“Nel nostro Paese il biologico è in crescita, rappresentando oltre il 15% della superficie agricola nazionale.- ha dichiarato Maria Chiara Gadda, capogruppo Italia Viva in Commissione Agricoltura alla Camera e prima firmataria della proposta di legge sulle produzioni con metodo biologico, intervenendo oggi al convegno “Produzione biologica: rafforzamento del settore e garanzie per i cittadini” promosso da AIAB, ANABIO- CIA, AssoCertBio.” – La legge sul bio, nonostante l’approvazione a larghissima maggioranza alla Camera, è ferma al Senato da mesi. Non va bene, anche perché tutte le associazioni ne hanno chiesto la sua rapida approvazione. Per dare maggiore organicità a un settore così rilevante in termini occupazionali e di export, caratterizzato da un elevato grado di innovazione e imprenditoria femminile, infatti è necessario dare dare corso a tre pilastri fondamentali: legge sul bio, piano strategico, decreto controlli.
Sul tema dei controlli, i cittadini chiedono standard sempre più elevati e criteri di trasparenza. Ripartiamo dal decreto legislativo 20, tenendo ben saldi due principi importanti come quello della terzietà dei controlli e la proporzionalità nelle sanzioni. Se servono aggiustamenti sono disponibile fin da subito ad aprire una riflessione, coinvolgendo gli operatori nel collegato agricolo alla manovra. È nell’interesse del Paese – ha concluso Gadda – che il nostro sistema agricolo sia competitivo. Non servono polemiche sterili o contrapposizioni strumentali tra bio e convenzionale perché ricerca, innovazione, riduzione dell’impatto della chimica nel suolo, sono elementi chiave per guidare a livello nazionale e comunitario la transizione verso un modello più sostenibile.”