Si è conclusa a Verona la seconda edizione dell’unica fiera riservata esclusivamente agli operatori professionali del biologico, la prima in presenza. Un appuntamento che ha risentito dello strascico degli effetti della pandemia sulla limitazione degli spostamenti e delle presenze. D’Elia (Suolo e Salute): «Siamo in momento chiave per ribadire il ruolo del biologico nelle sfide della transizione ecologica e della neutralità climatica. Ringraziamo VeronaFiere per l’impegno e siamo disponibili, in ambito Assocertbio, a studiare insieme nuove formule che favoriscano un maggiore coinvolgimento di operatori e consumatori»
Verona 10 novembre 2021
«Biologico vuol dire fiducia, e la certificazione da enti terzi è una componente fondamentale di questa fiducia».
«Bene ha fatto quindi la Fiera di Verona a stringere un patto di collaborazione con Assocertbio per la seconda edizione della Fiera B/OPEN per portare e rappresentare nella rassegna veronese la voce degli Enti di controllo e certificazione del biologico. Per garantire e rafforzare la fiducia dei consumatori è importante che i prodotti biologici siano certificati e sottoposti a controlli rigorosi lungo tutta la filiera in applicazione della normativa di settore, che dall’anno prossimo sarà del tutto rinnovata con l’entrata in vigore del Reg. UE 848/2018». Così si è espresso Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute alla chiusura della due giorni della kermesse veronese. «Quindi è imprescindibile – continua D’Elia – il valore della certificazione, anche se è sempre utile ricordare che la tutela del consumatore passa non solo dall’attività degli enti di certificazione ma dalla virtuosa sinergia tra: il controllo (e certificazione), l’attività della pubblica vigilanza e la correttezza degli operatori e del mercato».
Una formula mista
La seconda edizione di B/OPEN, manifestazione esclusivamente b2b dedicata al food biologico certificato che si è tenuta il 9 e il 10 novembre nel padiglione 12 delle Gallerie Mercatali di Verona, patrimonio storico di architettura industriale, adiacente Veronafiere, è stata la prima in presenza, confermando al contempo anche la formula digitale che ha caratterizzato la B/Open Digital Edition del 2020.
Una formula mista che ha rafforzato uno schema basato sulle sinergie tra eventi e convegni diffusi anche in diretta streaming e spazi espositivi in presenza. Suolo e Salute ha sostenuto l’iniziativa partecipando con un suo proprio stand visitato da operatori e buyers internazionali. Non molti, a dire il vero, quelli presenti nel corso della rassegna veronese.
«Quella affrontata da VeronaFiere – ha commentato D’Elia – è stata una sfida coraggiosa, che ha voluto lanciare un forte segnale di ripartenza con incontri business riservati rigorosamente a buyer e operatori commerciali per contribuire ad una maggiore valorizzazione e promozione del bio Made in Italy sui mercati esteri nel periodo post pandemia».
«Nel forzato lockdown dei mesi scorsi – ha aggiunto- gli operatori hanno però imparato a fare ricorso a nuovi mezzi di comunicazione da remoto per ottimizzare il proprio tempo di lavoro, limitando gli spostamenti, e questo ha finito per condizionare la formula scelta per B/OPEN».
«Siamo disponibili, in ambito Assocertbio, a individuare, assieme a VeronaFiere, nuove formule che portino ad un maggiore coinvolgimento di operatori e consumatori».
Il ruolo leader di Suolo e Salute
A Verona Suolo e Salute ha potuto ribadire il suo ruolo leader di primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia. «Crediamo con tenacia nel metodo biologico fin dal principio, siamo stati pionieri della sua promozione fin dagli anni ’60 e oggi attraversiamo il comparto come organismo di controllo e certificazione e sentiamo la responsabilità di portare la nostra testimonianza e il nostro ottimismo in appuntamenti come quello con B/Open».
Webinar e convegni
L’evento è stato preceduto da una serie di webinar organizzati anche con il contributo decisivo di Assocertbio, l’associazione di riferimento per gli organismi di certificazione del biologico, dedicati a:
- Operatori e superfici: i trend del biologico italiano. Le sfide del presente e le opportunità del futuro.
- Il nuovo regolamento europeo sul bio in applicazione dal 2022: novità e opportunità per gli operatori
- Lo scenario e-commerce: modelli e fattori critici per competere, ecc
Nella due giorni di rassegna si sono svolti alcuni convegni particolarmente seguiti incentrati su:
- “PNRR, e biologico: politiche e strategie di sviluppo»,
- La nuova Gamma di prodotti certificabili bio,
- Gdo e biologico tra prezzo e qualità, ecc
Il ruolo del bio in scelte chiave per il futuro
«Il comparto del biologico e dell’agricoltura sostenibile – conclude D’Elia – vive un periodo chiave con le decisioni su Ddl bio, sulla nuova legge europea sul settore e le programmazioni strategiche del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e Psn (Piano strategico nazionale per la prossima Pac)». «Conviene quindi incrementare l’attenzione pubblica verso eventi come B/OPEN per ribadire il ruolo chiave dell’agricoltura biologica negli obiettivi di transizione ecologica e neutralità climatica fissati dal Green Deal dell’Unione Europea».