Suolo e Salute

Autore: admin

Al via FirenzeBio: la mostra mercato dei prodotti biologici e biodinamici

Al via FirenzeBio: la mostra mercato dei prodotti biologici e biodinamici

FirenzeBio dal 23 di marzo partirà la nuova mainfestazione dedicata al bio nella città di Firenze, più precisamente alla Fortezza da Basso, a cui parteciperanno 110 aziende coinvolte negli eventi più disparati dai convegni allle degustazioni, dai cooking show alle iniziative nelle scuole.

 

La Toscana è insieme al Lazio la prima regione ‘bio’ del centro-nord con circa 130.000 ettari coltivati in modo biologico o in fase di conversione. Gli operatori sono oltre 5.000, un dato che fa della Toscana la prima regione del centro-nord con un incremento nell’ultimo anno del 4,8%.(ANSA).

Grandi rappresentanze sia da parte dei comuni toscani che dalle altre regioni, per quanto riguarda aziende ed istituzioni.

“Il bio è una scommessa centrale della nostra agricoltura – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – che si vince anche divulgando e affermando i valori, le competenze, la qualità di questo settore”.

 

Fonte: http://www.ansa.it/toscana/notizie/speciali/2018/03/14/debutta-mostra-mercato-firenzebio_1818f7a8-18b7-4fe8-b096-ce19d0831643.html

I dati sui controlli ICQRF nel 2017

I dati sui controlli ICQRF nel 2017

Nell’anno 2017 ICQRF ha eseguito 53.733 controlli sull’intero sistema agro-alimentare italiano, di cui 40.857 controlli ispettivi e 12.876 analitici. Gli operatori verificati sono stati oltre 25.000 e i prodotti controllati oltre 57.000.

Le irregolarità rilevate hanno riguardato il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni.

I controlli hanno riguardato tutta la filiera agroalimentare: dei 53.733 controlli, l’88% ha riguardato i prodotti alimentari e il 12% i mezzi tecnici per l’agricoltura.

Dai dati emerge che nell’ambito della produzione biologica le irregolarità sono di gran lunga inferiori a quella media del settore agro-alimentare e a quella dei settori in regime di qualità (DOP, DPC, IGP, IGT).

L’entità delle non conformità non è da ritenersi comunque media del settore: ICQRF interviene principalmente su aziende segnalate all’autorità competente dagli organismi di controllo per sospetti di violazione delle norme, oppure a carico delle quali le autorità sospettano comunque infrazioni, in seguito ai risultati dei test analitici svolti nell’ambito della normale vigilanza sui prodotti sul mercato in Italia o all’estero o ad altri motivi.

L’auspicio dell’associazione è che il sistema di controllo riformato dal decreto legislativo di febbraio, investimenti nella formazione e nell’assistenza tecnica riducano ulteriormente la pur contenuta quota di non conformità.

Qui potete leggere l’articolo completo:
fonte: http://www.assobio.it/2018/03/09/i-controlli-dellicqrf-nel-2017/

Il Report 2017 di ICQRF è disponibile al seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12201

Suolo e Salute è ospite di Biodiversitywar al Cosmoprof 2018

Suolo e Salute è ospite di Biodiversitywar al Cosmoprof 2018

A Bologna Fiere dal 15 al 18 marzo, durante la più importante manifestazione internazionale dedicata alla cosmesi, Cosmoprof 2018, sarà ovviamente presente anche l’hub di giornalismo digitale Biodiversity.Bio-Fondazione BioHabitat, in qualità di partner tecnico: affronterà il tema del sostegno ambientale in diretta streaming da un comparto in continua evoluzione ed una vetrina unica al mondo.

 

Latifolia Group creerà, al Padiglione 19, stimoli e idee per esaltare il dibattito sul biologico e processi di filiera Green nel mondo della cosmesi.

 

Quali sono i sistemi certificati che permettono di fare rete d’impresa?

In che modo, in termini legali si è complicata o semplificata una certificazione?
Dove il mercato raccoglie più consensi in fatto di creatività e credibilità?

Chi sono i veri protagonisti di una realtà che oggi punta a fatturati milionari?
C’è ancora posto per le piccole e medie imprese di agire nella conversione al Bio?
Infine l’internazionalizzazione è davvero la nuova sfida del Km Zero?

 

Queste, alcune delle domande che stimoleranno il dibattito, e la piattaforma di Biodiversity.Bio, offre la possibilità di registrare le interviste, i confronti diretti in convegni e incontri a tema, tavole rotonde.

 

Con ospiti d’eccezione:

Suolo e Salute

ADI Delegazione Emilia Romagna

Accademia di Belle Arti di Bologna

gli studenti che hanno partecipato alla Mostra UBIQ

Design4Pet

 

e a livello internazionale una finestra aperta con:

AMI IYOK ECOSMETICS

D’ALCHEMY

Hemp Care – Allegrini

JUVENOR LLC DBA BOTTEGA ORGANICA

MAKE ME BIO

POESIA21

THE LAB ROOM

THEOPHILE BERTHON 1867

TRIUMPH & DISASTER

LE PERE PELLETIER

SKINYOGA 

MY WHITE SECRETS

AMATERA

 

contact in Fiera 3475109352 – Marcella Marzari

 

Fonte: http://www.biodiversitywar.it/cosmprof-2018-biovsbio/#5cVewfF9R4lJBkAH.99

Il monopolio del grano Senatore Cappelli

Il monopolio del grano Senatore Cappelli

Quest’anno molti agricoltori biologici non potranno seminare il grano duro varietà Cappelli. Un’azienda sementiera si è aggiudicata infatti la licenza in esclusiva per questa antica varietà di frumento, creando di fatto un regime di monopolio.

