Suolo e Salute

Autore: admin

Anabio: positiva la proposta di riforma del biologico ma alcuni punti restano da chiarire

A seguito della proposta della Comunità Europea di revisione del regolamento sul biologico, in un comunicato l’Anabio, associazione per l’agricoltura biologica della CIA, fa sapere che “l’obiettivo è ambizioso, alcuni interventi sono significativi, ma ci sono degli aspetti che destano qualche perplessità e vanno necessariamente approfonditi. Anabio-Cia sottolinea che l’obiettivo della proposta è quello di “ migliorare l’attuale normativa e di favorire lo sviluppo sostenibile delle produzioni biologiche dell’unione” e, al tempo stesso, di “ garantire condizioni di concorrenza eque per gli agricoltori e gli operatori, consentire al mercato interno di essere più efficiente e di mantenere e migliorare la fiducia del consumatore verso i prodotti biologici”. Per questi motivi, l’associazione ritiene particolarmente interessante sia “l’abolizione di 37 dei 135 adempimenti imposti attualmente agli operatori” sia il rafforzamento del concetto di approccio “basato sul rischio in materia di controlli”, un criterio che secondo Anabio “dovrebbe contribuire a dare fiato agli operatori onesti liberandoli, in funzione della loro accertata affidabilità, di una parte di questo onere”. Accolta con favore anche la novità costituita dalle certificazione di gruppo, che si traduce in una riduzione degli oneri per gli agricoltori e in una contemporanea riduzione degli adempimenti, favorendo in particolare l’associazionismo soprattutto tra piccoli produttori, costretti troppo spesso ad abbandonare il sistema di certificazione in passato per l’eccessivo carico burocratico. “La proposta – prosegue il comunicato – rafforza la distintività’ del metodo biologico, in quanto esplicita ancora meglio la sua forte sostenibilità impegnando il settore ad assicurare l’utilizzo responsabile di energia e risorse naturali, come l’acqua, il suolo e l’aria”. Non mancano però le critiche e le perplessità su alcuni punti della proposta: in particolare secondo Anabio-Cia “si limita fortemente la possibilità di abbreviare il periodo di conversione e questo può rappresentare un limite in quanto mettere a coltura terreni precedentemente abbandonati dovrebbe essere favorito”.
Per migliorare la proposta, chiosa il comunicato, “la CIA svilupperà il suo impegno affinché vengano apportati i necessari miglioramenti alle nuove normative”.
Fonte: Agrapress

 

Lettera a Martina e Olivero di FederBio, Aiab e Associazione per l’Agricoltura Biodinamica

FederBio, Aiab e l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica hanno scritto al ministro Martina e al viceministro Oliviero una lettera in cui manifestano la loro piena disponibilità per promuovere congiuntamente azioni, strategie e proposte a favore dell’agricoltura biologica e biodinamica e dell’intero settore del bio. A renderlo noto un comunicato congiunto delle tre associazioni, in cui le stesse “avanzano concrete proposte per creare le condizioni favorevoli al rilancio dell’agricoltura biologica del nostro paese”. “Expo 2015, OGM, PAC, sono alcuni dei temi di stretta attualità sui quali le tre associazioni hanno voluto soffermarsi e per i quali auspicano scelte e azioni congiunte per assicurare un futuro sostenibile a un settore espressione della qualità agroalimentare italiana, riconosciuto a livello mondiale, trainante per l’economia del paese e che offre opportunità imprenditoriali ai giovani e di rilancio alle aree più marginali”. Nella lettera, inoltre, le associazioni firmatarie auspicano “un miglioramento organizzativo del sistema del bio, con la richiesta di una semplificazione burocratica ed una più ampia e pratica partecipazione delle associazioni rappresentative di tutto il comparto ai tavoli tecnici per la concertazione sulle questioni normative e tecniche di livello europeo e nazionale”. Per il Presidente FederBio Carnemolla “alla vigilia di appuntamenti cruciali per il paese come l’avvio della nuova programmazione dei fondi europei e dell’expo di Milano e in quadro di impegno collettivo straordinario per il rilancio dell’economia e della competitività del paese, il settore biologico nazionale ha voluto dare con questa lettera congiunta al governo un segnale unitario e concreto di disponibilità”. “Mmentre si chiacchiera ancora troppo genericamente di ‘Made in Italy’ – prosegue Carnemolla – il modello agricolo e alimentare biologico italiano è già leader in Europa e ai primi posti nel mondo, offriamo al ministro Martina e al viceministro Olivero la nostra piena, immediata e fattiva collaborazione per costruire le condizioni di un rilancio dell’agricoltura italiana che guardi alla qualità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio e della biodiversità in un quadro normativo già pienamente europeo e sullo scenario di un mercato mondiale che attende solo di essere conquistato. Ci auguriamo davvero che il ministro Martina e il viceministro Olivero sappiano cogliere il segnale unitario che viene dal mondo del biologico nel quale tante imprese e tanti giovani si stanno impegnando e si facciano portatori, nel mondo politico e istituzionale del modello agricolo e alimentare che il biologico rappresenta fondato sulla biodiversità, sulla sostenibilità, sulla giustizia sociale, sulla qualità”.
Fonte: Agrapress

