Suolo e Salute

Autore: admin

Alla camera audizione sulla riforma della normativa sul bio

Si è tenuta lunedì scorso 24 giugno l’audizione informale dei rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) presso la XIII Commissione permanente (Agricoltura) della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 302 Fiorio, recante la riforma della normativa nazionale sull’agricoltura biologica, della proposta di regolamento dell’Unione europea relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e della Comunicazione della Commissione europea – Piano d’azione per il futuro della produzione biologica nell’Unione europea, recante disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico. La relazione dell’INEA ha sottolineato la necessità di garantire, a livello comunitario, nazionale e regionale, la coerenza interna ed esterna di tutte le politiche rispetto ai numerosi fabbisogni del settore biologico italiano. Ha inoltre evidenziato che la riforma del Reg. CE 834/2007 sarà uno dei principali dossier agricoli del semestre italiano, e che è pertanto opportuno che l’Italia pervenga in tempi rapidi a una posizione condivisa a livello nazionale che la metta nelle condizioni di orientare – e possibilmente chiudere – la riforma sotto la propria Presidenza. Nel merito della riforma, l’INEA ha espresso un giudizio globalmente positivo pur evidenziando la necessità di ricercare un equilibrio tra l’approccio rivolto al rafforzamento dei princìpi e un approccio volto all’ampliamento del mercato. Le principali questioni riguardano l’eliminazione delle deroghe, necessarie nella fase iniziale di sviluppo del settore, ma che può costituire una barriera tecnica e un costo finanziario laddove il comparto dei mezzi tecnici bio è poco o nulla sviluppato e pertanto dovrebbe essere graduale e accompagnata da azioni per favorire lo sviluppo dei mezzi tecnici; la conversione completa delle aziende, che può comportare una contrazione della produzione delle aziende miste e scoraggiare la conversione di nuove aziende; il limite di 5 ha troppo basso e quindi poco incisivo per la certificazione di gruppo per le piccole aziende; la problematicità dell’aumento della quota di provenienza regionale dei mangimi, soprattutto nel nostro Paese per la carenza di proteine vegetali biologiche di produzione nazionale. In tutti questi casi è opportuno che la riforma sia accompagnata con opportuni interventi attraverso il Piano nazionale e la politica di sviluppo rurale. Infine è stato evidenziato come l’eccessivo ricorso agli atti delegati da parte della Commissione renda opaco il quadro normativo e dia incertezza agli operatori. L’INEA ha valutato positivamente la proposta di Testo Unico (TU) in discussione in Commissione ma ha sottolineato la necessità di un’azione legislativa coordinata con gli orientamenti per il futuro Piano di azione nazionale. L’INEA è stata rappresentata dal Commissario Straordinario, prof. Giovanni Cannata, e da Carla Abitabile e Annalisa Zezza.
Fonte: INEA

