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Autore: admin

Vino bio, gli ultimi dati da Vinitalybio

Vino bio, gli ultimi dati da Vinitalybio

Continua, come già documentato in precedenza nelle nostre notizie, la crescita del vino biologico. A confermarlo gli ultimi dati emersi all’indomani di Vinitaly bio, conclusosi nei giorni scorsi a Verona. Oggi le aziende produttrici di vino biologio in italia sono oltre 44mila, e 45mila gli ettari coltivati a vigneto biologico, per una produzione complessiva di 350 mila ettolitri ed un fatturato di 3 miliardi di euro, di cui circa un terzo proveinente dal mercato estero. Ad essere interessate un po’ tutte le regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia. Ma il dato che più colpisce è quello, come conferma il presidente FederBio Carnemolla, delle superfici in conversione, ovvero che dalla coltura convenzionale stanno passando al biologico.

Ad oggi si tratta di circa 24mila ettari, ovvero oltre la metà del totale (il 55%, per la precisione). E, continua Carnemolla, “anche se la conversione verrà completata in un triennio, si tratta pur sempre di una crescita del 15–20% l’anno”. “Il traino – prosegue il presidente FederBio, intervistato dal Sole24Ore – viene sempre dall’estero e in particolare dai mercati del Nord Europa. Così attenti al vino biologico italiano da aver consentito negli ultimi anni anche lo sviluppo di un significativo export di vino sfuso che viene imbottigliato all’estero e che anni fa, quando le norme Ue si fermavano al vigneto, non era certo possibile”.

Il prossimo appuntam,ento importante per il settore è oramai vicino, dato che a maggio verrà rivisto il regolamento 203 sul vino bio. Una tappa importante in un percorso che, lungi dall’essere una moda, sta diventando una realtà sempre più importante nel panorama enologico italiano ed internaizonale.

Fonte: Sole24Ore

USA: crescono i “bioconsapevoli”

Boom dell’ortofrutta bio negli Stati Uniti, secondo le previsioni del nuovo rapporto States Organic Foods Market Forecast & Opportunities 2020.Nel solo 2015 il giro d’affati complessivo dovrebbe infatti assestarsi alla cifra record di 45 miliardi di dollari, mentre le proiezioni in chiave 2020 sono ancora più lusinghiere. Una crescita che sarà dettata non solo dalla domanda dei consumatori al dettaglio, ma anche dal crescente interesse da parti di ristoratori e catene alberghiere e grazie anche ad una più attenta politica di tutela ambientale da parte del governo di Washington. Ciò che sembra cambiare è proprio la percezione del prodotto biologico da parte del consumatore medio americano, oggi forse più “istruito” e consapevole di un tempo: gli americani sembrano infatti ora più propensi a spendere per prodotti salutari e questo si riflette anche in un aumento costante delle aziende biologiche certificate.

A questo indirizzo è possibile consultare l’intero rapporto United States Organic Foods Market Forecast & Opportunities 2020.

Fonte: greenbiz.it

Umbria, entro il 15 maggio le domande per le misure del nuovo Psr

Interessano anche l’agricoltura biologica i bandi riguardanti misure del nuovo Psr che la Regione Umbria si appresta ad emanare. Come dichiarato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, la Giunta regionale ha infatti dato il via alle procedure per l’emanazione dei bandi riferiti a tre distinte misure, ovvero “Pagamenti agro-climatico-ambientali”, “Agricoltura biologica” e “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”.

La presentazione delle domande di aiuto e pagamento delle misure agro ambientali del nuovo PSR andranno presentate entro il 15 maggio prossimo. L’assessore Cecchini ha motivato la scelta della Giunta di procedere in questa direzione: “In attesa dell’approvazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dell’Umbria da parte della Commissione Europea, che contiamo possa avvenire entro maggio – ha dichiarato – abbiamo voluto dare continuità ai finanziamenti per le imprese che si impegnano per l’uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche, la riduzione degli effetti che alterano il clima, l’impiego di energia da fonti rinnovabili, che contribuiscono allo sviluppo ecocompatibile delle aree rurali. Per questo stiamo già completando la predisposizione dei tre bandi”.

“Nel nuovo Psr – ha sottolineato l’assessore – la sostenibilità ambientale riveste particolare importanza proprio per l’attenzione che riserviamo alle azioni per preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura, con significativi investimenti per l’agroambiente, per l’introduzione o il mantenimento dell’agricoltura biologica”.

Nel caso in cui la Commissione Europea approvasse il Psr dopo il 15 maggio la Giunta ha fatto si che nei bandi esista una specifica clausola di salvaguardia che subordina l’accoglimento delle domande stesse alle prescrizioni del Programma così come approvato dalla Commissione, assicurandosi in questo modo la piena efficacia delle tre misure”.

