Suolo e Salute

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Evoo Days: a Febbraio arrivano i giorni dell’olio extravergine d’oliva

Appuntamento a Verona, lunedì 20 e martedì 21 febbraio, per gli Evoo Days: evento per gli esperti e i produttori di olio extravergine d’oliva. Un’occasione da non perdere per chi è a caccia di possibilità di network, formazione e business nel settore.

L’evento si terrà durante il “Sol d’Oro Emisfero Nord”, concorso oleatorio di respiro internazionale.

Veronafiere ospita i giorni dell’olio extravergine d’oliva

“Sol d’Oro” è il più autorevole concorso oleario internazionale. L’edizione “Emisfero Nord”, si tiene quest’anno a Verona, presso Veronafiere, dal 15 al 20 febbraio. Durante l’evento, e in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Olio di Oliva, nascono gli EVOO Days. Un forum dedicato alla formazione e al networking nella filiere dell’olio extravergine d’oliva di qualità.

Le sessioni di lavoro saranno 4, due per ciascuna giornata. E si concentreranno su temi specifici.

Il 20 febbraio, sarà la volta delle tecniche di produzione per l’olio d’oliva Made in Italy. L’obiettivo sarà quello di introdurre innovazioni in grado di incrementare le quantità prodotte, senza snaturare l’identità dell’olio. Nel pomeriggio, invece, il focus sarà sulla qualità dell’olio extravergine d’oliva nei processi di realizzazione: qualità di tipo organolettico e salutistico.

Il giorno dopo, 21 febbraio, sarà la volta delle analisi del mercato e delle prospettive di consumo dell’olio extravergine. Previsti workshop specifici sull’export verso Usa, Giappone e Taiwan. Nel pomeriggio, invece, saranno affrontati temi più specifici riguardo il marketing del prodotto: etichette, siti internet, social network, fiere internazionali.

Saranno presenti relatori di caratura internazionale dall’Italia, ma non solo: ospiti da Spagna, Giappone, Taiwan, Usa e Marocco.

Gli Evoo Days sono organizzati con il patrocinio dell’Accademia dei Georgofili e dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio. Parteciperà ai lavori il Consiglio Oleicolo Internazionale, nella figura del direttore esecutivo.

Una rete per l’olio extravergine d’oliva

Gli Evoo Days nascono da un’esperienza di successo: wine2wine, forum sul business dei prodotti vitivinicoli, che lo scorso dicembre è giunto alla terza edizione. Un appuntamento organizzato, anche in questo caso, da Veronafiere.

I giorni dell’olio extravergine d’oliva, spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, hanno «il loro focus sempre nel business. Ma, come abbiamo fatto per wine2wine, l’ottica è di mettere le diverse professionalità in rete. L’obiettivo? Migliorare il prodotto finale e conseguire una ricaduta economica positiva, per tutti gli attori della filiera».

Un appuntamento che mette al centro le produzioni e le professionalità italiane, di cui l’olio extravergine d’oliva rappresenta un’eccellenza.

«L’iniziativa degli Evoo Days», prosegue Mantovani, «è stata ideata per far crescere e valorizzare il potenziale umano e professionale della filiera oleicola: l’olio di qualità, infatti, è uno dei frutti della cultura italiana. Un valore da preservare, ma che allo stesso tempo ha bisogno di essere aggiornato: in questo modo può essere leader e cogliere le opportunità del mercato, sia italiano che estero».

FONTI:

http://www.solagrifood.com/it/area-espositori/evoo-days/

http://www.solagrifood.com/it/area-espositori/concorso-sol-doro/view/sol-doro-emisfero-nord/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/01/31/evoo-days-l-olio-d-oliva-fa-rete/52692

http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/fiere_eventi/2017/01/30/olio-veronafiere-lancia-evoo-days-business-formazione_720198ca-47e2-4135-952d-5545088bbefd.html

 

Festuca: la soluzione che salverà le colture da freddo e siccità?

Secondo i ricercatori, la festuca arundinacea, pianta con un’incredibile resistenza a freddo e siccità, potrebbe racchiudere la soluzione che salverà le colture dai cambiamenti climatici.

La Festuca arundinacea è una pianta erbacea con una spiccata resistenza al freddo e agli stress idrici. È molto utilizzata nella realizzazione dei tappeti erbosi, proprio per le sue caratteristiche che le consentono di tollerare bene caldo, siccità, malattie e scarsa manutenzione. È una delle specie che meglio si adatta al clima italiano.

