Suolo e Salute

Autore: admin

Italia prima in Europa per Valore aggiunto in agricoltura

Per una volta, l’Italia non resta indietro: con i suoi 30 miliardi di euro correnti, il nostro Paese è oggi il primo nella Ue a 28, per il livello di valore aggiunto dell’agricoltura.

Lo afferma la Coldiretti in una nota. Le ragioni del primato? Secondo l’associazione dei coltivatori diretti sono da ricercare soprattutto nella qualità dei prodotti e nella salubrità ambientale.

Valore aggiunto: Made in Italy più ‘green’ d’Europa

Sono 3, in particolare, i settori premianti: l’ortofrutta, il vino e l’olio, che insieme costituiscono le punte di diamante del Made in Italy agricolo. La ricerca della Coldiretti è stata condotta sulla base dei dati Istat più recenti, emersi dall’analisi dell’andamento dell’economia settoriale nello scorso anno.

L’agricoltura italiana”,ha sottolineato la Coldiretti in una nota,“è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop e Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati”.

Il settore biologico ha avuto quindi un ruolo fondamentale nel raggiungimento del primato, assicurando qualità dei prodotti e sostenibilità ambientale al comparto.

Accanto a questo, c’è la grande ricchezza e varietà di prodotti riconosciuti per la propria unicità: sono quasi 5mila (4.965 per l’esattezza) i prodotti alimentari tradizionali censiti, ricorda Coldiretti. A essi vanno affiancate 291 specialità Dop e Igp, riconosciute a livello comunitario, ma anche 415 vini Doc e Docg.

Sono 60mila, inoltre, le aziende agricole biologiche italiane. Un vero e proprio boom che si affianca alla scelta “di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni, a tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare”.

Focus su giovani e lavoro

La notizia del buon andamento del Valore aggiunto agricolo italiano è un ulteriore elemento positivo in un contesto già in forte crescita.

Nel 2016, l’agricoltura è infatti il settore che ha registrato il maggior aumento di occupati, in Italia: +4,9%. Un risultato che risalta ancora di più se confrontato con lo stesso dato nell’ambito dei servizi (+1,8%) e dell’industria (-0,5%). Secondo Coldiretti, a far incrementare l’occupazione è soprattutto la scelta di coltivare un pezzo di terra in proprio, da imprenditori: sono 51mila le aziende agricole guidate da under 35, con una crescita del 6% rispetto al 2015:

Le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati in più”, spiegano dalla Coldiretti.

Valore aggiunto: non solo note positive

Malgrado il primato europeo, ci sono criticità e problemi che in parte frenano la filiera agricola nazionale. Questioni che Coldiretti identifica in due correnti principali:

Nel 2016 il valore aggiunto di agricoltura, silvicoltura e pesca ha segnato un calo del 5,4% a prezzi correnti dovuto soprattutto al taglio delle quotazioni alla produzione (-3,4%) per effetto delle speculazioni e delle distorsioni di filiera nel passaggio dal campo alla tavola. A incidere è stato anche il flusso delle importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale perché vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in etichetta per tutti i prodotti. Su questo fronte, per il 2017 sono attese importanti novità per il latte, i formaggi, il riso e la pasta Made in Italy“.

FONTE:

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/39554/mercati-e-imprese/valore-aggiunto-in-agricoltura-italia-prima-in-europa

Assicurazione agricola, ritardi nell’erogazione dei contributi: interviene la Commissione

Ritardi nell’erogazione dell’ assicurazione agricola, regole farraginose, problemi gestionali. Sarebbero questi i limiti e le carenze individuate nel sistema nazionale di gestione dei rischi in agricoltura.

Limiti che terrebbero lontani i coltivatori italiani, soprattutto al Centro e al Sud, da uno strumento potenzialmente utile come quello dell’assicurazione agricola.

L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da Asnacodi, Associazione nazionale dei consorzi di difesa, e raccolto dal vicepresidente della Commissione agricoltura che ha avviato un’indagine conoscitiva per far luce sul tema.

Assicurazione agricola: l’allarme Asnacodi

La denuncia è arrivata, chiara, da Asnacodi nelle scorse settimane: i vertici dell’Associazione parlano di “situazione critica”, nonché di “disaffezione e diffidenza da parte degli agricoltori per regole farraginose e dettate in ritardo”. Il nocciolo della questione riguarda il sistema nazionale di gestione dei rischi in agricoltura, che, tra le altre cose, gestisce l’erogazione delle agevolazioni per coloro che sottoscrivono un’assicurazione agricola.

Secondo Asnacodi, sono due le principali questioni da risolvere.