Il Crea – proprietaria del Cappelli – ha affidato i diritti  sulla moltiplicazione e sulla commercializzazione di questa varietà alla SIS per i prossimi 15 anni. Con questo accordo, la fornitura del seme all’azienda agricola è condizionata alla sottoscrizione di un contratto con la ditta sementiera nel quale si prevede il conferimento dell’intera produzione agricola. E in seguito a questa esclusiva, gli imprenditori agricoltori sono privati della possibilità di sviluppare e promuovere filiere fino al prodotto finito.

Un frumento antico, riscoperto in un momento in cui era stato abbandonato, non sarà più commerciabile dagli agricoltori, ma utilizzabile solo per fini personali.

Si tratta di un’ingiustizia dettata da una gestione disfunzionale del settore primario, che porta i piccoli commercianti a soffrire e le grandi aziende a riempirsi le tasche.

L’ennesima vergogna della quale subiscono le conseguenze solo i piccoli commercianti impegnati nella continua lotta alla rinascita del settore agricolo.

Fonte: http://www.ecomulo.it/2018/03/grano-senatore-cappelli-venduto-monopolio/

Decreto boomerang sul biologico: tutela o duro colpo?

Decreto boomerang sul biologico: tutela o duro colpo?

Lo scorso 22 febbraio il Consiglio dei Ministri, in una delle ultime sedute prima delle elezioni, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sul sistema dei controlli per la produzione agricola e agroalimentare biologica ma l’analisi del testo fatta da esperti e da alcune grandi aziende fa ritenere che il decreto possa tradursi in un boomerang per i produttori biologici.

I truffatori che mettono in commercio falso bio non si fermerà certo davanti a multe di qualche migliaio di euro, che invece potrebbero complicare l’attività di piccoli produttori agricoli, la vera base del bio italiano. Gli operatori italiani che hanno investito nel biologico saranno tenuti a pagare sanzioni in aggiunta a quelle comminate dagli organismi di controllo. Facciamo alcuni esempi: in caso di meri errori di etichettatura la sanzione va da 600 a 3.000 euro; in caso di sospensione/revoca (anche a seguito di recidive per soppressioni dovute a residui causati da trattamenti fatti da vicini) le sanzioni vanno da 6.000 a 30.000 euro. Si tratta di sanzioni amministrative automaticamente irrogate a seguito dei provvedimenti emessi dagli organismi di controllo.Lo stesso decreto prevede inoltre sanzioni amministrative per gli organismi di certificazione che finiranno per ricadere sugli operatori aumentandone i costi di produzione e riducendone la capacità competitiva.

Operatori e organismi di controllo avevano chiesto un coinvolgimento nella messa a punto del provvedimento ma, nella stragrande maggioranza, non sono stati presi in considerazione. Così oggi prendono piede delusione, incertezza e preoccupazione in un settore che sta andando al massimo e che chiedeva alle autorità nazionali qualcosa di diverso.

Fonte: http://www.greenplanet.net/controlli-sul-biologico-una-mazzata-il-settore

AIAB pretende risposte sui contributi AGEA

AIAB pretende risposte sui contributi AGEA

AIAB, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, rivendica il suo ruolo di rappresentante di molte aziende biologiche che da troppo tempo ormai aspettano i pagamenti di AGEA per i PSR.

E’ il presidente stesso di AIAB, Vincenzo Vizioli, a firmare in prima persona una lettera, scritta dai legali di AIAB, dove si chiede espressamente che AGEA:
completi la definizione operativa delle procedure di pagamento, per rendere ordinaria la presentazione delle domande, la loro istruttoria e il loro pagamento in qualità di organismo pagatore nazionale;

sblocchi le procedure dei pagamenti degli arretrati e disponga l’immediato pagamento dei contributi, quanto meno per l’annualità 2015; renda formalmente noti quali sono gli eventuali ostacoli burocratici che impedirebbero la conclusione delle istruttorie e la liquidazione dei premi agli agricoltori, per ogni annualità sospesa.

AIAB, che rappresenta prioritariamente gli interessi dei produttori biologici e che li sostiene anche negli aspetti tecnici e burocratici, definisce, tramite il suo presidente Vizioli, “inaccettabile la situazione di stallo che si è venuta a creare per inspiegabili e dannosi ritardi burocratici, che di fatto impediscono la liquidazione dei contributi agli agricoltori”.

In mancanza di una risposta ufficiale entro 15 giorni da parte di AGEA, AIAB promette di adire le vie legali con richiesta di danno in difesa dei suoi soci.

A questo link è possibile leggere la lettera sull’appalto dei servizi tecnici e informatici
A questo link è possibile leggere la lettera sul ritardo dei pagamenti

fonte: https://aiab.it/aiab-scrive-ad-agea-vogliamo-lo-sblocco-dei-pagamenti-laccesso-agli-atti/