Kendall dell’NFU nuovo presidente dell’OMA

E’ Peter Kendall, della britannica National Farmers’ Union, il nuovo presidente dell’OMA; l’Oganizzazione Mondiale degli Agricoltori. Kendall e’ stato eletto nel corso dell’assemblea generale delle confederazioni appartenenti all’OMA riunite nei giorni scorsi a Buonoe Aires per il forum mondiale WFO-OMA. Nel corso dell’assemblea è stato anche eletto un board composto da sei membri: Mailan Rahmanbin per l’Asia,   Evelyn Nguleka per l’Africa, Brent Finlay in rappresentanza dell’area Australia, Luis Miguel Etchevehere per l’America Latina), Piet Vanthemsche per l’Europa) e Ron Bonnet in rappresentanza del Nord America.
Fonte: Agrapress

Il Mipaaf proroga al 30 aprile il termine per la stipula delle polizze agevolate

Con comunicato apposito il Ministero delle Politiche Agricole rende noto che “il termine del 31 marzo 2014 fissato dal piano assicurativo 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili e’ stato prorogato al 30 aprile”. Secondo il Ministro dell’Agricoltura Martina “la proroga consentirà uno svolgimento sereno della campagna assicurativa agricola, in considerazione delle difficoltà segnalate dagli agricoltori nella fase di avvio della campagna”. “in questo modo  continua il Ministro – sarà consentito un adeguato rodaggio delle nuove regole che si dovranno adottare, in vista dell’imminente passaggio degli interventi di sostegno economico al settore nel nuovo programma di gestione dei rischi finanziato dai fondi PAC/FEASR per il periodo 2015/2020”.
Fonte: Agrapress

Coldiretti: dall’inizio della crisi vero boom delle frodi agroalimentari

“Dall’inizio della crisi sono più che triplicate in Italia le frodi a tavola, con un incremento record del 248% del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterate, contraffate o falsificate”. A ricordarlo la Coldiretti, nel commentare i dati sull’attività dei NAS nel corso dell’anno appena concluso. .  “Nel 2013 in Italia – prosegue il comunicato – sono stati sequestrati beni e prodotti per un valore di 441 milioni di euro, soprattutto con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come la carne, farine pane e pasta, latte e derivati, vino ed alcolici, ma anche in misura rilevante alla ristorazione, dove per risparmiare si diffonde purtroppo l’utilizzo di ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni”.
A preoccupare soprattutto “il fatto che su 39.308 controlli in ben 13.255 casi sono state individuate non conformità, in altre parole in un caso su tre”. Per la confederazione “gli ottimi risultati dell’attività’ dei NAS confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso, perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo.
Fonte: Agrapress

Protesta antiOGM, Coldiretti condanna ma ribadisce il no degli italiani

Un gruppo di circa sessanta attivisti no global e dei centri sociali hanno protestato a Vivaro contro la semina di OGM, formando un presidio davanti all’abitazione del presidente di Futuragra Silvano Dalla Libera. Gli attivisti hanno poi distrutto un campo seminato a OGM appartenente all’imprenditore Didenato. Pur contestando le modalità dell’azione, Coldiretti è tornata sull’episodio per ribadire il no compatto dei consumatori italiani all’utilizzo di Organismi Geneticamente Modificati: “no alla violenza per contestare un modello di sviluppo che e’ rifiutato da quasi otto italiani su dieci (76%), che sono contrari all’utilizzo di OGM nell’agricoltura in Italia, dove si e’ giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech”, ricorda la coldiretti in un omunicato. “La difesa del territorio nazionale dalla contaminazione da OGM e’ un obiettivo condiviso dalla grande maggioranza degli italiani che e’ previsto dalla legislazione e che deve essere difeso dalle autorità responsabili: gli OGM in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che e’ il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività’ e del Made in Italy”.
Fonte: Agrapress