Innanzitutto, quelle di natura gestionale. Ci sono infatti forti ritardi nell’erogazione delle agevolazioni: i contributi relativi alle polizze 2015 non stati ancora liquidati del tutto; per il 2016, non è ancora stato nemmeno pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione dei contributi. Visti i ritardi, c’è il rischio che gli imprenditori agricoli rinuncino del tutto allo strumento dell’assicurazione agricola agevolata, come emerso dagli ultimi dati. Un problema avvertito soprattutto nel Centro e Sud dell’Italia.

La seconda questione sollevata da Asnacodi riguarda le azioni in campo per migliorare il sistema. L’idea dei servizi ministeriali è di modificare la legge 102 del 2004, che istituiva il fondo di solidarietà nazionale. Con la modifica in esame, si creerebbe una distinzione tra gli interventi cosiddetti assicurativi – gli incentivi per gli agricoltori che sottoscrivono un’assicurazione agricola – e compensativi, cioè gli indennizzi ex post. Gli strumenti sono soggetti alle norme europee in termini di aiuti di Stato: sarebbero quindi alternativi tra loro. Una stessa azienda agricola non potrebbe cioè beneficiare di entrambi.

Assicurazione agricola: l’intervento della Commissione parlamentare

Vista la denuncia Asnacodi, la Commissione agricoltura alla Camera ha deciso di intervenire con un’indagine conoscitiva sul tema. È almeno questa l’intenzione espressa da Massimo Fiorio, deputato Pd e vicepresidente della Commissione.

«Dopo un trend positivo durato quasi 10 anni, il sistema italiano delle assicurazioni agricole ha fatto registrare una preoccupante flessione nell’ultimo biennio. Questo malgrado le avversità atmosferiche e gli eventi calamitosi siano ormai all’ordine del giorno, compromettendo la redditività delle aziende».

Il compito dell’indagine conoscitiva sarà quindi di approfondire “le motivazioni che stanno disincentivando l’unico strumento concreto che le imprese hanno a disposizione per salvaguardare le produzioni. Sappiamo già che l’attuale sistema assicurativo presenta gravi ritardi nell’erogazione dei contributi statali previsti, incertezze normative e ostacoli burocratici”.

L’indagine della Commissione dovrà inoltre produrre utili indicazioni “per apportare correttivi efficaci per elaborare un modello assicurativo che salvaguardi l’intero settore”.

FONTI:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3335

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3332

Ritiro di prodotti ortofrutticoli dal mercato: dal 1 giugno aumenta l’indennità

Al via i nuovi prezzi applicati in caso di ritiro dal mercato di prodotti ortofrutticoli durante un periodo di crisi. Le nuove tariffe attive a partire da giugno.

Partiranno il primo giugno di quest’anno i nuovi prezzi applicati dall’Unione Europea per il ritiro dal mercato di prodotti ortofrutticoli in settori in crisi.

Lo confermano fonti comunitarie, dopo l’annuncio del funzionario della Commissione europea Antas Goncalves, a margine della giornata organizzata da MAPAMA “The importance in Spain of the Common Organization of Agrarian Markets for the fruit and vegetable sector”.

Ritiro dei prodotti ortofrutticoli: quali le novità

L’iter, iniziato lo scorso anno con la presentazione al Consiglio dei Ministri della Unione Europea del pacchetto delle misure per i settori in crisi, troverà il suo completo compimento il 24 maggio prossimo. Sarà questa, infatti, la data di pubblicazione del regolamento.

Il prezzo di ritiro di prodotti ortofrutticoli in caso di squilibrio di mercato passerà dal 30 al 40% del prezzo medio di mercato dell’Ue negli ultimi cinque anni. Questa variazione sarà applicata alla distribuzione gratuita (i cosiddetti ritiri di beneficienza).

I ritiri destinati ad altri scopi, quali ad esempio produzione di compost, mangimi, distillazione, vedranno invece una variazione dal 20 al 30% del valore di mercato.

-8%: in calo i prezzi ad aprile

Secondo i dati resi noti oggi dalla Direzione generale agricoltura della Commissione europea, il mercato di frutta e verdura nell’Ue vede prezzi in calo ad aprile in media di circa l’8% rispetto ai livelli storici di questo periodo dell’anno.

L’aumento di prezzo di ritiro dei prodotti ortofrutticoli era stato richiesto a più voci da vari Stati membri, tra cui Italia, Spagna e Francia. La necessità era di recuperare l’efficacia delle misure di gestione delle crisi, considerate di fondamentale importanza non solo in un’ottica di embargo russo, ma anche per l’imprevedibilità delle produzioni, dovuta al cambiamento climatico, e per la natura altamente deperibile di frutta e verdura.

