Suolo e Salute

Autore: admin

L’appello di IFOAM all’assemblea Bayer: “Stop all’accordo con Monsanto”

IFOAM trova voce all’assemblea Bayer-Monsanto.

Utilizzando il voto delega di un azionista Bayer, Markus Arbenz, direttore esecutivo dell’Organizzazione internazionale del biologico IFOAM International, espone le obiezioni del settore contro la proposta di fusione tra le due multinazionali.

L’intervento di Arbenz inizia con tono ironico, facendo riferimento al grande potere della Bayer. Ricchezza e potere, però, obblighi e responsabilità, spiega. Responsabilità che potrebbero tradursi in azioni a favore del futuro del pianeta.

Siete davvero sicuri di voler investire in Monsanto?

Arbenz fa leva sulla contraddizione tra la cattiva reputazione di Monsanto e la politica di sostenibilità di Bayer. “Siete davvero sicuri di voler investire in questa azienda?”,chiede.

«State pianificando l’acquisizione di Monsanto, anche se è una delle aziende più odiate in tutto il mondo. Voi siete consapevoli della reputazione di Monsanto che, secondo Nielsen, è una delle tre aziende con la peggiore reputazione di tutto il mondo. Una reputazione che non è dovuta a un singolo scandalo, ma ad anni di pratiche commerciali attuate senza scrupoli nel perseguimento del profitto». Parole forti, di accusa, che non tendono, nemmeno per un attimo, a smorzare i toni.

Impegno a tutela dell’ambiente

La seconda parte del discorso si incentra su sostenibilità e tutela dell’ambiente. La società, l’ambiente, il clima, la biodiversità, l’acqua, il suolo e persino gli insetti impollinatori, sono troppo importanti per non essere tenuti in debita considerazione. Tematiche che l’azienda, incalza Arbenz, guarda da una prospettiva sbagliata. «Bayer è troppo grande, troppo importante e ha un impatto troppo pesante sulla nostra società e sull’ambiente per pensare solo al proprio successo economico». Spiega, nel suo appello accorato. «Il vostro modello di business ha bisogno di nuovi obiettivi e strategie. Mettereimmagini di api sul vostro sito web non le riporterà in vita».

Il ruolo di Bayer nel problema della povertà mondiale

La terza importante tematica trattata durante il discorso riguarda la povertà. Anche in questo, afferma Arbenz, Bayer ha una grossa responsabilità. Non si tratta, spiega, di passare subito, dall’oggi al domani a un tipo di coltivazione biologica. Piuttosto, di sviluppare una vision migliore, cercando nuovi modelli ecologici, sostenibili, e cercando di investire in essi con forza. Una scelta che richiede volontà politica e strategia intelligente.

«Bayer/Monsanto stanno lavorando alla creazione di un monopolio. La biodiversità sta scomparendo, il clima sta cambiando, e 800 milioni di persone vanno ancora a letto affamate. L’appello dell’Onu è per un cambiamento di paradigma nel settore agricolo. Bayer ha il potere di avviare questo cambiamento. Abbiamo bisogno di pensare un pianeta sostenibile per i nostri figli e non solo di massimizzare i dividendi e gli stipendi dei manager», conclude Arbenz.

FONTE:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/05/02/markus-arbenz-speaks-out-organic-movement-bayer-shareholders-meeting-stop-bayer

Sementi Festival: appuntamento in borgo con il cibo bio e gli stili di vita sani

Il comune di Corinaldo, in provincia di Ancona, nominato nel 2007 “Borgo più bello d’Italia”, organizza il Sementi Festival.

Appuntamento all’insegna della corretta alimentazione, dello stile di vita sano e delle qualità e dei benefici del cibo biologico. Non mancheranno iniziative a carattere culturale: mostre, concerti, laboratori per bambini, spettacoli di danza itineranti.

Tra gli appuntamenti più interessanti “Bio per una notte”, una sorte di notte bianca per le vie del quartiere, in cui gli esercizi commerciali saranno coinvolti in scelte sane e consapevoli.

Ecco il programma dell’appuntamento.

Sementi Festival: appuntamento il 12 maggio

A partire dalle ore 15 di venerdì 12 maggio, si aprirà a Corinaldo il Sementi Festival, con uno spazio gratuito per bambini fino a 3 anni, gestito dai volontari dell’associazione AshramJoytinat. Per i più grandi, invece, le iniziative cominceranno dalle ore 18.