Martina incontra Ciolos

Nella giornata di martedì 24 giugno il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha incontrato il Commissario Europeo all’Agricoltura uscente Dacian Ciolos. A rendelo noto un comunicato del Mipaaf. Il Ministro Martina si è soffermato sugli esiti del confronto: “ho ribadito al commissario Cioloş che anche e soprattutto nei prossimi mesi vogliamo mantenere un forte rapporto di collaborazione con la commissione”, ha infatti dichiarato, ribadendo  che “l’agricoltura e l’agroalimentare saranno al centro dell’agenda del semestre italiano di presidenza dell’unione europea”. “Nell’incontro – ha proseguito Martina – abbiamo avuto modo di affrontare i temi che riteniamo strategici, tra i quali rientrano senza dubbio la sicurezza alimentare, la lotta agli sprechi, il ricambio generazionale in agricoltura, insieme allo sviluppo degli accordi internazionali tra l’UE e i paesi terzi”. “I prossimi sei mesi dovranno servire all’Europa ed al nostro paese per compiere un salto di qualità, anche nell’approccio alle politiche agricole”.Tra i temi sul tavolo secondo il Ministro una ”revisione di medio termine della strategia Europa 2020, incentrando il dibattito sull’innovazione e spingendo su strumenti di contrasto alla disoccupazione giovanile e sulle opportunità per i giovani agricoltori”.
“Non potremo non fare riferimento al grande appuntamento di Expo 2015 ed al suo tema principale, a cui sarà dedicato tra l’altro il consiglio informale dei ministri dell’agricoltura che si terrà a Milano a fine settembre”. Per quanto riguarda i dossier nazionali, il Ministro ha dichiarato che “porremo mano al completamento della riforma della PAC, gli atti delegati sui pagamenti diretti e in particolare lo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti. Sovremo lavorare molto sulla proposta di regolamento dei prodotti biologici e intendiamo imprimere un cambio di passo al dibattito su questo dossier, raggiungendo entro dicembre un accordo sui principi cardine”. “Da luglio avvieremo un’ampia discussione con gli stati membri sul ‘pacchetto latte’ e sugli effetti attesi dalla fine del regime delle quote latte nel 2015. in particolare, intendiamo portare al centro del dibattito la necessità di un’approfondita analisi sulle misure esistenti, per contrastare le eventuali crisi di mercato nel settore, ponendo un’attenzione particolare per gli allevamenti di montagna”.
Fonte: Mipaaf, Agrapress

Langhe Roero e Monferrato: il paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco

Il paesaggio vitivinicolo delle langhe Roero e Monferrato è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. A deciderlo il 38° comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riunito nei giorni scorsi in Qatar. Enorme soddisfazione quella espressa dal Ministro delle Politiche Agricole Martina, secondo il quale “l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe, Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco è un riconoscimento fondamentale per affermare il valore culturale della nostra agricoltura”. “E’ la prima volta, infatti – prosegue il ministro- che l’Unesco riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo, patrimonio dell’umanità per la sua eccezionalità rurale e culturale”. “Un risultato prezioso per il nostro Made in Italy perché rafforza il posizionamento a livello di mondiale di alcune delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese.”. Per il Mipaaf si tratta del coronamento di un lavoro, coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo del Mipaf, che rappresenta il “frutto di un lavoro congiunto e ben coordinato tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la regione Piemonte e l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato”. Con l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco, i siti italiani salgono a 50 confermando così il record mondiale per numero di siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità'”.
Fonte: Mipaaf, Agrapress

Il Ministro Martina fa il punto dopo i primi 4 mesi alle Politiche Agricole

Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha discusso i primi esiti dell’attività svolta a capo del Ministero nei primi 120 giorni di mandato. Alla conferenza stampa, oltre allo stesso Martina, presenti anche il viceministro Andrea Oliviero e il sottosegretario Giuseppe Castiglione. Il Ministro ha ribadito l’importanza dei primi traguardi raggiunti dalle Politiche Agricole sotto la sua guida, a cominciare dall’accordo con le Regioni per l’attuazione a livello nazionale della riforma della PAC e proseguendo con lo sblocco dei pagamenti per le imprese ad opera di Agea e al parallelo sblocco delle risorse destinate al programma di aiuti agli indigenti. In particolare, Martina ha voluto soffermarsi sul decreto pubblicato ieri, 25 giugno, sulla Gazzetta Ufficiaale, che contiene al proprio interno una serie di norme relative all’iniziativa #campolibero.
Con l’eccezione della misura relativa all’introduzione del Registro Unico dei Controlli, per la quale bisogna attendere il decreto attuativo che verrà realizzato insieme al Ministero dell’Interno, Martina ha ribadito che tutte le restanti norme sono già pienamente operative: azioni per i giovani agricoltori, detrazioni Irap, azioni relative alla questione Terra dei Fuochi, norme per la costituzione di reti di impresa,sanzioni anti OGM e produzione di mozzarella di bufala Dop sono quindi già una realtà.
Riguardo #campolibero, il Ministro ha ribadito l’invito alle associazioni di categoria di presentare le novità introdotte dal Piano anche con lo scopo di ricevere osservazioni e segnalazioni riguardo possibili miglioramenti da introdurre nel Piano stesso. Martina ha definito quanto fatto fino ad ora come il risultato di un lavoro di squadra con tutto il Mipaaf, definendosi orgoglioso per quanto realizzato fino ad oggi, in grado di rimettere le politiche agricole “al centro dell’agenda di governo”.
I primi quattro mesi di attività del ministero hanno visto in particolare al centro delle attività la spending review, il tavolo sui nitrati, i tavoli di filiera per il settore suinicolo e lattiero caseario e, ovviamente, l’Expo 2015. Martina ha concluso ricordando che si troverà negli USA nei prossimi giorni in occasione della rassegna Fancy Food e che con l’occasione discuterà con il collega statunitense anche in merito ai negoziati sull’accordo di libero scambio UE-USA. Aggiungendo che chiederà “interventi più robusti sul divieto di evocazione dei prodotti italiani”.
Fonte: Agrapress

