Suolo e Salute

Autore: admin

De Castro: l’agricoltura italiana è uno dei pilastri dell’economia nazionale

Con la pubblicazione del rapporto “Italia 2014” dell’Eurispes, l’agricoltura è indicata come uno dei pilastri cui affidare il rilancio dell’economia, del prestigio e dell’immagine del nostro paese nel prossimo futuro. Sul tema è arrivato il commento di Paolo De Castro, che ha ribadito l’importanza dell’agricoltura come settore economico “solido e con significativi margini di crescita in termini di occupazione e fatturato”, sostenuto proprio per questi motivi con forza dall’UE. Per De Castro, il fatto che il rapporto Eurispes collochi l’agricoltura “tra i pilastri dell’economia nazionale e tra i fattori determinanti per la ricostruzione del ruolo dell’Italia nel mondo” insieme a cultura, turismo e manifattura conferma il valore centrale del settore agricolo per l’Europa, che proprio per queste ragioni ha scelto di destinare “circa il 40% del budget complessivo” proprio per le nuove misure definite dalla riforma della PAC che entrerà pienamente in vigore a partire dal 2014. “Risorse che, se ben utilizzate, potranno concorrere a consolidare l’immagine del Made in Italy alimentare nel mondo e a migliorarne ulteriormente le performance economiche richiamate dall’Eurispes”. Secondo il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo  perché i comparti agricolo e agroalimentare nostrani possano davvero aumentare in competitività e confermare “il loro ruolo economico e identitario di primaria grandezza”, è necessario soprattutto puntare su una maggiore organizzazione del settore, in grado di sostenere la forte competizione a livello europeo e internazionale.

Fonte: Agrapress

De Castro: sicurezza alimentare tema globale e vera sfida dei prossimi anni

Intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Expo 2015 tenuta dal Presidente del Consiglio Letta, il presidente Comagri De Castro ha sottolineato che la sfida più importante per il prossimo futuro sarà quella di nutrire il pianeta, una sfida che, ha dichiarato lo stesso De Castro in un comunicato, “ segnerà in maniera definitiva gli equilibri di un futuro con nuovi bisogni sempre più globali”. La  food security, l’accesso al cibo per ogni abitante del pianeta, per De Castro sta assumendo sempre più contorni globali, e non riguarda più solamente l’antica dicotomia tra paesi ricchi e paesi poveri del mondo. Secondo il Presidente Comagri il vero punto nodale della questione risiede nel fatto che “la lunga epoca del cibo abbondante e a basso costo e’ terminata per lasciare il posto a un’era di nuova scarsità in cui dobbiamo essere capaci di produrre di più inquinando meno”. Una sfida multidimensionale, un “ nuovo e complesso contesto che si declina in più priorità, strettamente connesse tra loro, sulle quali intervenire: spreco alimentare, consumo di suolo e disponibilità d’acqua, senza dimenticare ricerca e innovazione”. E proprio su questo il prossimo Expo 2015, conclude De Castro, può concretamente rappresentare un’occasione unica e irripetibile perché il mondo intero si confronti sul tema e trovi soluzioni condivise per vincere fino in fondo la sfida della sicurezza alimentare mondiale.