Primo appuntamento con “Alimentiamo la salute”. Un dialogo tra il dottor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Bruno Sebastianelli, Presidente de “La Terra il Cielo”, e SwamiJoythimayananda, esperto in Ayurveda e fondatore dell’AshramJoytinat Yoga Ayurveda di Corinaldo.Berrino e Joythimayananda sono poi gli ideatori della Cena e del Pranzo biologici, durante i quali saranno serviti in tavola piatti gustosi, salutari e privi di residui chimici.

Alle 20 partirà “Bio per una notte”, con un mercato itinerante per le vie del centro storico del borgo. I ristoranti adotteranno menù biologici e gli esercizi commerciali proporranno prodotti in linea con la filosofia bio. Saranno inoltre protagonisti l’artigianato locale, le sementi antiche e i massaggi ayurvedici.

Alle 21:30 comincia invece lo spettacolo di danza itinerante dei ballerini della “Esperimenti GDO Dance Company”.

Sementi Festival: la seconda giornata di appuntamenti

Anche il secondo giorno si ripetono gli appuntamenti per i bambini a cura dell’associazione AshramJoytinat, pranzo e cena biologici con menù ideati da Franco Berrino e SwamiJoythimayanandae “Bio per una notte”.

Tra le nuove iniziative, alle 7:30 Yoga in piazza nel centro storico di Corinaldo. Alle 10, la tavola rotonda “Agricoltura tra Sostenibilità e Mercato – Dai semi antichi all’ape robot”, a cui parteciperanno il dottor Franco Berrino, Bruno Sebastianelli, Giovanni Piersanti (presidente CAC – Cooperativa Agricola Cesenate) e i rappresentanti di AIAB e ANABIO, importanti sigle del mondo biologico italiano.

Alle 16, si piantano alberi per i nuovi nati, mentre alle 17 partono i laboratori “Coloriamo la verdura” e “Nati per leggere”, dedicati ai più piccoli.

Serata di spettacoli per gli adulti: alle 18, Jacopo Fo si esibisce in “Vivere in eterno mangiando solo dinosauri”, pièce ironica che stigmatizza manie e luoghi comuni sull’alimentazione; alle 21:30, musica con il Massimo Morganti Quartet.

La partecipazione al Sementi Festival è gratuita, mentre pranzo e cene biologici sono a pagamento.

Per info: 071 7978636 – www.corinaldo.itiat1@corinaldo.it

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1154

http://www.feder.bio/files/1970.pdf

Fs 17: scoperta una nuova cultivar di olivo resistente a Xylella

La soluzione contro la Xylella Fastidiosa c’è e si chiama FS 17. I ricercatori del Cnr hanno individuato una nuova cultivar di olivo tollerante al batterio. Una nuova speranza, ma con qualche riserva.

L’epidemia che ha messo in ginocchio la Puglia

L’epidemia di Xylella fastidiosa, in atto da qualche anno, ha assestato un duro colpo al settore oleario pugliese. Secondo Coldiretti, l’annata 2016 ha registrato un calo del 28% della produzione di olive da olio nella provincia di Lecce. Il numero di frantoi per la produzione di olio extravergine è passato da 400 a 319 unità. E le stime per la prossima annata non sono delle più rosee. Numeri importanti, considerato il peso che il settore ha per la Regione: l’olio è il terzo prodotto pugliese più esportato, le imprese olivicole sono 270mila, il 22% del totale.

Secondo recenti stime, il batterio avrebbe causato alla regione un danno di oltre un miliardo di euro.

In questo contesto si inserisce uno studio portato avanti dai ricercatori dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche (Ipsp-Cnr), condotto assieme all’Università di Bari e al Centro di ricerca Basile Caramia. I risultati danno un po’ di speranza agli operatori di settore.

FS 17, la cultivar che potrebbe sconfiggere Xylella

Nei giorni scorsi, i ricercatori hanno reso nota l’esistenza di una speciale cultivar, la FS 17, nota all’estero anche come “Favolosa”, capace di resistere al batterio.

Si tratta di una selezione di semenzali della cv Frantoio ottenuta dal professor Giuseppe Fontanazza e brevettata dall’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Cnr (Isafom-Cnr).

A giugno dello scorso anno, lo stesso team di ricerca aveva scoperto un’altra cultivar resistente a Xylella: Leccino.

