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BATTISTONI: «IL MIPAAF CREDE MOLTO NEL BIO»

BATTISTONI: «IL MIPAAF CREDE MOLTO NEL BIO»

«L’approvazione della legge, attesa dal settore da 13 anni, consente ora di dare nuovo impulso a partite come il varo del marchio bio 100% made in Italy, l’istituzione del tavolo tecnico, il sostegno alla ricerca e il raggiungimento dell’obiettivo del 25% di superficie agraria bio entro il 2030». È quanto afferma il sottosegretario Francesco Battistoni intervistato dal settimanale Terra e Vita

«ll Ministero delle Politiche agricole punta molto sul comparto del biologico, abbiamo fatto un ottimo lavoro nell’ultimo periodo e ora è importante premere sull’acceleratore per realizzare l’obiettivo del 25% di superficie bio come indicato dalla strategia Farm to Fork».

Lo ribadisce Francesco Battistoni, sottosegretario con delega al settore biologico, in un’intervista di Laura Saggio pubblicata sul settimanale Terra e Vita.

Gli interventi da attuare

Secondo Battistoni un passo atteso da tanto tempo come l’approvazione al Senato della Legge sul bio consente ora di imprimere un’accelerazione su interventi fermi nel cassetto come:

  • l’istituzione di un tavolo tecnico per la produzione biologica;
  • il varo del marchio bio italiano per i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana;
  • il sostegno alla ricerca tecnologica e applicata nel settore,
  • la previsione di un piano d’azione nazionale per la produzione biologica con cadenza triennale;
  • un piano nazionale per le sementi biologiche;
  • un fondo per lo sviluppo della produzione biologica.
  • lo sviluppo dei distretti biologici.

«Parliamo – afferma Battistoni – di una legge attesa dal comparto da ben tredici anni, che ora assicura le condizioni per uno sviluppo del bio sia nel mercato interno che per l’export ma, soprattutto, che ci permette di dare seguito alle indicazioni europee per favorire una maggiore sostenibilità ambientale così come previsto nella Farm to Fork e nell’Agenda 2030 dell’Onu».

La “controriforma” minacciata dalla Cattaneo

Il sottosegretario non è preoccupato riguardo alla “controriforma” minacciata dalla Senatrice a vita Elena Cattaneo, nonostante un suo ordine del giorno, non sottoposto al voto dell’Aula ma accolto dell’Esecutivo intenda arrivare all’eliminazione di tutti i riferimenti “residui” alla pratica dell’agricoltura con metodo biodinamico ancora presenti nel testo della legge approvata.

«Per quanto riguarda il biodinamico – ha detto Battistoni – c’è stata una presa di posizione dettata da alcune sensibilità emerse dalla comunità scientifica. Il relatore ha approfondito nel merito queste perplessità, favorendo un dialogo costruttivo, ma, alla fine, è prevalsa la volontà di procedere rapidamente all’approvazione della legge: era questa la priorità».

Positivo anche il commento del sottosegretario riguardo alla scelta di concentrare il sostegno al biologico solo nel secondo pilastro della Pac, evitando di costruire uno specifico ecoschema.

Meglio il secondo pilastro

«Si tratta di una scelta a mio avviso vincente, in quanto per accedere al sostegno previsto per il biologico si continueranno a utilizzare procedure molto simili a quelle utilizzate finora nei Psr, che hanno dimostrato di funzionare bene e con le quali l’amministrazione e gli operatori hanno maggiore dimestichezza».

«I circa 2,2 miliardi di euro a disposizione del comparto sono comprensivi delle risorse previste nel II pilastro, dei 90 milioni che ogni anno verranno trasferiti dal I al II pilastro e, infine, del cofinanziamento nazionale. Si tratta di risorse importanti per l’agricoltura biologica del nostro Paese, che concorreranno senza dubbio al raggiungimento dell’obiettivo del 25% di superficie agricola nazionale coltivata con metodo biologico entro il 2030».

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