I ricercatori dell’Università di Pisa hanno esaminato la pianta per carpire il segreto della sua longevità e applicarlo alle colture agrarie, sempre più minacciate dai cambiamenti climatici.

Lo studio

Lo studio, condotto dal professor Lorenzo Guglielminetti ha portato a degli sviluppi interessanti.

In un’intervista rilasciata ad “Agronotizie”, Guglielminetti spiega il comportamento della Festuca e le sue possibili applicazioni in campo agrario.

Questa pianta, afferma, “è in grado di sopravvivere per più di un anno in completa assenza di risorse energetiche, ma con i tessuti idratati”.

La Festuca unirebbe in sé il comportamento delle piante che vivono in ambienti desertici, e che trascorrono lunghi periodi di inattività, a quello delle piante erboree che, per affrontare l’arrivo dell’autunno, conservano il nutrimento in steli e radici sotto forma di zuccheri.

Durante i test, i ricercatori hanno fatto germinare la Festuca al buio. La pianta è cresciuta per circa 200 giorni. Dopo aver esaurito il nutrimento presente nel seme è entrata in letargo, per poi riprendere la propria attività una volta esposta nuovamente alla luce. Tutto il processo è durato 650 giorni.

Cosa determina la sua resistenza

All’interno della Festuca sono presenti dei geni incredibilmente forti che le consentono di resistere agli stress esterni. La pianta utilizza la fase di letargo per evitare di esaurire tutte le riserve accumulate e morire in assenza di fotosintesi.

Secondo Guglielminetti la scoperta ha un valore rilevante anche per le altre colture. “Se noi riuscissimo a trasferire questi meccanismi, che ancora non sono chiari, nelle colture agrarie saremmo in grado di rendere le piante più resistenti”, spiega il professore. Si potrebbero ottenere specie che consumano meno risorse idriche e che non temono le gelate primaverili.

Nuovi Ogm quindi?

Alla domanda se trasferire i geni della Festuca alle altre colture possa determinare la creazione di Ogm, l’esperto risponde che non è detto. L’ingegneria genetica è una soluzione, ma esistono altre vie: una volta individuato esattamente il gene di resistenza di questa pianta, è possibile ricercarlo in altre varietà presenti tra le colture agrarie non ancora valorizzate commercialmente. Poi, le proprietà potrebbero essere trasferite attraverso incroci tradizionali alle altre varietà più commercializzate ma meno resistenti.
Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/01/19/freddo-e-siccita-non-fanno-piu-paura-grazie-ad-un-erba/52500

https://it.wikipedia.org/wiki/Festuca_arundinacea

Cambiamenti climatici e agricoltura in Emilia-Romagna

Lunedì 30 gennaio 2017 si terrà un incontro a Bologna che avrà come argomento i cambiamenti cliamtici e l’agricoltura in Emilia Romagna, ecco il programma:

Dalle ore 10-13 in Viale Antonio Silvani 6, Bologna, piano terra, sala 5

10.00 Introduzione, Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae

10.10 Il Servizio idrometeoclima per l’agricoltura regionale, Carlo Cacciamani, direttore Arpae Simc

10.30 Siccità e Clima, il ruolo degli osservatori, Lucio Botarelli, Arpae Simc

10.50 Il nuovo atlante climatico regionale, Gabriele Antolini, Arpae Simc

11.10 Il futuro del clima regionale, Rodica Tomozeiu, Arpae Simc

11.30 Da iColt a Moses: servizi climatici per l’agricoltura, Vittorio Marletto, Arpae Simc

11.50 La strategia climatica regionale, Patrizia Bianconi, Regione Emilia-Romagna

12.10 Mitigazione agricola: il progetto Climate changE-R, Mario Montanari, Regione Emilia-Romagna

12.30 Conclusioni, Simona Caselli, assessore Agricoltura Caccia e Pesca, Regione Emilia-Romagna

13.00 Rinfresco

Agricoltura biologica: i primi risultati delle attività della RRN 2014-2020

Nel primo anno di operatività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020, le attività realizzate in tema di agricoltura biologica sono state dirette, da un lato, a verificare i possibili effetti delle politiche sul territorio e, dall’altro, a migliorare la comunicazione e l’informazione per favorire la conversione delle aziende e agevolare la loro gestione attraverso la diffusione di innovazioni e buone pratiche. Pur trattandosi di risultati preliminari, si ritiene utile un confronto con le istituzioni e gli stakeholder su quanto finora realizzato, così da indirizzare le attività future e renderle più coerenti con le aspettative e i fabbisogni dei responsabili delle politiche e degli attori del settore biologico. Per tanto si terrà un incontro per Lunedì, 6 Febbraio – ore 9.00 Hotel Radisson Via Filippo Turati 171 – Roma. Ecco il programma della giornata:

9.00 Registrazione e welcome coffee

9.30 Sessione plenaria Apertura dei lavori: Emilio Gatto – Mipaaf

9.45 Le strategie regionali per l’agricoltura biologica Guido Bronchini – Regione Lazio Pierluigi Milone – Regione Molise Donatella Cavirani – Regione Toscana Carlo Malavolta – Regione Emilia Romagna

10:30 Sessioni parallele I primi risultati delle attività del primo biennio di programmazione della RRN

Tavolo tematico 1: Agricoltura biologica e territorio Modera: Laura Viganò – Crea Pagamenti e sistemi sanzionatori: Riccardo Meo, Delizia Del Bello – Ismea L’agricoltura sostenibile nei PSR: Alessandra Vaccaro – Crea Pagamenti e sostenibilità: Andrea Arzeni – Crea Bio-Distretti: Alberto Sturla – Crea Dibattito

Tavolo tematico 2: Informazione e comunicazione in agricoltura biologica Modera: Francesco Giardina – Ismea Verso la conversione: Francesco Giardina – Ismea Le vetrine delle aziende di successo: Antonella Giuliano – Ismea Video e divulgazione tecnica: Corrado Ciaccia – Crea Dibattito

12.00 Report dei feedback dei due tavoli tematici Laura Viganò – Crea Francesco Giardina – Ismea

12.20 Interventi Programmati

12.50 Chiusura dei lavori: Roberta Cafiero – Mipaaf

A Novembre 2017 il 19esimo Organic World Congress: registrazioni aperte

Dal 9 all’11 novembre prossimi, l’India ospiterà il 19esimo Organic World Congress (OWC). L’appuntamento, ideato e organizzato da IFOAM – Organics International, ricorre ogni 3 anni, dal 1998.

L’obiettivo della convention è di condividere esperienze, innovazioni e conoscenze nel mondo del bio. Non solo: con la presenza di media e visitatori da tutto il mondo, l’OWC cerca di dare visibilità globale alla nazione ospitante e, soprattutto, di spingere lo sviluppo della filiera biologica locale.

Titolo della kermesse, “An Organic World through an Organic India”, ovvero un mondo bio nasce attraverso una bio India.

Organic World Congress: aperte le registrazioni

A partire dal 18 gennaio, sono aperte ufficialmente le iscrizioni all’evento.

«Non perdere l’opportunità unica di incontrare importanti personalità del settore bio, per condividere conoscenze e competenze, e progettare i nuovi concept per la crescita della filiera», leggiamo sul sito di IFOAM.

Le registrazioni possono essere effettuate a questo link: https://owc.ifoam.bio/2017/registration

Non è stato ancora rivelato nella sua interezza il programma dell’Organic World Congress. Sappiamo però che l’appuntamento è diviso in tre momenti.

L’OWC vero e proprio, come abbiamo accennato, si terrà tra il 9 e l’11 novembre, presso l’India Exposition Mart di New Delhi. Il primo giorno, si terranno l’Inaugurazione ufficiale, a cui è stato invitato il primo ministro della nazione ospitante, e la Cena Culturale. Nei tre giorni si alterneranno workshop e relatori. Sempre presso l’India Exposition Mart, si potrà partecipare al Biofach, esposizione di prodotti e soluzioni bio dall’India e dal resto del mondo.

L’8 novembre l’evento vero e proprio sarà anticipato da alcune “pre-conferenze”, presso il National Centre of Organic Farming di Ghaziabad. Successivamente all’OWC, invece, il dibattito continua all’India International Centre di New Delhi, con l’Assemblea Generale del mondo bio, dal 12 al 13 novembre.

OWC: perché l’India?

L’agricoltura sostenibile nel sub-continente indiano esiste da millenni. Alcune stime parlano addirittura di 10mila anni di storia. Periodo che si è bruscamente interrotto negli anni ’60 del Novecento, quando è partita la cosiddetta Green Revolution. In questo frangente, infatti, i metodi di coltivazione indigeni tradizionali sono stati sostituiti da fertilizzanti chimici, pesticidi e sementi acquistati dalle multinazionali.