La stessa Giunta regionale dell’Umbria ha inoltre approvato l’avvio delle procedure per la costituzione del Comitato di sorveglianza del Psr 2014-2020 dell’Umbria.

Fonte: umbriadomani.it

Publicata su G.U. UE direttiva su OGM

E’ stata pubblicata il 13 marzo u.s. Sulla G.U. Dell’UE la Direttiva UE 2015/412 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015 che modifica la direttiva 2001/18/CE in merito alla possibilità per gli stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio. Per il Presidente Coldiretti Moncalvo “ora tocca al parlamento italiano mettere a punto una normativa nazionale che possa dare continuità alla lungimirante scelta fatta dall’Italia di vietare gli OGM”. “Siamo di fronte – ha proseguito Moncalvo – ad un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli stati nonostante il pressing e le ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech”. “Per l’Italia gli OGM in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che e’ il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del made in italy”.

Più critico invece il presidente Confeuro Tiso, secondo il quale “la direttiva (…) fa segnare un passo indietro rispetto agli obiettivi della ricerca e della conoscenza: è incomprensibile come si possa festeggiare una scelta che da una parte rappresenta una sconfitta politica per via della mancata unitaà di intenti dei paesi europei e dall’altra espone il nostro paese ad una forte concorrenza internazionale”.

Fonte: Agrapress

Vinitalybio: il 23 convegno sulla revisione della normativa sul vino bio

A tre anni dall’approvazione del regolamento europeo sulla produzione dei vini biologici (Reg. UE 203/2012) è già tempo di revisione nel quadro della più generale proposta di modifica del regolamento orizzontale sull’agricoltura biologica (Reg. CE 834/2007). Il convegno “La revisione della normativa sul vino biologico. Il comparto si confronta” ha lo scopo di avviare un percorso di ampia consultazione tra tutti gli attori del comparto vitivinicolo italiano e porre le basi per alleanze e sinergie con le organizzazioni di altri Paesi europei. L’incontro si terrà lunedì 23 marzo 2015 dalle ore 15.00 presso la Sala Puccini – Centrocongressi Arena. Dopo i saluti di Ettore Riello, Presidente Veronafiere, e di Paolo Carnemolla, Presidente FederBio, Cristina Micheloni di AIAB illustrerà il percorso della normativa europea sulla vinificazione biologica. Dopo di lei Giacomo Mocciaro del Mipaaf parlerà riguardo le proposte di revisione della normativa europea sul vino biologico. Successivamente Mauro Braidot di UPBIO (Unione Nazionale dei Produttori Biologici e Biodinamici FederBio) poterà il punto di vista dei produttori riguardo i punti critici della normativa. Dalle 16 circa quindi si succederanno gli interventi di Marco Serventi, Consigliere nazionale Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica, Emilio Renato Defilippi ,Vicepresidente Assoenologi e Marcello Lunelli, Consigliere UIV, Unione Italiana Vini. Al termine sarà dato spazio agli interventi del pubblico, mentre la moderazione sarà affidata a Lorenzo Tosi di Terra e Vita / Edagricole.

Fonte: FederBio

Al via la seconda edizione di Vinitalybio

Contestualmente all’ormai imminente Vinitaly, il Salone Internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal 22 al 25 marzo prossimi, si svolgerà anche Vinitalybio, Salone dedicato esclusivamente ai vini biologici e biodinamici certificati. L’evento, nato dall’accordo tra Veronafiere e FederBio, vuole essere una grande occasione di visibilità per il vino biologico certificato, che rappresenta un’eccellenza del made in Italy. Dopo il successo della prima edizione dell’anno scorso, quest’anno sarà possibile apprezzare non solo la produzione vinicola biologica italiana ma anche quella internazionale, grazie alla presenza di oltre settanta aziende certificate, tra cui alcune francesi (la lista completa degli espositori di Vinitalybio è disponibile a questo link.

Tra gli appuntamenti, per tutta la giornata di lunedì 23 marzo e martedì 24 marzo saranno organizzate degustazioni guidate e momenti di approfondimento per la conoscenza di vini biologici e biodinamici ed incontri b2b dedicati a buyer esteri (qui il programma completo degli incontri b2b). Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 15 alle 17.20, il Convegno “La revisione della normativa sul vino biologico. Il comparto si confronta”, in programma presso la Sala Puccini – Centrocongressi Arena – Padd. 6/7. Mercoledì 25 marzo invece si terrà il Workshop “QuiVino e l’importanza del mercato online per il vino biologico italiano”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di FederBio, nella sezione dedicata all’evento.

Fonte: FederBio