Secondo il presidente del Cnr Massimo Inguscio, quest’ultimo risultato ottenuto dagli studiosi «rafforza le speranze di salvare l’olivicoltura, ora gravemente minacciata, nelle aree interessate dal batterio, ed è l’ulteriore dimostrazione del contributo che il Cnr, impegnato in prima linea sin dalla prima identificazione del patogeno, sta dando alla ricerca di soluzioni concrete e di grande impatto sull’economia, sull’occupazione, e sulla salvaguardia del territorio».

Come spiega ad AgronotizieFrancesco Loreto, direttore del Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr, più che di resistenza, nel caso dell’FS 17 si deve parlare di tolleranza al batterio.

Xylella, infatti, riesce ad attaccare la pianta, ma non ne determina la morte. La soluzione potrebbe essere, quindi, piantare questa nuova cultivar tollerante al batterio o, se possibile, innestarla sulle piante già esistenti. Quest’ultimapossibilità è attualmente al vaglio dei ricercatori.

Le polemiche sui prezzi della cultivar FS 17

«L’apertura dell’UE al reimpianto che speriamo divenga a breve una decisione definitiva dopo il rapporto dell’EFSA sta aprendo scenari speculativi che vanno immediatamente stroncati. La possibilità di reimpiantare la varietà FS-17 sta facendo schizzare i prezzi delle piantine, oggi vendute in regime di monopolio. Piantine di 12 mesi e altezza di 0,80 cm, usualmente vendute a 2 euro, stanno registrando prezzi da capogiro fino a euro 3,60+IVA a pianta». Questa la denuncia del Presidente di UNAPROL, David Granieri, durante il suo sopralluogo a Lecce su un campo sperimentale.

Denuncia confermata anche dal Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti: «È intollerabile che in un momento di grande difficoltà per gli olivicoltori ci sia chi voglia speculare, promuovendo contratti di fornitura di piante FS-17, addirittura con liste di prenotazione. Stiamo raccogliendo le denunce delle nostre imprese per procedere ad una segnalazione alle autorità competenti».

Secondo Francesco Loreto, invece, le accuse sarebbero prive di fondamento: «Abbiamo contattato i vivai che hanno in licenza dal Cnr la cultivar FS 17. In questo momento ci sono 200mila piantine pronte per essere vendute. Sono prive di fondamento dunque le polemiche apparse su alcuni media sulla scarsità di piante o sull’aumento dei prezzi».

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/vivaismo-e-sementi/2017/04/26/xylella-scoperta-una-nuova-cultuvar-di-olivo-tollerante/53790

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/04/18/xylella-olivo-favoloso-resiste-batterio_vuicXKSwJVCVD2C184GW6L.html?refresh_ce

http://www.puglia.coldiretti.it/promozione.aspx?KeyPub=GP_CD_PUGLIA_HOME%7CCD_PUGLIA_HOME&Cod_Oggetto=104190425&subskintype=Detail

 

6 maggio, Festa del biologico: tutti gli incontri e le iniziative a Milano

Il 6 maggio 2017, a Milano, va in scena la Festa del biologico. Piazza Duomo ospiterà incontri con esperti, progetti di coinvolgimento per giovani e tante altre iniziative formative.

Un’occasione per incontrarsi e confrontarsi su tematiche che partono dal rispetto dell’ambiente e dalla tutela della salute.

Festa del biologico: l’iniziativa

Produttori, aziende, protagonisti del settore bio italiano avranno la possibilità di parlare, all’Italia innanzitutto, e al Mondo, di un’altra forma di agricoltura, quella che permette all’umanità di nutrirsi, rispettando l’ambiente, la biodiversità e il territorio.

 La Festa del Biologico si inserisce all’interno di WEEK&FOOD, la settimana del food di Milano che si svolge parallelamente a TUTTOFOOD.

L’evento è organizzato da FederBio ed è aperto a produttori, aziende, consumatori, giornalisti, blogger, millennials, studenti, bambini, adulti e chiunque sia interessato a conoscere ilmondo bio da vicino.

L’intento di FederBio è di offrire ai partecipanti uno spazio aperto di confronto sperimentazione e arricchimento tra soggetti pubblici, privati e cittadini.

 Gli appuntamenti

Tante le iniziative messe in campo. A partire dai TALK, che si terranno a Palazzo Giureconsulti in via dei Mercanti dalle ore 10:15.

