Suolo e Salute

Autore: admin

Etichettatura anti frode, approvata mozione

Attesa da anni, sembra finalmente in dirittura d’arrivo il “salva Made in Italy a tavola”, la tanto agognata disposizione sulla tracciabilità degli alimenti fondamentale per prevenire le frodi, a lungo invocata dall’intero settore agroalimentare italiano. Grazie alla mozione approvata dall’aula di Montecitorio infatti il Governo si è impegnato ad approvare i decreti attuativi della Legge sull’etichettatura del febbraio 2011, e a premere su Bruxelles per una legislazione in grado di tutelare pienamente l’origine dei prodotti agroalimentari. Molti i commenti dalle associazioni di categoria. Secondo il presidente Coldiretti Moncalvo questa è l’occasione per “dare una svolta epocale alla legislatura con l’emanazione dei decreti sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti”. Moncalvo ha ricordato che “solo nell’ultimo anno sono scomparse 32.500 stalle ed aziende agricole e persi 36mila occupati anche a causa della concorrenza sleale dei prodotti di minor qualità importati dall’estero che vengono spacciati come Made in Italy”. “In un momento difficile per l’economia – ha proseguito – dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Positivi anche i commenti di Agroinsieme, secondo cui “la difesa della produzione europea passa anche per una migliore informazione al consumatore. E’ importante che in presenza di scandali o frodi alimentari il consumatore sia informato sulla reale origine dei prodotti, così da circoscrivere più facilmente le zone di produzione e tutelare quelle non coinvolte”. Agrinsieme auspica inoltre che il Governo intervenga  affinché l’atto delegato sull’origine delle carni suine e avicole del dicembre scorso sia modificato dal Parlamento Europeo, in quanto “il testo approvato aumenta la confusione nel consumatore sulla reale provenienza delle carni”.

Per il presidente Copagri  Verrascina “l’approvazione della mozione sull’etichettatura dei prodotti alimentari è certamente un atto positivo e lo è ancor di più in considerazione dell’attenzione unanime ricevuta da tutti gli schieramenti parlamentari, ma la sfida da vincere è a livello europeo. Ora auspichiamo tempi certi e celeri per quelle che sono le competenze del Governo. Così facendo l’Italia si pone ancora una volta all’avanguardia nella lotta alle contraffazioni ed alle imitazioni ed a garanzia della salubrità e della qualità delle produzioni agroalimentari”. “L’agroalimentare italiano – ricorda Verrascina –  ha un valore che supera i 265 miliardi e rappresenta il 17% del PIL , tanto basta per intraprendere tutte le iniziative necessarie a salvaguardarlo dall’italian sounding, ma anche da strategie commerciali che non possono essere definite corrette, come l’etichettatura “a semaforo” britannica, ed a sostenerlo in uno sviluppo che può portare nuova ricchezza e crescita per il Paese. Bene, dunque, la Camera, ma ora è necessario che il Governo sposti l’obiettivo sull’Europa e che la provenienza in etichetta divenga obbligatoria per l’intera produzione agroalimentare”. Dello stesso parere il presidente Commagri Luca Sani, secondo il quale “l’obiettivo è impegnare il Governo ad accelerare l’adozione dei decreti attuativi della legge sull’etichettatura approvata nel febbraio 2011, e a premere sull’Unione europea perché sia resa obbligatorio e più stringente l’obbligo di indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza, sulla falsariga di quanto previsto dal Regolamento UE 1169/2011 per latte, prodotti lattiero-caseari, carni suine fresche, refrigerate o congelate e altre produzioni interessate dal suddetto regolamento. Frodi alimentari e fenomeno dell’Italian sounding stanno danneggiando la reputazione dei prodotti agroalimentari italiani di qualità, sottraendo fatturato al settore primario e al sistema agroalimentare. Per questo è importante dare attuazione a un sistema efficace di etichettatura, che tuteli sia i consumatori che i produttori/trasformatori”.

Fonte: AIOL, Greenbiz

Export agroalimentare record, il commento di De Girolamo

Grande soddisfazione quella espressa dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel commentare i dati diffusi da “AgrOsserva”, l’Osservatorio Ismea-Unioncamere sull’agroalimentare italiano e presentati nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Mipaaf. “Il settore agroalimentare dimostra ancora una volta la propria forza e la propria capacità di resistere al meglio a situazioni economiche difficili. I dati relativi al 2013, diffusi oggi, evidenziano che l’occupazione in agricoltura è riuscita a mantenere un andamento stabile rispetto all’anno precedente, con dati più positivi rispetto all’andamento complessivo nazionale. Se i consumi del settore agroalimentare hanno mostrato una lieve flessione, invece, è importante sottolineare come l’export delle nostre produzioni faccia segnare un nuovo record, con oltre 30 miliardi di euro in valore e un aumento particolarmente significativo per vini, olio di oliva e ortaggi freschi. D’altra parte non possiamo trascurare alcune problematiche del settore, che emergono dai dati sul Pil, sui consumi interni e sull’accesso al credito delle imprese agricole. Bisognerà lavorare per risolvere queste criticità, consapevoli che possiamo puntare su un comparto di qualità, capace di trainare le esportazioni anche in una congiuntura economica internazionale oggettivamente difficile. Sono convinta che il 2014 sarà l’anno della crescita, che interesserà anche i consumi interni per l’agroalimentare. Dovremo essere in grado di impostare nuove strategie politiche per la nostra agricoltura in modo da sfruttare nuove opportunità di crescita e sviluppo”.