Fonte: Agrapress

Suolo e Salute al Biofach 2014

Prenderà il via il 12 febbraio prossimo a Norimberga la 25esima edizione di Biofach, la più importante vetrina internazionale del settore biologico. Per l’edizione dei venticinque anni sono attesi nella città bavarese oltre 2.400 espositori e circa 40.000 buyer specializzati. Insieme al VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale), il BIOFACH offre ogni anno uno spaccato completo del mercato globale degli alimenti biologici e della cosmesi naturale in tutta la sua varietà. Cinque i “cluster” principali di questa edizione 2014: trend e innovazioni, generazione futuro, congresso, incontro del commercio specializzato e aree dedicate. Lo Stand novità ospiterà l’esposizione di tutti i prodotti e i servizi nuovi e innovativi, e proprio qui sarà dedicato uno spazio specifico ai prodotti vegani. Come di consuetudine, tra i prodotti presentati allo Stand novità i visitatori professionali potranno poi votare il Best New Product Award. Altre attrattive di questa sezione della fiera lo Stand delle giovani aziende innovative la borsa del lavoro con il raggruppamento degli espositori per formazione – lavoro – prospettive, nonché l’incontro “Karrieretreff” (Polo carriera). Parte di questo cluster sarà inoltre costituito dal premio per la ricerca nel campo degli alimenti biologici “Forschungspreis Bio-Lebensmittel”. Nuova organizzazione anche per il congresso Biofach e Vivaness, con numerosissimi appuntamenti per gli operatori di settore e non solo. Al mondo del gusto la fiera di Norimberga dedicherà ben cinque aree distinte: al Pianeta formaggio, introdotto nell’edizione del 2013, si affiancheranno quest’anno olio d’oliva, vino, pesce e caffè. Il tutto vivacizzato da presentazioni con degustazione, workshop e molte altre esperienze a disposizione dei visitatori. “Con questa soluzione e insieme ai nostri partner offriamo un forte plusvalore ai visitatori del BIOFACH provenienti dal commercio al dettaglio del settore” – ha dichiarato il responsabile di Biofach e Vivaness Udo Funke. “Tutto questo, così speriamo, regalerà a ogni operatore esattamente quello che è di massima utilità nel lavoro quotidiano di ciascuno di loro dietro al bancone del formaggio o del pesce, negli scaffali dell’olio d’oliva o del vino, oppure al banco del caffè del proprio negozio: un aiuto per promuovere le vendite e il posizionamento, nonché numerosi esempi di best practice”. La manifestazione si concluderà nella giornata di sabato 15 febbraio. Suolo e Salute sarà presente anche quest’anno con un proprio stand: venite a trovarci allostand n.447, situato al Padiglione 4. Il nostro personale sarà disponibile per fornirvi ogni informazione utile riguarda la certificazione biologica e le altre certificazioni nel settore agroalimentare.

Tutti gli espositori e le informazioni sono disponibili nei siti delle due manifestazioni:

www.biofach.de

 e www.vivaness.de

Fonte: Suolo e Salute, Biofach

Online la guida all’etichettatura di Suolo e Salute

E’ disponibile adesso anche on line la seconda edizione della guida all’etichettatura di Suolo e Salute. La guida, a cura della Direzione Tecnica di Suolo e Salute, vuole essere uno strumento utile per tutti gli operatori che lavorano nel comparto del bio: attraverso un linguaggio semplice e immediato, riporta i termini d’uso del logo comunitario e le diciture di conformità che devono comparire sulle etichette dei  prodotti bio, con l’obiettivo di rendere disponibile in forma semplice ed accessibile le disposizioni del Titolo IV del Regolamento CE n.834/07 e CE 889/08. Dopo l’esposizione delle prescrizioni generali di etichettatura, valide per tutti i prodotti certificati secondo il Reg. CE 834/07, la guida descrive nello specifico l’etichettatura dei prodotti alimentari e quella dei mangimi. E’ possibile effettuare il download gratuito dell’intera guida in formato pdf, previa compilazione di un form, dalla pagina certificazione > produzioni biologiche > etichettatura a questo link, oppure direttamente dal menu principale del sito web (servizi Online > scarica la guida all’etichettatura).