I momenti di confronto saranno 4, così suddivisi:

  • Il biologico Made in Italy. Un successo mondiale. Il talk, il primo della giornata, tratterà dei prodotti bio fiore all’occhiello del nostro Paese. Si analizzeranno allo stesso tempo le motivazioni del successo del settore, delineandone le opportunità;
  • Bio e comunicazione. Previsto per le 12:15, durante l’incontro sarà presentato il Project “PARLOCONBIO” in collaborazione con Economia e Gestione della Comunicazione Pubblicitaria, LiMed, e i corsi UCSC International, Università Cattolica del Sacro Cuore, con il coinvolgimento di 20 gruppi di millennials;
  • Nutrizione e benessere. Sono quello che mangio. Il pomeriggio, alle 14:45, è previsto invece un talk in cui verrà trattata la nutrizione per tutte le età. Nutrizionisti ed esperti spiegheranno perché scegliere bio per stare bene;
  • Agricoltura biologica: senza pesticidi per la salute dell’ambiente. Il ciclo di Talk si concluderà alle 16:15 con un dibattito sui pesticidi e sui loro rischi per la salute.

Festa del biologico: le aree espositive

Accanto alle iniziative di approfondimento, in via Mercanti, le aziende biologiche avranno la possibilità di esporre i loro prodotti e far conoscere la propria storia e le proprie attività.

BIO-DESIGN: UN’INSTALLAZIONE PER MILANO – Durante la Festa del Biologico sarà inaugurata un’installazione realizzata da giovani architetti laureatisi al Politecnico di Milano con materiali recuperati da aziende bio. L’opera rappresenterà il mondo biologico in movimento e in interazione con tutti noi. Un gioco di specchi e materiali di recupero.

Per i Millennials

Le giovani generazioni saranno coinvolte attraverso il contest #Vivoilbio. L’iniziativa ha l’obiettivo di spingere i giovani nella produzione di video, audio, foto inerenti l’agricoltura biologica. I 10 video migliori scelti da una giuria di 10 giornalisti, saranno proiettati durante la FESTA DEL BIO.

Per i bambini e le famiglie

Per i più piccoli, tante iniziative, giochi, attività volte a scoprire il bio.

Fonti:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1151

http://www.feder.bio/Festa_del_Bio_BIODESIGN.php

http://www.feder.bio/FestadelBio.php

Bayer e Monsanto: le preoccupazioni del mondo bio. Tavola rotonda a Colonia per protestare contro la fusione

Il 27 aprile, presso l’Università di Colonia, si terrà una tavola rotonda per fare il punto sulla fusione tra Bayer e Monsanto. L’iniziativa è un atto di protesta contro la fusione delle due società.

IFOAM – Organics International, Navdanya Foundation and Coordination against BAYER Dangers, ASTA of the University of Cologne hanno organizzato, insieme, una serie di attività per mostrare disappunto e preoccupazioneper la fusione tra Bayer e Monsanto. Le iniziative si svolgeranno nella stessa settimana in cui si svolgerà la prima assemblea degli azionisti della multinazionale, fissata per il 28 aprile a Bonn, in Germania.

Gli ospiti della tavola rotonda contro Bayer e Monsanto

L’evento vedrà la partecipazione di esperti internazionali che illustreranno gli effetti catastrofici del connubio tra le due società. Ecco un primo elenco delle personalità di rilievo che prenderanno parte alla tavola rotonda.

Miguel Lovera, scienziato esperto in biodiversità e propagazione delle piante, responsabile dell’Ufficio di protezione delle Piante e dei Semi durante il governo di Fernando Lugo, in Paraguay, condividerà la sua opinione di come il connubio Bayer e Monsanto potrebbe influenzare l’America Latina. Lovera è stato anche uno dei testimoni più importanti intervenuti durante il Tribunale Monsanto.

Nnimmo Bassey, vincitore del Right Livelihood Award (Premio al corretto sostentamento) o comunemente definito “Il premio Nobel alternativo” è uno degli ambasciatori del Tribunale Monsanto, da sempre attivo nella battaglia per un mondo libero da OGM.

Andre Leu, presidente IFOAM – Organics International è un pioniere e un agricoltore bio attivo in Australia. Per anni ha combattuto contro il monopolio delle aziende di agro-chimica. Durante la tavola rotonda esporrà le sue motivazioni contro le strutture monopolistiche del settore agricolo, messo sotto pressione dai poteri forti delle sementi, dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari. Strutture che rendono difficile dare una risposta concreta alla fame, alla povertà e ai cambiamenti climatici.