Fonte: AIOL

Ismea lancia pianidisettore.it

L’Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ha recentemente creato un nuovo sito, www.pianidisettore.it, nato con l’obiettivo di migliorare la diffusione delle informazioni ed aumentare conseguentemente il grado di trasparenza dei mercati, favorire la competitività delle imprese e fornire elementi di valutazione ai decisori pubblici nazionali e regionali per la definizione delle rispettive politiche economiche. I Piani di settore prevedono infatti interventi istituzionali su temi specifici, tradotti poi in azioni operative, condivise nei Tavoli di Filiera e realizzate in cooperazione dal Mipaaf e dagli enti collegati quali BMTI, CRA, INEA, ISMEA. Belle pagine del sito web imprese e operatori istituzionali potranno reperire informazioni, documenti e dati organizzati per aree tematiche insieme a notizie e aggiornamenti sulle attività in corso e sui progetti realizzati con i Piani di settore.

Fonte: Ismea, Aiol

PAC, accordo con le Regioni. De Girolamo: risultato di grande rilievo

Il Ministro De Girolamo ha voluto commentare oggi l’accordo raggiunto ieri 15 gennaio con le Regioni riguardo l’applicazione della PAC relativamente al secondo pilastro. “Esprimo grande soddisfazione per l’accordo raggiunto oggi con gli Assessori regionali all’Agricoltura e che dovrà essere sottoposto all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni di domani sul riparto dei fondi destinati allo sviluppo rurale per la fase di programmazione 2014 – 2020”, ha dichiarato il ministro. “Si tratta di un risultato di grande rilievo – ha proseguito De Girolamo – perché permetterà alle Regioni di avviare al più presto la nuova programmazione e al Ministero di concentrare l’attenzione su misure di grande importanza strategica, come la gestione delle crisi, particolarmente attese dal mondo produttivo, tenuto conto che la riforma della PAC ha di fatto ridimensionato fortemente tutti i precedenti strumenti comunitari utilizzati per la regolazione dei mercati”. “Sono certa che le Regioni sapranno valorizzare al meglio le potenzialità offerte dalla nuova programmazione dello sviluppo rurale, la cui dotazione finanziaria complessiva, rispetto al periodo 2007 – 2013, cresce di quasi 3 miliardi di euro per l’intero periodo”. I fondi stanziati per lo sviluppo rurale ammontano a 20,85 miliardi di euro in sette anni, 18,6 dei quali per l’attuazione dei programmi regionali e 2,2 per misure nazionali per la gestione del rischio, per il piano irriguo, la diversità animale e il finanziamento della nuova rete rurale nazionale. Per quanto riguarda i tassi di cofinanziamento comunitario, la proposta prevede un riconoscimento per le regioni più efficienti, secondo questa successione:  Cofinanziamento Feasr Regioni Competitività: 43,12% (-1,78% rispetto al 2007-2013);  Cofinanziamento Feasr Regioni Transizione: 48,00% (+3,10%) ; Cofinanziamento Feasr Regioni Convergenza: 60,50% (+1,2%). Complessivamente, il cofinanziamento per i prossimi sette anni vedrà una riduzione dello 0,9% rispetto al periodo 2007-2013 (50,0% contro il 50,9% precedente).

Fonte: Aiol

Al CRA-RPS di Roma un seminario sul bio USA

E’ in programma il 22 gennaio prossimo presso la sede del CRA-RPS di Roma un seminario riguardante gli aspetti tecnici e normativi del bio statunitense. All’incontro interverranno il Dott. Robert Turnbull, dell’Iowa State University, che parlerà delle normative e della struttura del mercato del biologico USA, e la Professoressa Kathleen Delate, dello stesso ateneo, che terrà un intervento sui servizi agroecologici e ecosistemici del biologico statunitense. Il programma completo può essere consultato collegandosi a questo  link

Fonte: Sinab

Mipaaf, nota di chiarimento su notifica del contoterzista e documento giustificativo

E’ stata pubblicata la Nota n. 2137 del 13 gennaio 2014 con la quale il Mipaaf ha diffuso alcune precisazioni in merito ad aspetti inerenti la notifica del contoterzista e le indicazioni che devono essere riportate nel documento giustificativo. Il testo completo della nota è consultabile a questo link.

Fonte: Mipaaf, Sinab