Fonte: Suolo e Salute

Dal New York Times un duro attacco all’extra-vergine italiano

Con un gioco di parole apprezzabile solo in lingua inglese, Nicholas Blechman, illustratore e direttore artistico dell’inserto libri del New York Times, ha realizzato una grafica dal titolo “Extra Virgin suicide” (il noto film di Sofia Coppola, il Giardino delle vergini suicide, in inglese si intitolava infatti Virgin Suicides, offrendo a Blechman un ottimo spunto da copywriter). L’illustratore, nel realizzare il proprio lavoro, un vero e proprio attacco all’olio extravergine d’oliva, non è certo andato per il sottile, utilizzando come base gli articoli di Tom Mueller, autore del blog “La verità sull’olio d’oliva” e soprattutto di “Extraverginità”, libro dedicato proprio all’exxtravergine italiano e presentano niente meno che alla Camera dei Deputati. Ebbene, parlando dell’olio made in Italy, Mueller sottolinea che troppo spesso l’olio etichettato come italiano in realtà proviene da altri paesi (tra i quali annovera Spagna, Marocco, Tunisia), viene mescolato con oli a basso costo e mescolato con beta-carotene, per nascondere l’aroma e clorofilla per rinforzare il colore. Negli USA, continua Mueller, quasi il 69 per cento dell’olio d’oliva in vendita e’ adulterato, grazie al potere dei produttori (secondo il blogger, spesso collusi con il sistema politico) che in questo modo, però, hanno causato un vero e proprio crollo dei prezzi dell’olio d’oliva e un’enorme perdita in termini d’immagine. Il “Suicidio extravergine” del titolo, appunto. Le reazioni alla pubblicazione da parte del mondo olivicolo italiano sono state numerose. Secondo MKassimo Gargano, presidente Unaprol, “il fumetto di accuse del New York Times ci dice che negli USA il vero olio extra vergine di oliva Made in Italy è ciclicamente sotto attacco”. Gargano ribadisce con forza che “le accuse non riguardano il vero olio extra vergine di oliva prodotto in Italia bensì quello che viene spacciato fraudolentemente per Made in Italy negli usa e non solo”. Grazie alla legge Mongiello salva olio Made in Italy, che il Presidente Unaprol definisce innovativa, “il parco dei giochi di prestigio si e’ drasticamente ridotto e chi non vuole adeguarsi alle norme trasparenza si è spostato molto probabilmente all’estero dove i controlli sono più blandi”. Per Coldiretti Blechman “riporta una realtà, purtroppo già nota e denunciata, di numerose frodi e contraffazioni”. Malgrado gli sforzi del settore e della stessa Coldiretti, la succitata legge ‘salva olio’ “ancora oggi non risulta pienamente applicata per l’inerzia della pubblica amministrazione e per l’azione delle lobby industriali denunciate dallo stesso New York Times, a livello nazionale e comunitario”.

“Ora c’e’ la possibilità in parlamento, nella discussione in corso sulla legge comunitaria – prosegue la Coldiretti – di approvare uno specifico emendamento diretto a rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea ed a rendere operativa la norma, ripristinando tra l’altro il tappo antirabbocco a tutela del vero extravergine italiano anche nella ristorazione”. Con questo intervento, “l’Italia ha dunque l’occasione – conclude la confederazione – di ricostruire una credibilità internazionale”. Purtroppo, come ricorda quest’ultima vicenda, il danno è oramai fatto. Ma molte reazioni sono state assai meno tenere nei confronti dell’iniziativa: oltre allo stesso New York Times, che ha ipotizza a breve una rettifica, la CIA ha parlato di un vero e proprio “insulto alla qualità dei prodotti Made in Italy”. Per la Confederazione il lavoro di Mueller rappresenta “una generalizzazione sul fenomeno delle sofisticazioni che offende il lavoro onesto dei nostri agricoltori”. Netta la presa di posizione del direttore Unaprol Sandali, che ha voluto rispondere alla sollecitazione dell’Associazione delle Industrie Olearie Italiane che, nel definire le accuse americane “troppo generiche”, invitava a “non sparare nel mucchio ma, se si ha conoscenza, fare i nomi di aziende che si sono macchiate di truffe e sofisticazioni”. “I nomi ci sono – ha dichiarato Sandali – e sono quelli di Sasso, Carapelli e Bertolli. Aziende che appartengono alla multinazionale spagnola Deoleo e che commercializzano dietro le etichette con nomi italiani olio d’oliva che è spesso una miscela di prodotti italiani, spagnoli e di altra provenienza”. Purtroppo il problema si sposta a monte, in questo caso, dal momento che l’indicazione dell’origine dell’olio da parte di questi marchi soddisfa le regole Ue in materia. Durissima invece la risposta dell’industria olearia italiana, che in una nota associata di Assitol e Federolio si sono dichiarate “sconcertate dal fatto che una sede istituzionale come il Parlamento italiano venga utilizzato per promuovere, con la partecipazione di istituzioni e Autorità dello Stato, il libro di un autore ispiratore di un selvaggio attacco ai nostri prodotti, alle nostre istituzioni e al nostro Paese in generale”. Un atto d’accusa al mondo dell’industria portato nell’ambito di un incontro al quale nessun rappresentante del mondo industriale è stato chiamato a partecipare. Assitol e Federolio hanno quindi chiesto “che si ponga un freno a questo indiscriminato gioco al massacro il cui unico risultato è danneggiare fortemente il Paese e che si intavolino confronti seri ed equilibrati aperti a tutti gli attori della filiera, industria compresa”.

Fonte: Agrapress, il Sole24Ore