Fonti:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3327

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/35719/lapprofondimento/aumento-prezzi-di-ritiro-ue-ce-la-proposta

http://brussels.cta.int/index.php?option=com_k2&id=15004&view=item&Itemid=

Sana, la crescita non si ferma

Da venerdì 8 a lunedì 11 settembre 2017 tornerà SANA, la fiera italiana di riferimento per il mondo del biologico e del naturale.

Tante le novità della prossima edizione, dal layout più ampio e aggiornato alle nuove iniziative; confermati, naturalmente, gli appuntamenti divenuti ormai tradizionali come SANA Novità, SANA Academy, SANA Shop e il VeganFest.

L’edizione 2016 di SANA ha registrato 47.221 visitatori, 833 aziende, 50.000 mq di rassegna espositiva, più di 60 tra eventi e workshop (con 4.800 partecipanti) e 2.300 incontri con buyer da 27 diversi Paesi. Numeri che testimoniano la grande crescita del settore che non accenna a rallentare e, con esso, non può che crescere SANA, da anni piattaforma espositiva di riferimento per operatori e appassionati del biologico e del naturale in tutte le sue declinazioni.

Fra le novità di quest’anno da segnalare il nuovo, più funzionale e ampio layout. Ai padiglioni 25 e 26, riservati all’Alimentazione biologica, si aggiungeranno infatti due padiglioni – 21 e 22 – che ospiteranno il settore Cura del corpo naturale e bio, in crescente aumento in termini di presenze di aziende del settore.

Il padiglione 16, con ingresso Nord dedicato, sarà destinato al Green lifestyle, con le proposte per una vita naturale e bio in ogni aspetto, dalla casa all’abbigliamento, dal giardinaggio alla cura degli animali domestici, dal tempo libero ai viaggi. Quest’ultimo settore sarà potenziato e riorganizzato per rispondere alla sempre maggiore attenzione del consumatore alle tematiche green e del biologico e a come integrarle in tutti gli ambiti della quotidianità.

I 5 padiglioni, ubicati al piano terra, saranno collegati tra loro da percorsi e resi facilmente accessibili dagli ingressi Nord e Ovest della Fiera di Bologna.

SANA 2017 il nuovo layout mappaSana2017

Novità importanti, ma anche importanti conferme e ritorni: molte le aziende di spicco del comparto che, tornate a SANA nel 2016, parteciperanno ugualmente nel 2017; numeri significativi sul fronte delle conferme “storiche” e delle aziende che per la prima volta saranno presenti a SANA.

Immancabili gli appuntamenti, entrambi al padiglione 16, con SANA Shop, dove i visitatori potranno testare e acquistare direttamente i prodotti esposti, e con il VeganFest, l’iniziativa più importante a livello nazionale sul mondo vegan, organizzata in collaborazione con VEGANOK.

SANA Novità, lo spazio-vetrina all’interno del Centro Servizi, sarà motivo di grande interesse per i visitatori che potranno scoprire i nuovi prodotti, e le novità su quelli esistenti, presentati in fiera dalle aziende; confermata anche in questa edizione la possibilità di votare i prodotti preferiti.

Torneranno SANA City e le numerose iniziative che coinvolgeranno la città, con la partecipazione diretta di ristoranti, bar ed esercizi commerciali.

Un’agenda ricca di appuntamenti B2B, i numerosi workshop e seminari, inclusi quelli di SANA Academy, e l’opportunità di incontrare buyer, produttori e professionisti del settore di caratura internazionale, contribuiranno a fare di SANA il terreno ideale su cui coltivare le occasioni di sviluppo e networking che possono nascere da una realtà, quella del biologico e del naturale, in continua espansione.

 

Per informazioni

Ufficio Stampa SANA

Absolut eventi&comunicazione

Mariagrazia Lioce – Sara Telaro

ufficiostampa@absolutgroup.it

tel. 051 272523 – 340 9214636

 

 

Responsabile Affari Generali, Comunicazione

e Rapporti Istituzionali

Isabella Bonvicini

Isabella.bonvicini@bolognafiere.it

tel. 051 282920 – 335 7995370

 

 

 

Ufficio stampa BolognaFiere

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tel. 051 282862 – 334 6012743

 

 

 

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Food Quality Days: Giornate di seminari per il settore agroindustriale

Nella giornata di ieri, Giovedì 18 Maggio, Suolo e Salute ha partecipato a Food Quality Days.

Si tratta di un corso indetto dalla Dinamica S.r.l., un team di professionisti che opera nel settore alimentare, in collaborazione con il Master Universitario di II livello in Esperto in Controllo e Certificazione di Alimenti (ESCA) del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione dell’UNICAL.

