

I SUPERMERCATI SONO SEMPRE PIÙ BIO

Sempre più i consumatori sono orientati ad acquistare prodotti biologici, e sempre di più lo fanno nella grande distribuzione organizzata.

Infatti le referenze di prodotti a marchio biologici nella GDO passano dalle 4300 del 2018  ai 4700 del 2019, segnando un trend di aumento dell’8%.

“In dieci anni – spiega Rosa Maria Bertino di BioBank – i supermercati sono diventati la forza motrice del bio con una quota di mercato passata dal 27 al 47%. Parallelamente la quota dei negozi specializzati è passata dal 45 al 21%. Il fatturato delle vendite di alimenti biologici nella Gdo nel 2020 è stimato in 2 miliardi di euro ma rallenta il ritmo di crescita: +2% nel 2019, +5% nel 2020, mentre negli anni precedenti si viaggiava a due cifre. E cresce anche il numero di prodotti bio a marchio della grande distribuzione: si è passati dai 4.300 del 2018 ai 4.700 del 2019, segnando un +8%”.

Nelle 26 catene censite nel rapporto “Focus Bio Bank – Supermercati & Specializzati 2020” le prime 3 che emergono sono in ordine Coop, Esselunga e Pam Panorama “Solo nove catene hanno meno di 100 referenze e si tratta in gran parte di discount – aggiunge ancora la Bertino -. Sono 8 le catene censite con alimenti equosolidali presenti nelle proprie marche. Avanzano anche le marche della cosmesi bio o naturale, presenti in 11 catene. Una crescita frenata dalla mancanza di una normativa europea e dalla scorciatoia facile del prodotto un po’ più “verde” ma non certificato”.

Nel segmento dei negozi specializzati le percentuali sembrano tenere: a fronte di circa 200 chiusure di negozi, se ne registrano altrettanto in apertura, facendo intendere che il turnover rimane elevato. Analizzando questo dato però si notano che i negozi che aprono solo al di sopra dei 150 metri quadrati, quindi il trend si sta spostando verso aziende più grandi, a scapito delle piccole.

Fonte: ilsole24ore.com