Suolo e Salute

Category: Agricoltura

Insediato Maurizio Martina, nuovo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Maurizio Martina è il nuovo Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali nel governo presieduto dal Presidente del Consiglio Renzi. Nato a Calcinate (BG) il 9 settembre del 1978 è sposato e padre di due figli. Dopo essersi diplomato all’Istituto tecnico Agrario di Bergamo, ha conseguito la laurea in Scienze Politiche. Dal 1999 al 2004 è stato Consigliere Comunale e sempre nel 2004 è diventato Segretario della Provincia di Bergamo. Dal 2006 ha ricoperto la carica di Segretario Regionale dei Democratici di Sinistra in Lombardia. Nel 2007 è tra i fondatori del Partito Democratico. Nello stesso anno, a seguito delle primarie, è eletto primo Segretario del Partito Democratico della Lombardia. Nel 2009, attraverso  nuove le primarie, viene riconfermato alla guida del Partito Democratico Regionale Lombardo. Nel 2010 è eletto Consigliere della Regione Lombardia, incarico riconfermato nelle consultazioni popolari del febbraio 2013. Durante i mandati di Consigliere Regionale Lombardo è stato componente della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Attività Produttive. Dal maggio 2013 ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Letta. Con il D.P.C.M. del 24 maggio 2013, gli è stata conferita la delega a presiedere la Commissione di coordinamento per le attività connesse all’EXPO’ Milano 2015. Il 22 febbraio 2014 ha giurato da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel Governo Renzi. Suolo e Salute si unisce agli auguri di tutto il mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano nell’augurare al neoministro un buon lavoro.
Fonte: AIOL

In vigore il PAN sull’uso sostenibile degli agro farmaci

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 35 del 22 gennaio 2014 il Decreto di approvazione del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il Piano contiene le misure per il recepimento in Italia della Direttiva 2009/128/CE, che definisce il quadro normativo per l’azione comunitaria dell’utilizzo dei pesticidi. In seguito alla pubblicazione del decreto il Piano potrà essere operativo. Il decreto è consultabile a questo indirizzo web.
Fonte: SINAB

L’ISAAA pubblica il rapporto 2013 sugli OGM

Cattive notizie per il nutrito popolo anti OGM (a cominciare, ovviamente, dall’intero comparto del biologico), stando almeno ai dati più aggiornati. E’ stato infatti pubblicato il 13 febbraio scorso il rapporto “Condizione globale delle colture GM: 2013”, a cura dell’ISAAA, l’International Service of the Acquisition of Agri-biotech applications. Obiettivo della pubblicazione quello di fornire alla comunità scientifica e alla società informazioni e conoscenze riguardo le biotecnologie e le colture GM. Secondo quanto riportato dalla ricerca, nell’anno appena concluso gli OGM sono stati utilizzati da oltre 18 milioni di agricoltori in 27 paesi, 19 in via di sviluppo e 8 industrializzati. Per quanto riguarda in particolare  l’Unione Europea, nei cinque stati in cui vengono coltivati organismi geneticamente modificati, ovvero Spagna, Portogallo, Rep. Ceca, Slovacchia e Romania, si è assistito ad un incremento del 15% negli ettari coltivati con il mais Mon810, per un totale aggiornato a 148 mila ettari. Su scala globale, il trend è analogo, essendo aumentata di ben 5 milioni di ettari la superficie complessivamente coltivata con OGM, pari al 3% in più rispetto al 2012, interessando una superficie di 175,2 milioni di errati. In testa a questa opinabile classifica gli Stati Uniti, con 70,1 milioni di ettari, seguiti dal Brasile (40,3 milioni di ettari) e Argentina (24,4 milioni di ettari). Tra i primi dieci maggiori coltivatori, 2 sono paesi industrializzati, mentre 8 sono paesi in via di sviluppo che per il secondo anno di seguito hanno seminato più colture GM rispetto ai paesi industrializzati, detenendo ad oggi ben il 54% dell’intera produzione mondiale. E le prospettive 2014 sembrano confermare questo trend, particolarmente nei paesi in via di sviluppo. A questo punto è lecita la domanda: siamo proprio sicuri che sia questa la strada giusta nella direzione di un’agricoltura veramente sostenibile?
Fonte: ISAAA, AIOL

A Firenze il 32° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica

In occasione dei novanta anni dalla fondazione dell’Agricoltura Biodinamica, è in programma a Firenze dal 20 al 23 febbraio prossimi il 32° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica: “Alleanze per un nuovo modello agricolo”. Al convegno interverranno rappresentanti del mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica, di associazioni del settore e del mondo universitario, uniti nel comune intento di tracciare nuovi paradigmi per un pieno rinnovamento dell’agricoltura. Parteciperanno inoltre gastronomi, giornalisti, medici ed economisti, per un confronto a 360° sul nostro modo di approcciare l’agricoltura e sui passi necessari per costruire una nuova alleanza con il Pianeta. La tre giorni fiorentina sarà occasione per confrontarsi sulle ultime novità nel campo dell’agricoltura biodinamica (e non solo) e per scambiare esperienze, pratiche agricole, programmi e applicazioni a beneficio delle produzioni alimentari di eccellenza.  Maggiori informazioni su tutte le attività e i Gruppi di Lavoro al Convegno sono disponibili sul sito: www.convegnobiodinamica.it Il programma è disponibile a questo indirizzo  mentre qui è possibile scaricare la scheda di adesione.
Fonte: FederBio