Il corso era proposto gratuitamente ad aziende e professionisti del settore agroindustriale, 2 giorni di seminari di informazione e aggiornamento su 4 argomenti di attuale interesse:

Giovedì 18 maggio – Aula 52, Ed. Polifunzionale UNICAL

9.30 Presentazione

Prof. Gaetano Ragno – Direttore Scientifico Master

Dott. Antonio Pettinato – Amministratore Unico Dinamica S.r.l.s
10.00 SIAN e sicurezza alimentare: i controlli ufficiali nella Regione Calabria
Dott. Dario Macchioni – Responsabile Ufficio Igiene Alimenti e Bevande settore area LEA – Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie Regione Calabria.

15.30 Le certificazioni regolamentate: produzioni biologiche, DOP e IGP
Prof. Domenico Fusto – Responsabile Sviluppo e Marketing Calabria –Suolo e Salute
Dott. Saverio Giglio – Direzione Tecnica DOP/IGP e Resp. Analisi Agricoltura Biologica – Suolo e Salute

Venerdì 19 maggio – Aula 52, Ed. Polifunzionale UNICAL

9.30 Presentazione

Prof. Gaetano Ragno – Direttore Scientifico Master

Dott. Antonio Pettinato – Amministratore Unico Dinamica S.r.l.s

10.00 La certificazione BRC e IFS
Dott. Pierpaolo Parentini – Lead Auditor Bureau Veritas – Bureau Veritas Italia

15.30 Corrette prassi igieniche nell’industria agroalimentare 
Paolo Prete – Responsabile Calabria – Diversey Food & Beverage

 

 

Le giornate di workshop “Food Quality Days” sono state organizzate all’interno del percorso formativo del Master ESCA. Ciascun seminario è stato seguito da discussione per domande o interventi con il pubblico. I seminari sono stati aperti al pubblico e ad aziende, le quali si sono sono registrate presso:

Segreteria Dinamica Srls: tel/fax 0984016503 ;

Email: info@dinamicagroup.com Segreteria Master ESCA: tel 0984 493178;

Email: unical.esca@gmail.com

GDO:salgono a 147milioni di euro le vendite dell’ortofrutta bio

GDO : le vendite dell’ortofrutta bio segnano un balzo in avanti del 28%, rispetto all’anno precedente.

Sono questi i dati dell’analisi Nomisma snocciolati a margine di MACFRUT BIO, la sezione speciale della fiera internazionale dell’ortofrutta dedicata alla produzione naturale.

Ortofrutta fresca bio trend in crescita nella GDO

Secondo i dati Nomisma, nel 2016, i consumi di frutta e ortaggi freschi delle famiglie italiane sono cresciuti del 2,2% rispetto all’anno precedente. Sono 9 milioni le tonnellate vendute in tutti i canali, e 152 i kg di prodotti consumati pro capite.

All’interno di questo trend positivo, è il settore dell’ortofrutta biologica a riscuotere il maggior successo. I dati Nielsen evidenziano, infatti, che nel nostro Paese le vendite di frutta e ortaggi biologici a peso imposto hanno raggiunto i 147 milioni di euro nella sola GDO.

L’ortofrutta fresca bio ha da sempre un ruolo determinante nelle vendite di prodotti biologici (pesa per l’11% sulle vendite bio nella GDO). E le potenzialità di mercato sono altrettanto positive: le vendite bio contano per il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta. Trend positivo garantito anche dal crescente interesse da parte del consumatore.

Identikit dell’acquirente Bio

Nell’ultimo anno, la domanda di alimenti biologici in Italia è cresciuta. Il 77% delle famiglie ha acquistato almeno un prodotto bio. E quello dell’ortofrutta fresca è il settore che i consumatori continuano a prediligere. È infatti questa la categoria con il maggior numero di famiglie acquirenti.

Gli acquisti bio aumentano con l’aumentare del reddito e dell’istruzione. Una maggiore capacità di spesa e un titolo di studio più elevato, infatti, corrispondono a tassi di penetrazione più alti.

Non solo. Anche l’età incide sulle scelte: la quota di consumatori è più alta (65%) se chi acquista ha un’età compresa tra 30 e 44 anni. La percentuale scende al 51% per gli over 55.

L’interesse verso il comparto cresce anche in presenza di nuclei familiari con figli di età inferiore a 12 anni. Complici sia la percezione di una maggiore sicurezza per la salute e di qualità organolettiche superiori, che l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

«Il biologico cresce a doppia cifra e da tempo non è più una nicchia: 8 italiani su 10 consumano bio. L’ortofrutta fresca è la categoria che meglio esprime la chiave del successo del bio. La cultura del bio appassiona i consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell’impatto delle scelte alimentari». Afferma Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence Nomisma.

Fonti:

http://www.ilvelino.it/it/article/2017/05/11/

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/39419/in-diretta-da/ortofrutta-bio-lo-stato-dellarte-in-italia-e-germania

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