IFOAM Organics Europe, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, ha stilato un nuovo rapporto, dal titolo “Agricoltura biologica e biodiversità – Opzioni politiche”.
Il rapporto mette in evidenza quattro obiettivi fondamentali, necessari da perseguire nell’ambito delle politiche che sottendono il comparto biologico.
Primo tra tutti, il rapporto sottolinea: la revisione di evidenze e risultati che riguardano l’impatto che l’agricoltura biologica ha sulla biodiversità europea; un’analisi accurata delle conseguenze di questo tipo di pratiche agricole sull’ambiente; un controllo rispetto alle modalità di utilizzo delle risorse europee a sostegno dell’agricoltura biologica e del pianeta; un pronostico sulle modifiche da apportare alle future politiche della Pac e dell’Ue, in ottica di espansione dell’agricoltura biologica e dei suoi impatti sull’ambiente e la biodiversità.
IFOAM ha premura di trasmettere agli Stati membri, l’importanza di utilizzare a pieno i regimi ecologici e le misure agroambientali presenti nei piani strategici della Pac; ciò al fine di massimizzare il più possibile il lavoro degli agricoltori bio attraverso gli strumenti portati dalla Politica agricola comune.
“In tal senso è necessario esplicitare il più possibile, nei piani strategici della Pac di ciascuno stato, le opportunità e i benefici apportati alla biodiversità da parte delle pratiche di agricoltura biologica”. Questo quanto ha affermato Nick Lampkin, principale autore del rapporto. Continua Lampkin: “la finalità è quella di far comprendere i benefici di un maggior sostegno all’agricoltura biologica, come strumento di politica pubblica fondamentale, per garantire la finalizzazione della prossima PAC verso gli obiettivi fissati da Farm to Fork e Biodiversità.
Misure corrette, sosterrebbero incentivi rilevanti per gli agricoltori convenzionali nel passaggio all’agricoltura biologica e, viceversa, gli agricoltori che già praticano il metodo bio dovrebbero venire ricompensati in modo adeguato per la tipologia di prodotti che producono in totale rispetto della natura e per le esternalità positive, ambientali e socio-economiche, legate allo sviluppo del biologico.
È ormai comprovato infatti, che l’agricoltura biologica, genera un aumento in termini di ricchezza e abbondanza, di specie, all’interno degli habitat rigenerati da questo tipo di agricoltura.
In particolare nelle colture a pieno campo, la biodiversità di specie vegetali migliora dal 20 al 95% e fino al 150% di specie in più, sia all’interno del campo che ai suoi margini.
Diversità microbica del suolo, popolazioni di uccelli e insetti, sono influenzati positivamente dalla gestione biologica del suolo. Nei contesti arabili gli impollinatori aumentano del 30%; innegabile inoltre, risulta la maggiore diversificazione dei prodotti all’interno dei campi coltivati. Persino gli effetti sul paesaggio, rispondono positivamente.
IFOAM raccoglie dunque, in un unico testo, la sommatoria dei benefici a difesa della biodiversità di cui l’agricoltura biologica è portatrice. Il rapporto intende anche fornire suggerimenti ulteriori agli Stati membri, allo scopo di massimizzare i risultati già confermati ed espandere quelli che in qualche modo ci attendiamo si verifichino.
Fonte: Cambia la terra