Vino: snellite le pratiche di convalida dei documenti di accompagnamento

Il Mipaaf informa che è stato firmato dal Capo dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari il decreto per la convalida dei documenti di accompagnamento vitivinicoli tramite PEC (Posta Elettronica Certificata). Decreto che sarà pubblicato sul sito del Ministero nella sezione Controlli –  Ispettorato centrale repressione frodi ed entrerà in vigore a partire dal 1° settembre 2014. In questo modo, dando attuazione a quanto previsto dal DM 2 luglio 2013, vengono ulteriormente snellite le pratiche a carico degli operatori, che in questo modo potranno convalidare i documenti direttamente on line senza la necessità di recarsi presso gli uffici della Pubblica Amministrazione. Il Ministro Martina ha sottolineato l’importanza della semplificazione nel percorso di valorizzazione dell’agroalimentare italiano in generale, e del settore vitivinicolo in particolare: “Il sistema vino in Italia vanta un fatturato complessivo di 14 miliardi di euro ­– ha dichiarato Martina – e, lo scorso anno, l’export ha raggiunto i 5 miliardi euro, confermando il nostro Paese primo esportatore mondiale in volume. Proprio per questo è necessario tutelare il settore attraverso una politica di semplificazione burocratica. Il provvedimento, insieme alle misure di Campolibero per il vino, rappresenta un passo significativo in questo percorso”.

Fonte: AIOL

Danesi in visita in Umbria per studiare il modello agroalimentare regionale

La commissione parlamentare danese per le politiche agroalimentari, guidata dal parlamentare europeo Hav Orla e dall’ambasciatore danese in Italia, Birger Riis-Jorgensen, ha visitato nei giorni scorsi l’Umbria per approfondire la conoscenza del modello agroalimentare regionale, incontrando l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, visitando una serie di aziende e incontrando rappresentanti di Slow Food Umbria e della facoltà di Agraria di Perugia. L’assessore Cecchini ha dichiarato che ”la Regione Umbria è ben lieta di poter mettere a disposizione di altri paesi l’esperienza maturata, con grande impegno nel corso degli anni, in settori come quelli della certificazione di qualità delle produzioni agroalimentari e dell’agricoltura biologica, per i quali è stato investito molto e che hanno portato, nel tempo, a poter vantare produzioni certificate e che garantiscono, in tutto il processo produttivo e nella commercializzazione, un equilibrio tra le attività economiche e commerciali e la tutela dell’ambiente. Posizionare l’Umbria in un sistema di qualità -ha concluso- permette anche di rafforzare il comparto turistico coniugando cultura, enogastronomia e ambiente”.Per  l’ambasciatore Riis-Jorgensen ‘’l’esperienza in Umbria è stata di particolare interesse per poter mutuare le buone pratiche da riproporre nel nostro paese per incentivare una produzione agroalimentare di qualità, rispettosa dell’ambiente e con una sempre più grande attenzione per l’agricoltura biologica’’.

Fonte: Qui Perugia