On line l’annuario dell’agricoltura italiana 2012

Riflettori puntati sul settore primario nell’Annuario dell’agricoltura italiana, pubblicato dall’INEA, da oggi disponibile on line in versione integrale a questo link e in formato cartaceo su richiesta a  biblioteca@inea.it

Battuta d’arresto per il settore agricolo che, nel 2012 risente dell’andamento recessivo che ha colpito il Paese, con il valore della produzione agricola poco al di sotto dei 50,5 miliardi di euro correnti (+1,8%), il brusco ridimensionamento, in termini reali, dell’attività produttiva (-1,9% dei consumi intermedi) e la netta riduzione del valore aggiunto agricolo (-4,4%). Gli andamenti negativi sono stati mitigati dall’incremento dei prezzi dei prodotti del settore primario (+5,2%), mantenendo stabile al 2% il peso relativo dell’intera branca sul Pil nazionale. Il 2012 ha visto un forte ridimensionamento degli investimenti aziendali (-9,6% degli investimenti fissi lordi) e cambiamenti nella struttura del credito, quali il ridimensionamento delle operazioni finanziarie di durata superiore ai 18 mesi, a vantaggio dei crediti a breve termine per le crescenti necessità di liquidità aziendale. Variazioni positive del valore aggiunto (+3,4% a prezzi correnti; +0,5% a valori concatenati) si sono registrate invece per l’industria alimentare, caratterizzata da una crescita del fatturato del +2,3%, dovuta in prevalenza alla performance del mercato estero (+5,6% dell’indice di fatturato di riferimento). Quest’ultimo è stato sostenuto dalle esportazioni del made in Italy, in particolare vini (soprattutto gli spumanti con +15,8% rispetto al 2011), prodotti dolciari (+15,2%), salumi e formaggi. Rimane invariato il numero degli occupati, pari a circa 850.000 persone, di cui il 29% rappresentato da donne. Si conferma alto il livello di lavoro irregolare, quasi un quarto del totale. Continua a crescere l’impiego di lavoratori stranieri, caratterizzato dalla marcata stagionalità dei rapporti di lavoro, maggiormente presenti nelle regioni meridionali e insulari. Tra le attività di diversificazione la posizione più rilevante è occupata dall’agriturismo, che pesa circa l’1,7% sul valore dell’intera produzione agricola nazionale, nonostante le difficoltà dovute alla contrazione del turismo interno. Sostanzialmente stabile rimane il numero di aziende agricole autorizzate, diversamente da quanto accaduto negli anni precedenti, con andamenti geografici diversificati: aumento al Nord (+2,9%) e al Centro (+2%), calo al Sud (-8,3%). Da sottolineare la presenza di 2.363 fattorie didattiche accreditate e l’emergere di nuovi servizi dedicati all’infanzia (agri-nidi). Nel 2012 si è ridotta la capacità di spesa dei consumatori, legata alla minore disponibilità di reddito e alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie (-4,8%), che ha determinato una generale contrazione dei consumi per alimenti e bevande non alcoliche (-0,4% in termini correnti e -2,9% in termini reali). Ne è derivata una minore attenzione alle caratteristiche qualitative dei beni alimentari acquistati e l’aumento della popolazione in condizioni di grave disagio nutrizionale (circa il 16% ).Tuttavia, per il settimo anno consecutivo si è verificato un nuovo incremento della domanda di prodotti e alimenti biologici; mentre, l’offerta è risultata ancora caratterizzata da fenomeni contrastanti. Rispetto al 2011 cresce  il numero di produttori biologici di circa 2.000 unità (+4,8%), e la superficie condotta con metodi biologici (+6,4%), attestandosi a 1,167 milioni di ettari,  pari al 9,1% della Sau totale.Nel 2012, il consolidato del sostegno pubblico all’agricoltura è stato pari a poco più di 14 miliardi di euro, valore che corrisponde a oltre il 52% del valore aggiunto di agricoltura e silvicoltura e al 27,5% di quello della produzione. La dimensione complessiva del consolidato si presenta in netto calo rispetto all’anno precedente (-7,9%), in seguito alle politiche di austerità. Proviene per oltre la metà dalle politiche agricole dell’Ue (il 22% del totale è dato dal pagamento unico), mentre le politiche nazionali coprono il 29% circa, tramite il sistema delle agevolazioni in agricoltura, e quelle regionali coprono la restante parte.
Fonte: INEA

Record di visite a Fieragricola 2014

Il successo dell’edizione di Fieragricola 2014, svoltasi nei giorni scorsi a Verona, è tutta nelle parole di Ettore Riello, presidente di Veronafiere: “Questa è stata la migliore Fieragricola degli ultimi 10 anni, con oltre 140mila visitatori e una presenza estera del 14 per cento, con operatori provenienti da 103 Paesi e 900 incontri b2b con buyer stranieri. Sono risultati oltre ogni aspettativa ed è la conferma, come è emerso in questi quattro giorni a Verona, che l’agricoltura ha le potenzialità per risollevare l’economia”. In prospettiva futura, assumono particolare rilevanza due accordi siglati con l’obiettivo di far crescere ancora la manifestazione veronese. In particolare, come ha confermato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, è stata stabilita “una partnership con Uiv per portare Enovitis, evento dedicato al vigneto, all’interno di Fieragricola 2016”. E’ stata inoltre ulteriormente rafforzata la presenza su alcuni mercati importanti come il Nord Africa “grazie a Medinit Agro, salone del made in Italy agricolo, in programma dal 5 al 7 giugno”. L’appuntamento è quindi per il  2016 con la 112a edizione di Veronafiere.

Fonte: Bioagricoltura Notizie