Una prima inversione di tendenza è stata registrata a metà anni ’80, quando il movimento biologico ha ricominciato a riconquistare la propria forza. Una nuova consapevolezza è nata tra gli agricoltori indiani, soprattutto a seguito del devastante impatto che gli agenti chimici, le monocolture e l’eccessiva irrigazione hanno avuto sull’ambiente e sullo sviluppo del settore agroalimentare.

Oggi sono più di mezzo milione gli agricoltori che hanno scelto il metodo biologico. Negli ultimi 3 anni il settore è cresciuto di 4 volte. In alcune aree, come il Kedia, si è assistito a un vero e proprio miracolo: in 4 anni l’utilizzo dei fertilizzanti chimici è calato del 70% nella regione, senza intaccare la resa dei terreni.

Con l’Organic World Congress, gli organizzatori sperano di dare ulteriore spinta a un mercato che ha già dimostrato grande dinamismo e vitalità.

Il premio

Entro il 31 marzo 2017 è possibile inviare la propria candidatura per il terzo Organic Farming Innovation Award (OFIA), che sarà consegnato durante l’OWC di New Delhi. Possono concorrere al premio agricoltori e professionisti che si sono distinti per aver introdotto importanti innovazioni nel mondo dell’agricoltura bio. È anche possibile candidare terzi che presentano le stesse caratteristiche.

Ecco il form per inviare le candidature: http://www.ifoam.bio/en/3rd-organic-farming-innovation-award-2017-application-form

FONTI:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2017/01/18/registration-open-organic-world-congress

https://owc.ifoam.bio/2017/owc

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/01/20/apply-organic-farming-innovation-award

http://www.suoloesalute.it/dai-pesticidi-fertilizzanti-chimici-allagricoltura-biologica-miracolo-indiano-kedia/

http://biofach-india.com/en

Fondi Ue: 128,5 milioni per la promozione dei prodotti agricoli

Nei giorni scorsi, la Commissione Europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte per il cofinanziamento di campagne finalizzate alla promozione dei prodotti agricoli europei. Sul piatto 128,5 milioni di fondi Ue, per il solo 2017.

Risorse a cui potranno attingere organizzazioni di produttori ed associazioni professionali, con tassi di cofinanziamento che vanno dal 70% all’85%.

Numeri in crescita

Un budget importante, che tiene anche conto dei numeri raggiunti lo scorso anno. Nel 2016, infatti, i programmi di promozione dei prodotti agricoli presentati hanno superato di circa quattro volte i fondi Ue messi a disposizione.

«Il round di finanziamenti del 2016 ha dimostrato che la riforma della politica di promozione è riuscita ad aprire le porte a nuovi candidati. Quasi il 50% dei programmi che hanno ricevuto finanziamenti, sono stati infatti presentati da richiedenti che in passato non hanno mai beneficiato di un finanziamento di promozione». Queste le parole di Phil Hogan, il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Hogan ha inoltre sottolineato come, anche quest’anno, i bandi continuino a porre l’accento sulla promozione di prodotti agricoli al di fuori dell’Ue, pur prevedendo un aumento dei sovvenzionamenti dei “multi” programmi.

Priorità dell’iniziativa

La campagna di promozione dell’Ue ha come obiettivo perseguire tre priorità. La prima è quella di aumentare la consapevolezza del ruolo che l’agricoltura sostenibile ha per il clima. Le altre due sono indirizzare ad aumentare la consapevolezza sui regimi di qualità dell’Ue, mettendo in evidenza le caratteristiche specifiche dei suoi prodotti agricoli.

Quando presentare le domande per i fondi Ue

L’invito a presentare le proposte è aperto fino al 20 aprile 2017. Le domande dovranno essere presentate sul portale dedicato, disponibile a questo link: https://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/index.html

Successivamente, i progetti saranno valutati e selezionati. Per aumentare il numero di proposte, la Commissione sta organizzando una giornata informativa fissata per il 31 gennaio 2017 a Bruxelles. Durante la giornata, saranno presentati esempi di proposte e casi di successo dei programmi cofinanziati in passato.

Fonti:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3146

http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/istituzioni/2017/01/12/agricoltura-1285-mln-da-ue-per-programmi-promozione-2017_4330c983-7f95-4e8b-a118-90036a8d5599.html

https://ec.europa.eu/agriculture/newsroom/324_it