Johannes Remmel, ministro per la protezione climatica della Renania Settentrionale-Vestfalia, è uno dei personaggi più attesi dell’evento. Lui, tra gli altri, valuterà politicamente il progetto di acquisizione della Monsanto.

Axel Köhler-Schnura, portavoce per il Coordinamento contro i pericoli derivanti dalla Bayer, che interverràsui numerosi reati societari commessi da Bayer e non solo.

Marie Bauer, dal Sindacato ambientale di Colonia, rappresenterà i giovani, evidenziando la necessità di una collaborazione tra i lavoratori e i movimenti ambientalisti, che dovrebbero condividere questa battaglia.

L’evento, infine, sarà moderato da Bernward Geier, Consigliere di Amministrazione presso Navdanya International Foundation e Ambasciatore di IFOAM – Organics International. La tavola rotonda è sostenuta dalla Fondazione Heinrich Böll, dalla Rosa Luxemburg Foundation e sponsorizzato da Rapunzel.

Fonte:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/04/24/bayer-monsanto-keep-your-fingers-our-food

Appello a Juncker dalle associazioni ambientaliste: “Stop al Mais OGM, rispetti la democrazia”

Mais OGM: associazioni ambientaliste e ong del mondo bio si sono riunite per inviare una lettera indirizzata al Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.

Nella missiva, le organizzazioni invitano l’esponente politico lussemburghese a ritirare alcune proposte di autorizzazione di mais OGM. Sia gli Stati Membri che l’Europarlamento si sono infatti espressi a sfavore dell’autorizzazione. Se la Commissione dovesse comunque procedere con il consenso, saremmo di fronte a una grave violazione dei principi democratici, sostengono.

Due voti europei per dire stop agli OGM

I firmatari hanno ricordato a Juncker il voto del 27 marzo scorso. In quell’occasione, gli Stati Membri dell’Ue avevano espresso parere negativo all’autorizzazione di due nuove varietà di mais geneticamente modificato, la Bt11 e la 1507, così come sul rinnovo di una concessione precedentemente garantita per la MON810.

Successivamente, su Bt11, 1507 e altre 3 tipologie di prodotti OGM (59122, MIR604 e GA21) si erano espressi sfavorevolmente anche gli eurodeputati, con una risoluzione, approvata a maggioranza.

Per assicurareil rispetto delle due votazioni, espressione delle istituzioni elette democraticamente dai rispettivi Paesi membri, le associazioni ambientaliste europee hanno quindi redatto una lettera aperta destinata a Juncker.

L’appello a Juncker: “Ritiri le proposte sugli OGM”

Sono 6 le sigle che hanno deciso di firmare l’appello al presidente della Commissione UE: Ifoam, Friends of the Earth Europe, Greenpeace, SafeFoodAdvocacy Europe, Slow Food e Testbiotech. La richiesta principale? Il ritiro delle proposte di approvazione da parte della Commissione per le varietà di mais OGM Bt11, 1507 e MON810.

«I risultati del voto del 27 marzo mostrano che buona parte degli stati membri dell’Unione si oppongono all’autorizzazione della coltivazione» dei 3 prodotti, scrivono le sigle ambientaliste nella missiva. «Anche se non è stata raggiunta una maggioranza qualificata [16 su 28 voti contrari nella votazione su Bt11 e 1507; 14 su 28, con 6 astensioni, sono stati sfavorevoli al rinnovo del MON810, ndr], gli Stati non hanno conferito alla Commissione un mandato chiaro per autorizzare questi Organismi Geneticamente Modificati. Se la Commissione dovesse autorizzarli, imporrebbe una decisione che va contro la maggioranza degli Stati Membri dell’Ue. Una scelta che contrasterebbe con i suoi sforzi di rendere l’Europa più democratica. Dimostrando quindi disprezzo per i principi democratici».

IFOAM, in particolare, con un comunicato sottolinea la «mancanza di un background politico, legale e scientifico dietro le proposte» di autorizzazione. Invitando ulteriormente Juncker a desistere, la federazione ricorda che «la coltivazione di OGM eleva il rischio di contaminazione dei raccolti biologici, incrementando i costi per agricoltori e addetti alla trasformazione che vogliono commercializzare prodotti OGM-free».

FONTI:

http://www.ifoam-eu.org/

http://www.ifoam-eu.org/

http://www.suoloesalute.it/